Barbara D’Urso pronta a tornare in tv, questa volta in Rai con un programma fatto apposta per lei, ma ancora non c’è nessuna conferma. Il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore ha svelato: “Ci sono progetti che possono riguardare vari talent, da Barbara d’Urso ad altri, ma è prematuro parlarne”. Barbara D’Urso dà la sua versione dei fatti e conferma un contatto con i vertici della tv di Stato. In un’intervista al “Corriere della Sera” ammette: “Di Liberatore l’ho incontrato con il ceo di Freemantle Italia. Mi ha detto di avere grande stima di me e del mio percorso professionale, soprattutto in termini di risultati: non solo per lo share, ma anche per la raccolta pubblicitaria”. Poi rivela: “Non è Carràmba! E non sono otto puntate. È un progetto di ‘emotainment’ bello, elegante, popolare, commovente e divertente”.
“Un progetto del Prime Time di Rai Uno. Al direttore è piaciuto moltissimo -confessa L’idea è di fare 4 o 5 puntate, il venerdì sera. Tra l’altro, ho visto che a gennaio il bel programma della Clerici si sposterà dal venerdì al sabato. Tutto quadra”. Della sua lunga assenza dalla tv dice: “Non sono scomparsa per mia scelta. Ma, invece, ho scelto io in questi due anni di stare tranquilla, in un angolo, di non parlare, non replicare mai alle mille cose che ho letto. E aspettare. La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte”.
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“Non sono mai mancata un giorno nemmeno con la febbre a 41 e con la schiena bloccata”
Barbara D’Urso torna indietro con la memoria al momento più doloroso: “È dalle ore 16.30 del 26 giugno del 2023, quando ho avuto per vie traverse la notizia che non avrei più fatto parte della trasmissione che avevo creato io nel 2008, che leggo qualsiasi cosa su di me. Cose anche molto spiacevoli. Ma sono fortunata. Il pubblico che ho coltivato in questi 50 anni di carriera mi supporta in una maniera incredibile, mi ferma per strada, mi chiede perché non torno, mi dice che è una ingiustizia. Paradossalmente, il mio non esserci è stato più forte della mia presenza”. Poi aggiunge: “La lungimiranza di Silvio Berlusconi, la libertà intellettuale che lo contraddistingueva, mi hanno permesso negli anni di intervistare tutti i politici dell’intero arco parlamentare. Tutti. E le garantisco che erano molto felici di venire da me, perché le mie erano conversazioni che entravano in casa della gente comune, magari quella che non aveva ancora deciso chi votare. E il fatto che non parlassi in politichese, rendeva questi incontri molto efficaci”.
La conduttrice è sempre stata una stacanovista. “Non sono mai mancata un giorno – rivendica – nemmeno con la febbre a 41 e con la schiena bloccata, mi facevo una iniezione di Voltaren e andavo lo stesso. Vivevo in camerino. Nel mio appartamento non avevo più nemmeno la biancheria. A un certo punto su Canale 5 ho condotto 4 programmi contemporaneamente: Pomeriggio 5, Domenica Live, Non è la d’Urso e GF. Tutte le mattine facevo la riunione a Cologno con 15 giornalisti”.

Barbara D’Urso riparte dalla Rai: “Mi è passato sopra un Tir, ma non mi piace il ruolo della vittima”
Da tempo si vocifera che in Rai ci sia un veto da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia per non scontentare i piani altissimi di Mediaset. “Non posso pensare che l’azienda culturale pubblica più grande del Paese, della quale paghiamo tutti il canone, possa accettare veti. Sarebbe orribile”, dichiara. E della famiglia Berlusconi dice: “Non credo alle voci di un veto di Marina Berlusconi, sarebbe assurdo. Ho sempre avuto un rapporto di stima e affetto con tutta la famiglia Berlusconi, alla quale sarò sempre e comunque grata. Pier Silvio l’ho conosciuto che era un bambino, perché ho cominciato a lavorare a Mediaset quando si chiamava Telemilano 58, nel 1977, e avevo 20 anni. C’era ancora il Biscione”. “Silvio Berlusconi – aggiunge – è sempre stato una persona onesta, rispettosissima. Era un genio della televisione. Aveva capito che doveva creare una tv completamente diversa da quella pubblica. Mi stimava molto. Quando si è ricandidato, nel 2013, si è fatto intervistare da me”.
Barbara D’Urso ammette di aver subito un duro colpo: “Non nego che mi sia passato sopra un Tir. Ma non mi piace il ruolo della vittima, anche perché francamente nel mondo accadono cose talmente terribili che io sono solo un granello di polvere. Sono fortunata perché ho tanti amici, una famiglia che amo e mi ama. Quanto al Tir, se cadi, ti metti sui gomiti, poi sulle ginocchia, ti rialzi e vai avanti, perché la vita va vissuta così”.
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“Si è esposto pubblicamente solo Gerry Scotti, ha detto che da telespettatore io gli mancavo”
Barbara D’Urso risponde a tono all’accusa di fare televisione trash: “Ma cosa significa? Cercare di dare voce ai sentimenti delle persone comuni è trash? Ho raccontato storie semplici, perché ci si riconoscessero gli italiani. Qual è il confine tra trash e popolare? La Corrida di Corrado era trash? Le emozioni sono un elemento accessorio e fondamentale nella comunicazione televisiva, sono la materia viva attraverso la quale tu racconti la realtà. Non tutti si possono permettere di raccontare le proprie ferite con un linguaggio elevato”. “Nei miei programmi si è parlato di separazioni, di malattie, di violenza contro le donne, di povertà, di esclusione – aggiunge -, e l’ho fatto dando spazio a chi altrimenti sarebbe rimasto invisibile. E comunque mi pare che lo facciano, giustamente, tutti i programmi che si occupano di cronaca, e non solo”.
Infine, la conduttrice napoletana parla della vicinanza dimostrata dai colleghi: “Si è esposto pubblicamente solo Gerry Scotti, ha detto che da telespettatore io gli mancavo. Ed è stata molto carina Simona Ventura, con Giovanni Terzi: in privato ieri mi ha chiamato dicendo che è assolutamente ingiusto quello che stavo vivendo. Gli altri? Mah…”.