Accanto al corpo di Chiara Poggi sarebbe stata trovata un’impronta di Andrea Sempio. L’indiscrezione arriva dal Tg1 nel giorno in cui il 37enne, indagato per omicidio in concorso, era stato convocato dalla procura di Pavia per essere ascoltato ma non si è presentato. Secondo una fonte accreditata dal telegiornale, un’impronta collocherebbe Andrea Sempio sulla scena del crimine accanto al cadavere della vittima. A dirlo sarebbe una perizia disposta dalla procura titolare dell’indagine che avrebbe in mano nuovi elementi a distanza di 18 anni dal cosiddetto delitto di Garlasco. Si tratta di un’impronta palmare rinvenuta sul muro delle scale che portano alla cantina di casa Poggi dove l’assassino ha gettato il corpo della vittima dopo aver compiuto il delitto. Diciotto anni fa, quell’impronta refertata dai Ris come la numero 33 non fu attribuita a nessuno e fu addirittura bollata come “di nessuna utilità” dagli investigatori dell’epoca.
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Impronta di Andrea Sempio vicino al cadavere di Chiara Poggi? Il commento del legale di Stasi
“Speriamo che questa nuova inchiesta possa disegnare una verità diversa rispetto a quella che fino a oggi abbiamo conosciuto”, ha detto Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, ai microfoni de “La Vita in Diretta”. Il legale non ha potuto commentare direttamente l’indiscrezione del Tg1 ma ha lasciato intendere che gli elementi in mano agli inquirenti potrebbero ribaltare la verità sinora scritta e sfociata nella condanna del suo assistito. “Non posso entrare nel merito dell’interrogatorio ma posso dire che siamo soddisfatti perché abbiamo risposto in maniera compiuta alle domande che ci sono state fatte. Abbiamo avuto fiducia in questa indagine dal primo giorno e ogni giorno che passa abbiamo sempre più fiducia”, ha aggiunto. I difensori di Alberto Stasi hanno effettuato nuovi accertamenti sulla perizia del 2014 relativa alle unghie di Chiara Poggi. Secondo le nuove analisi (la perizia è di parte, ndr) sulle unghie della vittima ci sarebbe il dna di Andrea Sempio, ma su questo fronte si aspetta ancora il responso delle comparazioni della procura.
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Perchè Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio
Martedì 20 maggio Andrea Sempio non si è presentato al cospetto del pubblico ministero. I suoi legali hanno avanzato una nullità nella convocazione. Una strategia cripticamente annunciata dall’avvocato Angela Taccia con un post condiviso sui social e accompagnato dall’emoticon di una tigre: “Guerra dura senza paura. Codice di procedura penale noi ti amiamo”. Più preciso è stato Massimo Lovati, uno dei difensori dell’indagato. “Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla procura – ha dichiarato all’Adnkronos – L’invito non conteneva l’avvertenza alla lettera D dell’articolo 375 del codice di procedura penale. Andrea sta bene. Segue le nostre direttive e le nostre strategie difensive”. A differenza di Sempio, Alberto Stasi si è presentato in procura e ha risposto alle domande degli investigatori per due ore e mezza. A Venezia è stato invece ascoltato Marco Poggi, fratello della vittima.