Nuove rivelazioni sul caso di Villa Pamphili a Roma, dove lo scorso 7 giugno sono stati ritrovati i corpi senza vita di una donna russa di 28 anni, Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda di un anno. Si va delineando sempre più la figura dell’uomo indagato per duplice omicidio, l’americano Francis Charles Kaufmann che si faceva chiamare Rexal Ford. La sorella Penelope intervistata da “La Repubblica” ha rilasciato dichiarazioni che lasciano sgomenti. Il fratello è attualmente in carcere a Larissa, in Grecia, in attesa di essere estradato. Di lui dice: “Ha lo charme del diavolo e la sua faccia. È uno psicopatico. Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui”. Intanto dalle indagini è emerso che sul collo della donna sono stati trovati segni all’altezza della carotide. Elementi che fanno pensare a un possibile soffocamento o strangolamento.
La povera donna potrebbe essere morta a causa della pressione esercitata sul suo volto da un cuscino, un vestito o un telo. Gli inquirenti interrogheranno la madre della ragazz che ha rivelato la sua identità grazie ai tatuaggi, attraverso la trasmissione “Chi l’ha visto?” Per l’uomo invece è stata richiesta l’estradizione anche se lui avrebbe rifiutato chiedendo di essere riportato negli Usa.
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Penelope Kaufmann: “Ha sempre avuto migliaia di donne, ma è una persona malata”
Penelope Kaufmann descrive il fratello come una persona violenta e pericolosa. “Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall’America”. “E’ un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni- afferma -. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più. È uno psicopatico. Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città”. Riguardo alla personalità del fratello aggiunge: “Era un abile manipolatore, sarebbe stato capace di venderti i tuoi stessi vestiti. È sempre stato geniale, il più bello di tutti. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga”. Oltre a Penelope Kaufmann ci sono altri tre fratelli: Baruch, Isaac e Victor. “Eravamo tutti terrorizzati da Charlie – spiega la donna – ci ha regalato i giorni più brutti della nostra vita. Non lo volevamo più qui. Se vuoi sapere com’è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie”.
In merito alla sua presunta attività da regista la donna chiarisce: “Non lo era veramente, ma conosceva il cinema, si era anche laureato in film production. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l’ho mai visto. Lui rubava i talenti degli altri, soprattutto quelli di noi fratelli”.

“La mia povera mamma ogni due settimane gli mandava qualcosa”
Penelope Kaufmann e il fratello in qualche modo collaboravano. La donna rivela: “Anche ‘Food Fight’, che ha provato a vendere in tutto il mondo, era una mia idea. Charlie era brillante, ci sa fare con le persone. Sa come entrare in empatia subito. Quando viveva a Los Angeles andava a cena con i registi di Hollywood, con musicisti famosi. Conosceva centinaia di star dello spettacolo. Ma di certo non sono amici che ti aiutano quando non sai dove andare a dormire con tua figlia. Sapevano anche che era un po’ strambo. A casa lo chiamavamo il non-talento di Mr. Ripley”. La sorella di Francis Kaufmann svela che la famiglia lo ha aiutato economicamente quando è nata la bambina : “La mia povera mamma ogni due settimane gli mandava qualcosa. Io, che ho tre figli, gli ho inviato 3.000 dollari una sola volta. Charlie è sempre stato un genio della truffa, perché sa quali corde toccare per farsi dare denaro da chiunque e in qualsiasi situazione. Quando era più piccolo aveva sempre un sacco di soldi e noi ci chiedevamo da dove venissero. Ora sappiamo che probabilmente vendeva droghe e forse faceva truffe. Questa cosa per noi è una vergogna”.

