Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, tra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo, è finito nella bufera per un commento omofobo lasciato sotto il post di Davide Misiano. Il “prof di latino” di “All Together Now” ha scritto una recensione negativa di “Lo sappiamo entrambi”, il brano presentato a Sanremo dall’ex cantante di “Amici”.
“Già l’incipit è faticoso – scrive Misiano nella sua rubrica su “All Music Italia”- ma quando arriviamo a ‘Parole che inciampano / Le sprechiamo in silenzi sfogandole addosso / e poi sul telefono / Trattieni i respiri e li aggiusti in un fiato / Ti diverti e ti annoi / Da adesso in poi non darmi mai e non darlo mai per scontato’ abbiamo smarrito i soggetti e abbiamo capito meno del monologo della Leotta. Quindi tracciamo tutto con penna rossa, suggerendo: trova pace, con la sintassi e con la vita”.
Riki non l’ha presa bene e ha insultato il prof. “Hai preso una frase meravigliosa che se fosse stata scritta da un personaggio più brutto e quotato dalla stampa sarebbe considerato un poeta – ha commentato – Il soggetto c’è, la sintassi è giusta. Se c’è una cosa che conosco è la grammatica italiana. Sai cosa? Sono bello e intelligente. Andate in crisi voi brutti e ‘intellettuali’. Tu sei pure checca e le checche per definizione sono frustrati. Si vede dal tuo sguardo in quella foto”.
“Quattro mesi fa, in un post carico di like, scrivevi: ‘Froc*o non è un insulto, specialmente nel 2019’ – ha replicato Misiano su “All Music Italia” – Noto con piacere che non ti è estranea la riflessione sul peso sociale delle parole. Ma compi un errore di valutazione: ‘Froc*o’ è un insulto! Lo è oggi e lo era quando è stato introdotto nel vocabolario. In un mondo giusto, il referente che il termine richiama non è una cosa negativa, è solo una condizione dell’essere. Ma nel nostro mondo, ‘froc*o e chec*a’ sono parole appositamente create come armi, altrimenti non sarebbero mai esistite. Non meno grave il riferimento alla bellezza, che è oggi uno degli argomenti vigliacchi del bullismo più basso. Che io sia un cesso non è probabilmente molto distante dal reale, ma che tu sia così bello (dato indiscutibile) non è qualcosa di cui hai merito”.
Nei giorni scorsi, Riki si era scagliato anche contro la giuria demoscopica del 70esimo Festival di Sanremo. “Chi ca**o sono questi della demoscopica? Sono trecento, non so ancora chi ca**o sono e nessuno poi neanche può controllarli perché possono fare il ca**o che vogliono!”, aveva dichiarato dopo che la sua canzone si era piazzata al 23esimo posto.