Simone Cristicchi risponde alle polemiche: “Io faccio arte"

Simone Cristicchi risponde alle polemiche: “Faccio arte, il mio brano è piaciuto a tutti”

Germana Bevilacqua

Simone Cristicchi risponde alle polemiche: “Faccio arte, il mio brano è piaciuto a tutti”

| 17/02/2025
Simone Cristicchi risponde alle polemiche: “Faccio arte, il mio brano è piaciuto a tutti”

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Simone Cristicchi, ospite a “Domenica In – Speciale Sanremo” ha eseguito il brano “Quando sarai piccola”, dedicato alla madre e tutti coloro che affrontano una malattia mentale o degenerativa. Al termine della sua esibizione, tutti sono apparsi commossi, da Mara Venier a Lino Banfi che è scoppiato in un pianto a dirotto. La conduttrice ha introdotto il suo ospite spiegando che anche lei ha vissuto questo tipo di esperienza a causa della malattia della madre. Anche Lino Banfi l’ha vissuta. La sua adorata moglie, Lucia, con la quale è stato sposato 61 anni, è morta nel 2023 dopo essersi ammalata di Alzheimer. Simone Cristicchi ha scritto un brano dedicato a sua madre che in giovane età è stata colpita da un’emorragia cerebrale e da quel momento non è stata più la stessa. L’attore pugliese ha spiegato che durante il forte declino della moglie Lucia, mentre la imboccava, si è sentito dire: “E se io un giorno non ti riconosco più?”. Lui ha cercato di farla ridere dicendole: “Beh, ci presentiamo un’altra volta e ci innamoriamo di nuovo!”.

Lino Banfi ha poi ironizzato lanciando una battuta ai giornalisti che cercavano di consolarlo: “Ho 89 anni, lasciatemi piangere!”. Tutti gli ospiti, da Lino Banfi a Barbara Foria, hanno voluto condividere le loro esperienze personali legate alla canzone dell’artista.
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Mara Venier e Simone Cristicchi (Foto video)

Simone Cristicchi stempera le polemiche: “Questa canzone è piaciuta sia a Giorgia Meloni che a Elly Schlein”

Durante la settimana sanremese, Simone Cristicchi era dato per favorito alla vittoria ma il suo brano ha suscitato molte polemiche, prima fra tutti la sua dichiarazione secondo cui avrebbe sottoposto il brano 5 anni fa ad Amadeus, che lo ha sempre rifiutato. Nel corso dell’intervista, Simone Cristicchi ha anche dichiarato: “Questa canzone è piaciuta sia a Giorgia Meloni che a Elly Schlein. Almeno su questo sono d’accordo”. Un’annotazione politica che non è passata inosservata. L’artista non ha mai nascosto il suo punto di vista su certe tematiche. Qualche anno fa, si era dichiarato contrario alla Gestazione Per Altri, nota anche come “utero in affitto”. Non è un caso che il suo brano abbia ricevuto i complimenti di molti esponenti di destra come Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Simone Pillon ha dichiarato: “Quando a Sanremo si fa musica e non propaganda LGBT escono canzoni coraggiose, come quella di Cristicchi che affronta con dolcezza il tema delle malattie neurodegenerative dei nostri anziani. La famiglia è anche questo: prendersi cura dei nonni, che tornano bambini. Bravo Simone!”.

Francesca Pascale e Simone Cristicchi (Foto video)

“Questo brano, ma in generale l’arte pura, è un regalo a chi lo ha capito e amato”

Il brano di Simone Cristicchi ha ricevuto anche l’approvazione dell’Associazione ProVita, un movimento antiabortista o, come si autodefinisce, movimento pro-life. Un insieme di organizzazioni e di movimenti sociali, politici e di opinione che a livello internazionale o nazionale si oppongono alla pratica dell’aborto. Proprio rifacendosi a questa circostanza Francesca Pascale, presente tra i giornalisti e opinionisti, ha chiesto all’artista: “In questi giorni ti hanno accusato di aver romanticizzato una malattia, ma vorrei chiederti cosa ne pensi del fatto cha ProVita ha approfittato di questa canzone per mettere il cappello come se fosse sua. Cosa ne pensi di questa entrata a gamba tesa politica e strumentale?”.  “Io credo che questo brano, ma in generale l’arte pura, è un regalo a chi lo ha capito e amato – ha risposto il cantante-. Quando si parla in questi termini credo che si vada su un altro piano. Sono felice che sia piaciuto a tutti”.

In un’intervista a “La Stampa”, Simone Cristicchi aveva aggiunto: “Se avessi voluto fare il furbo avrei fatto tutt’altro percorso e arrangiamento. Questa canzone non è una cartella clinica, ma una cartella spirituale, parla di amore dato e restituito“.

Pubblicato il 17/02/2025 13:36

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