“Pochi giorni prima dell’arresto, mi ha scritto che Anastasia lo aveva lasciato”
“Siamo una famiglia seria, religiosa, siamo tutti laureati – racconta Penelope Kaufmann – I nostri genitori ci hanno insegnato a essere degli esseri umani decenti. Lui è sempre stato molto sensibile. Poi, con le droghe, è sceso all’inferno. Mio padre non c’è più. Ma se avesse saputo di Charlie sarebbe morto sul colpo”. L’ultimo contatto con il fratello, sempre via email, risale a qualche settimana fa: “Qualche settimana fa mi ha scritto che stavano tutti bene. Per un attimo ho pensato che quella bambina lo avesse cambiato. Poi, pochi giorni prima dell’arresto, mi ha scritto che Anastasia lo aveva lasciato. Due giorni dopo manda una mail per dire che lei era tornata a prendersi la bambina. Invece le aveva già uccise tutte e due, perché io lo so che le ha uccise tutte e due. È un bastardo. Sapevamo che era un violento, ma non avremmo mai pensato, nemmeno in dieci milioni di anni, che avrebbe potuto fare male a una bambina. Non esiste un crimine più basso. Noi siamo distrutti, chiediamo scusa all’Italia e alla famiglia di Anastasia. Mio fratello è un mostro”.

Villa Pamphili, la madre di Francis Kaufmann: “Lui frequentava solo modelle e attrici”
La madre di Francis Charles Kaufmann, Charlene, interrogata dall’Fbi il 17 giugno come riportato da “La Repubblica”, rivela: “Mio figlio viveva a Malta da un po’ e durante il soggiorno aveva conosciuto una ragazza russa di nome Stella. Non era il suo genere di donna, lui frequentava solo modelle e attrici. Ma speravo fossero felici insieme”. Del figlio sa molto poco: “So che lavorava nel mondo del cinema e io spesso gli mandavo dei soldi. So che dalla loro relazione, nell’ottobre del 2024, è nata una bambina di nome Andromeda. Non so se fossero sposati, in ogni caso non sono stata invitata alla cerimonia. Comunque mio figlio e Stella vivevano insieme come marito e moglie”. “Negli ultimi due mesi si era trasferito da Malta a Roma per portare avanti un progetto. Poi sarebbe dovuto andare in Grecia sempre per un film”, continua la donna. Secondo quanto emerge dagli atti, Francis Kaufmann ha alle spalle “cinque arresti per violenza domestica e aggressione, oltre ad aver scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che causò gravi lesioni fisiche”, come riporta “Il Corriere della Sera”.
Nel 2021, come riportato da “Open”, l’uomo avrebbe ottenuto un finanziamento da quasi un milione di euro grazie ai benefici del tax credit per il film Stelle della notte, insieme alla casa di produzione Coevolutions Srl di Marco Perotti. Secondo gli inquirenti, come ricostruisce “Il Messaggero”, il motivo scatenante del duplice omicidio potrebbe essere stata proprio la frustrazione per i fallimenti dei suoi progetti cinematografici e per non aver mai percepito nulla di quelle centinaia di migliaia di euro ottenute dallo Stato con il tax credit.

Il ministro delle Cultura: “I soldi dei contribuenti devono andare solo a chi fa davvero cinema”
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, dopo la diffusione della notizia dei finanziamenti concessi a Francis Charles Kaufmann, ha assicurato: “Stiamo intervenendo con decisione per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e valore”. “Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche. Basta sprechi: i soldi dei contribuenti devono andare solo a chi fa davvero cinema”, ha precisato infine il ministro. Le principali novità introdotte dal nuovo decreto, come si legge sul sito del ministero, riguarderanno: “ il rafforzamento degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari; l’obbligo di presentare, a opera realizzata, una copia completa come condizione per il riconoscimento definitivo del beneficio; l’obbligo di indicare chiaramente in fattura il titolo dell’opera cui si riferiscono i costi (se superiori a 1.000 euro) e maggiori vincoli nella documentazione sull’assunzione del personale e sulla certificazione delle prestazioni di servizio rese da terzi”.
“Abbiamo previsto che chi non rispetta le nuove regole non soltanto perderà il beneficio fiscale, ma sarà escluso per cinque anni da qualsiasi agevolazione prevista dalla legge Cinema oltre a, nei casi più gravi, essere denunciato per truffa”, conclude Alessandro Giuli.