“Nella mia carriera ho venduto anche delle croste. Mi arriva uno stendino dall’America, una specie di polipo dove mettevi mutande e fazzoletti. Faceva cag*re. Il problema è che non stava in piedi”. Roberto Da Crema, il re delle televendite, a ruota libera a Off Topic su Radio 24.
“Quando mi incaz*o divento calmo”
“Non sono molto forbito, esterno con gestualità e sentimento. Sono veemente tutto il giorno e quando mi incaz*o divento calmo. Ho fatto la terza media e quando sono ospitato dalla Bocconi e alla Sapienza per parlare di gestualità e opera di convincimento spiego le cose con veemenza. Una volta in Bocconi mi hanno chiesto di promuovere un libro senza però parlare del titolo, della copertina, dei contenuti, del prezzo. E cosa ho fatto? Per istinto ho preso il libro, l’ho buttato a terra, ci sono salito sopra e ho detto ‘il libro ti fa crescere’. Il pubblico è impazzito”.
“Non bevo, non mi drogo e non fumo”
“Ho capito che il mio modo di comunicare era efficace perché ho venduto nei mercati, mia mamma vendeva maglieria, e la gente mi diceva che ero un fenomeno, mi dicevano che nelle tv commerciali che stavano nascendo avrei spaccato tutto. Ci credevo, sudavo ed esternavo e la gente mi guardava aspettando che crepassi con quest’asma. Poi non sono crepato e ho girato mezza Europa e l’America. Ho guadagnato un po’ anche perché non bevo e non mi drogo. Invece la gente dice sempre “caz*o, chissà questo qua quanto pippa” e invece non fumo neanche le sigarette”.
“A Mediaset vendevo più di Mike Bongiorno”
Poi Roberto detto Il Baffo ricorda quando la sua carriera ha incrociato l’universo Mediaset. “Un giorno Mike Bongiorno, di fronte a quelli di Publitalia, mi dice ‘venga qua a vendere con me’ e loro non potevano dire di no a Mike Bongiorno che mi chiamava in video. Figuratevi io, il contadino nazional popolare con trent’anni alle spalle di tv minc*ia, si trova al fianco di Mike, un maestro. Ho colto la palla al balzo e facevamo una televendita io e una lui. Mike si divertiva ma le televendite con lui prendevano tipo 850 chiamate, lo stesso prodotto con me 1300 chiamate. Vengo chiamato ai piani superiori di Publitalia e mi dicono ‘Baffo, ci guardi in faccia, lei è un personaggio ma è successo questa cosa ma… non è successo niente. Ci siamo capiti?’. Alla fine mi hanno dato un pacchetto di telepromozioni a parte dicendomi che se usciva questa cosa che vendevo più di Mike erano rovinati”.
“Mastrota è troppo automatico e meccanico”
“Mastrota? Quando mi vede mi ringrazia ma gli dico che è troppo automatico e meccanico, vorrei vedere in lui un po’ di sudore. Gli consiglio di non leggere il gobbo perché i gobbi portano fortuna ma non vanno letti”. Oggi il re dei teleimbonitori vive sei mesi l’anno a Lampedusa dove si dedica alla sua grande passione: la pesca.