Prete benedice i fedeli con lo spruzzino e scoppia la polemica. Don Alessandro Di Stefano, arciprete della chiesa di San Sebastiano ad Acireale (Catania), è finito nell’occhio del ciclone per aver usato uno strumento poco convenzionale per dare la benedizione ad alcuni parrocchiani in occasione dell’inaugurazione di una pizzeria. Il sacerdote, che è un esorcista molto stimato e rispettato, ha utilizzato uno spruzzino, oggetto abitualmente adoperato per le piante. Dinanzi a quello che è stato ribattezzato “lo scandalo dell’acquasanta”, don Alessandro getta acqua sul fuoco: “E’ uno strumento di lavoro, io l’ho sempre usato negli esorcismi”. Il prete sottolinea che ciò che conta non è il contenitore ma il contenuto. “Uno strumento vale l’altro”, sentenzia.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Prete benedice i fedeli con lo spruzzino: “Non ho fatto nessun atto di blasfemia”
Giovedì 29 maggio don Alessandro Di Stefano è intervenuto a “La Vita in Diretta”. “Lo spruzzino è comodo perché c’è tanta acqua benedetta per poter aspergere una persona – ha spiegato in collegamento da Acireale – Quando c’è un’emergenza cosa fai? Prendi un bicchiere, una bottiglia. L’acqua benedetta è quella che conta. L’idea di usare lo spruzzino l’ho copiata ad un altro esorcista e ho benedetto più di 15mila persone. Arriva tanta acqua e il segno diventa tangibile”. Il sacerdote non ritiene di aver mancato di rispetto a nessuno. “Ci sono rimasto un po’ male perché ho visto un attacco inconcludente – ha confessato – In fondo, non ho fatto nessun atto di blasfemia. Il vescovo non ha detto nulla e neanche i sacerdoti. Ho avuto attestati di stima. Ma è una cosa irrisoria, stupida. Con il mio attrezzo da lavoro sono andato a benedire questa pizzeria. Per benedire le persone e l’attività ho preso questo oggetto pieno di acquasanta, solo per comodità”. Don Alessandro, che ha alle spalle 35 anni di sacerdozio, ha tenuto a precisare che in chiesa usa l’aspersorio. Quindi ha benedetto in diretta l’inviata Antonella Delprino.

Il titolare della pizzeria lo difende: “E’ successo in un contesto informale e familiare”
Sono tantissimi i parrocchiani che lo difendono. Lo stesso titolare della pizzeria benedetta con lo spuzzino si è fatto avanti per dire la sua. “L’episodio in questione si è svolto in un contesto informale e familiare e la benedizione è stata accolta con gioia e gratitudine da parte di tutti i presenti – ha scritto su Facebook – (…) Nessuna delle persone presenti ha mostrato fastidio, disagio o indignazione per quanto accaduto. Al contrario, è stato un momento vissuto con serenità e partecipazione, nel segno della semplicità che contraddistingue don Alessandro. Io e la mia famiglia lo conosciamo da tempo e possiamo testimoniare la sua serietà, la sua dedizione e la sua profonda umanità”. “È una persona amata e rispettata- si legge ancora nel post – Riteniamo, dunque, profondamente ingiusto che un gesto così marginale e bonario venga trasformato, con dolo, in oggetto di pubblico ludibrio, travisando completamente le intenzioni e il contesto. Esprimiamo pieno sostegno e affetto a don Alessandro Di Stefano, certi che il suo operato continuerà a essere fonte di bene per tanti”.
LEGGI ANCHE: Rissa in chiesa ad Acireale, il parroco: “L’ex marito era in prima fila con la nuova compagna”

Patrizia Groppelli a “Pomeriggio Cinque”: “Ha fatto una pagliacciata”
Ai microfoni di “Pomeriggio Cinque”, don Alessandro Di Stefano ha specificato che il getto dello spruzzino è regolabile. L’inviata Giuliana Zanca ha dato voce ad alcuni fedeli in disaccordo con la scelta del prete: “Mi sembra un po’ fuori luogo”, “E’ stata una mancanza di rispetto verso la nostra religione. Mi è sembrata una carnevalata”, “Bisogna sempre mantenere la sacralità di una liturgia che non può scadere in un fenomeno mediatico per acchiappare like o qualche fedele in più che viene a vedere la novità”, “Io sono più tradizionale, sono per la benedizioni classica”. “Padre, sembra che lei debba lavare i vetri”, ha commentato Alessandro Cecchi Paone ospite in studio. “Mi perdoni il termine ma ha fatto una pagliacciata – ha sbottato Patrizia Groppelli – Parla una che non è una bacchettona ma sono molto cattolica, sono cresciuta con le suore e a me questa cosa qui non mi è piaciuta per niente”. “Era un contesto informale, familiare. Non è che vado in giro con lo spruzzino”, si è giustificato don Alessandro.