Mario Adinolfi, fondatore de Il Popolo della Famiglia, è pronto a sbarcare in Honduras come concorrente della 19esima edizione de “L’Isola dei Famosi”. La notizia della sua partecipazione al reality di Canale 5 ha lasciato tutti a bocca aperta. “Sono l’improbabile, quell’evento assolutamente inaspettato, che però molto spesso è decisivo dentro un’esperienza collettiva come l’Isola dei Famosi – dice in un’intervista a “Il Giornale” – Sono incuriosito anche da Simona Ventura (arruolata come opinionista unica, ndr) che anni fa in un’intervista disse: quando tornerò all’Isola vorrei che ci fosse Mario Adinolfi, peraltro senza conoscermi e con tutte le polemiche sul mio nome. Bene, è accaduto”. Da fervente cattolico, il politico auspica di scorgere Dio in mezzo alla natura incontaminata. “Se non lo vedi lì, non lo puoi vedere da nessuna parte – sentenzia – Lì ogni orpello è tolto: sei tu, la natura, una piccola comunità che deve tirare avanti e penso che senza Dio sia molto difficile farlo”.
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“Il cast di quest’anno non è legato ai soliti meccanismi del reality trash”
Alla vigilia della sua partenza per l’Honduras, Mario Adinolfi dichiara di avere intenzione di portare scompiglio. Cosa che ha sempre fatto in ogni ambito. “Persino in Parlamento quando mi misi a cantare l’inno di Mameli nei giorni in cui nasceva Fratelli d’Italia – ricorda – Credo che sia una forma di comunicazione che ho sempre adottato, l’essere inaspettato e privo di convenzionalità. Questo, credo possa piacere anche al pubblico dell’Isola dei Famosi e che potrà essere utile anche alla piccola comunità di naufraghi. Lo scompiglio, alla fine, diverte”. Sulla spiaggia di Cayo Cochinos, il fondatore de Il Popolo della Famiglia si ritroverà a pescare e a spaccare cocchi con personaggi quali Antonella Mosetti e Gino Giarrusso. Due nomi che danno l’idea di quanto il cast, quest’anno, sia variegato. “L’intelligenza di questo cast, che secondo me è stato selezionato con grande acume da Veronica Gentili e dal team di autori che ha affianco, è appunto costruire una comunità di naufraghi che non è banale, che non è legata ai soliti meccanismi del reality trash – spiega – Davide Maggio ha scritto che è davvero un bellissimo cast e io lo sottoscrivo. In televisione ho voluto costruire interlocuzioni molto vivaci e credo che questa vivacità si ritroverà anche nell’Isola. Adoro interagire con chi è distante dalle mie esperienze”.

Mario Adinolfi: “All’Isola dei Famosi non ci sono mai stato, cerco esperienze che non ho mai fatto”
Mario Adinolfi è consapevole del fatto che quella che sta per vivere “è un’esperienza molto estrema”. Quando ha saputo che sarebbe partito per l’Isola, la moglie Silvia Pardolesi “ha pensato che fosse uno scherzo”. “Ora, però, devo dire che è la mia principale tifosa insieme alle mie figlie – confida – Per me è una prova difficile. Di mezzo c’è la mia specificità: non si è mai vista una persona che pesa 200 kg partecipare a una condizione estrema di sopravvivenza. È complesso anche perché molti dei miei compagni d’avventura sono giovani nel pieno della forma fisica. Tutto questo preoccupa anche me, ma proprio perché sembra impossibile, ho deciso di farlo per dimostrare che si può rendere possibile anche l’impossibile. Sono grato al Signore, perché mi ha dato la possibilità di vedere realizzate molte delle ‘lotte impossibili’ che ho affrontato nella mia vita (…) All’Isola dei Famosi non ci sono mai stato e negli anni che mi restano da vivere cerco di affrontare esperienze che non ho mai fatto”. “Non voglio portare nessun messaggio – tiene a precisare – Voglio essere io il messaggio. Voglio dire a tante persone che magari stanno attraversando momenti difficili, che si può fare. Penso, per esempio, a una ragazza come me, magari isolata in una classe di liceo a 15 anni, derisa e discriminata. A lei voglio dire: guardami, si può fare”.
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“Diete? Mai fatta una. Le analisi sono a posto. Nemmeno un trigliceride alto”
Nel 2020, in un’intervista al “Corriere della Sera”, Mario Adinolfi aveva parlato della sua obesità. “Ho fatto pace da tempo con la mia stazza – aveva raccontato – Fino ai 18 anni ero magro ed ero un appassionato della corsa, ma poi alcuni problemi personali mi hanno portato a mangiare sempre di più. (…) Intorno ai 25 ero già così. Sono obeso perché mangio tanto, sia chiaro (…) Prima mangiavo sei cornetti a colazione, ora solo tre, poi a pranzo almeno 180 grammi di pasta, accompagnati da pizza e pane. A cena, però, mi tengo leggero (…) Diete? Mai fatta una. E sto benissimo. Le analisi sono a posto. Nemmeno un trigliceride alto. Si può essere grassi e in salute. La società ci vuole magri non perché si preoccupi del nostro benessere, ma per pregiudizio estetico: il ciccione è diverso e provoca fastidio fisico. A scuola prendono in giro mia figlia di sette anni, perché ha il papà grasso (…) Ora metto i boxer, un tempo osavo lo slippino. E per andare al mare ci vuole coraggio, io che addosso non ho i cuscinetti ma un materasso”.