Sgarbi e il sacerdote che tentò di baciarlo quando aveva 14 anni

Sgarbi e il sacerdote che tentò di baciarlo quando aveva 14 anni

Daniela Vitello

Sgarbi e il sacerdote che tentò di baciarlo quando aveva 14 anni

| 13/08/2021
Sgarbi e il sacerdote che tentò di baciarlo quando aveva 14 anni

2' DI LETTURA

Il critico d’arte lo svela solo oggi

  • La confessione: “L’ho perdonato, mai pensato di denunciarlo”
  • Sgarbi è in corsa come assessore alla Cultura al Comune di Roma
  • “Il Gay Village certamente con me resterà aperto”

“Se ho perdonato il prete che tentò di baciarmi a quattordici anni? Non ho mai vissuto il tentativo di seduzione del sacerdote come uno stupro, mi ha fatto tenerezza, pena. Certo, in certi casi si può parlare di violenza, ma in altri casi sono atti di tenerezza che vanno compresi. Lui è morto da molti anni e non l’ho mai incontrato, però non ho mai pensato di denunciarlo o di chiedere risarcimenti”. Lo ha dichiarato Vittorio Sgarbi, ospite del web talk “KlausCondicio” condotto da Klaus Davi su YouTube.

Vittorio Sgarbi (Foto Instagram)

“Sono favorevole a qualunque orientamento sessuale”

Nei giorni scorsi, il critico d’arte ha ritirato la sua candidatura a sindaco di Roma ma, ha fatto sapere, correrà come assessore alla Cultura. “Io sono fermamente convinto della legittimità di qualsiasi orientamento sessuale. Il Gay Village certamente con me resterà aperto – ha confidato a Klaus Davi – È nato come conseguenza di una comunità che ha alcuni valori in cui si identificano i membri, ma questo non ha nulla a che vedere con gli insegnamenti nelle scuole, che è l’unico punto che contesto del ddl Zan. Lascerei fuori questi discorsi prima dei 15 anni. Per il resto, sono favorevole al Gay Village e in generale a qualunque orientamento sessuale”.

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Vittorio Sgarbi (Foto Instagram)

“Sì a ‘eros center’ comunali a Roma”

“Alcune forme di criminalità vanno combattute, in particolare quelle forme che stanno dietro alla prostituzione nelle strade – ha aggiunto – È evidente che bisogna valutare, così come fa anche il ddl Zan, che possa esistere una vocazione alla prostituzione del tutto legittima e che quindi andrebbe legalizzata l’apertura di centri tali da liberare le strade della prostituzione. Una donna che vuol fare la prostituta dovrebbe avere la dignità per farlo senza i rischi della strada e in balia di sfruttatori. Ogni sessualità deve avere la propria legittimazione, anche quella delle prostitute per vocazione. In Germania spesso gli eros center sono comunali? Il modello tedesco, come quello austriaco, è positivo: si può trovare quello che si desidera in tutta sicurezza e legalità. Ma in Italia c’è il Vaticano…”.

Pubblicato il 13/08/2021 08:01

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