Fabrizio Corona allo Zen: "Perchè a 17 anni hanno le pistole"

Fabrizio Corona allo Zen: “Vi spiego perchè a 17 anni hanno le pistole”

Daniela Vitello

Fabrizio Corona allo Zen: “Vi spiego perchè a 17 anni hanno le pistole”

| 13/05/2025
Fabrizio Corona allo Zen: “Vi spiego perchè a 17 anni hanno le pistole”

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Da lunedì 12 maggio è visibile su Youtube la puntata speciale di “Falsissimo” che ha visto approdare Fabrizio Corona a Monreale e nel quartiere Zen di Palermo. L’ex re dei paparazzi è andato in giro a raccogliere testimonianze sulla strage di Monreale. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile, tre ragazzi (Salvatore Turdo di 23 anni, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo di 26 ciascuno) hanno perso la vita a pochi passi dal Duomo. Altri due giovani, di 33 e 16 anni, sono rimasti feriti. A sparare è stato un gruppo di giovani palermitani provenienti dai quartieri Zen e Borgo Nuovo. Tre di loro, Salvatore Caruso, 19 anni, Samuel Acquisto, 18, e Mattias Conti, 19, sono stati arrestati.
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Fabrizio Corona all’aeroporto di Palermo (Foto da video)

Fabrizio Corona: “Non si può vedere un ragazzino di 18 anni che spara 18-25 colpi”

L’episodio di “Falsissimo” dal titolo “Adolescence Monreale -Zen” si apre con Fabrizio Corona che sbarca all’aeroporto di Palermo. “Quando vengo non ho la polizia, i bodyguard, quella roba lì che hanno le persone normali – tiene a precisare – Vengo da solo perché voglio capire dove sta la ragione”. La prima tappa è il 365, il lounge bar di Monreale davanti al quale è avvenuta la strage. L’ex re dei paparazzi si ferma a parlare con alcuni ragazzi, amici dei tre giovani uccisi, che lo riconoscono subito e chiedono: “Che ci fai qui?”. “Questa è una storia assurda che racconta uno spaccato sociale terrificante – spiega l’ex fotografo dei vip – Non si può vedere un ragazzino di 18 anni che spara 18-25 colpi di pistola”.

“Perché quelli dello Zen sono venuti qua? Il paese stava cominciando a entrare nel pieno della festa e la gente arrivava un po’ da tutte le parti – racconta un giovane monrealese – Ci aspettavamo che ci sarebbe stato un po’ di macello ma non ci aspettavamo tutto questo. Io non sono così e nemmeno le persone che frequento. Queste sono persone che scomunichiamo e cerchiamo di allontanare. Ormai bisogna sapersi tutelare anche da soli. Ci stanno anche portando ad avere paura di uscire da casa”. “Non avete paura che questa storia non finisca qua?”, domanda Fabrizio Corona. “Certo che abbiamo paura, è normale”, replica il ragazzo.

Fabrizio Corona: “Un posto come lo Zen va distrutto, come è successo con Le Vele”

Fabrizio Corona incontra Salvo, titolare del lounge bar 365. “A Monreale non ci sono le baby gang – dichiara l’uomo – Magari la lite, la sberla, ma niente di così eclatante. Cosa ha portato i ragazzi dello Zen a venire qui il giorno della festa del paese? Quando c’è il festino di Santa Rosalia, noi scendiamo a Palermo ma non scendiamo armati. Scendiamo per divertirci, è questa la differenza. Che sono saliti ci può anche stare, il problema è che sono saliti armati e non dovevano farlo. Dalle nostre parti l’unica giustizia è il carcere”. “Un posto come lo Zen va distrutto, come è successo con Le Vele (di Scampia, ndr)”, afferma l’ex re dei paparazzi.

Fabrizio Corona a Monreale (Foto da video)

La fidanzata di una delle tre vittime: “Non auguro a nessuno la morte, però sai com’è”

Con Fabrizio Corona parla anche la fidanzata di Massimo Pirozzo, una delle tre vittime. “Come sto? Di salute, per fortuna, sto bene – racconta la ragazza – Eravamo fidanzati da sette anni. in questo momento sono in forze per combattere e per vendicare quello che lui ha subito. Non si può morire così, senza motivo. Non auguro a nessuno la morte, però sai com’è…”. L’ex re dei paparazzi lascia Monreale. “Ora andiamo allo Zen a sentire l’altra parte delle voci. Non ho paura di andarci – confida – Noi andiamo ad ascoltare la gente col cuore, non accusiamo nessuno, io con quella gente ci ho vissuto, ci ho mangiato. Vediamo come mi accolgono”. “Allo Zen veniamo accolti bene perché entriamo in pace, non con la voglia di accusarli – aggiunge – Io cammino tranquillo, cerco informazioni, mi muovo un po’ come un Batman dei nostri giorni in cerca di qualche notizia. E come al solito, quando mi muovo, le notizie mi cascano addosso”.
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Il quartiere Zen di Palermo (Foto da video)

“Perchè a 17 anni giro con la pistola? Ormai tutti ne possiedono una”

Fabrizio Corona incontra un ragazzo che sembra sulla difensiva. “A me queste cose non interessano, io lavoro in un panificio per 200 euro a settimana”, dichiara. L’ex re dei paparazzi riceve una telefonata da un suo gancio: “Io non parlo per sentito dire, nella sparatoria c’era anche lui. Era con loro”. “Su TikTok hanno creato dei profili fake dove scrivono dei monrealesi come se volessero farne tritato – aggiunge la fonte – Scrivono cose brutte, provocazioni. Sono arrivati a scrivere ‘la partita non è finita, per ora stiamo 3-0, vogliamo il 5-0’”. “Perché siamo venuti qua? Noi abbiamo raccontato la storia di Monreale, una storia assurda, tragica, che può succedere ovunque e a chiunque – sentenzia Fabrizio Corona – Perché avevano le pistole? Non perché sono dello Zen, non perché sono criminali. Ormai tutti questi adolescenti vivono così, col coltello, con le pistole. Non c’è un motivo perché ti uccidono”. “Perché oggi a 17 anni giri con la pistola?”, chiede a qualcuno nel finale. “Ormai tutti ne possiedono una”, è la risposta che riceve.

Pubblicato il 13/05/2025 09:19

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