Le Iene, la storia di Nelly "colpevole di vecchiaia" fa breccia nel cuore dei telespettatori - Perizona Magazine

Le Iene, la storia di Nelly “colpevole di vecchiaia” fa breccia nel cuore dei telespettatori

Daniela Vitello

Le Iene, la storia di Nelly “colpevole di vecchiaia” fa breccia nel cuore dei telespettatori

| 13/10/2015
Le Iene, la storia di Nelly “colpevole di vecchiaia” fa breccia nel cuore dei telespettatori

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Giovanna Nina Palmieri, inviata de “Le Iene”, racconta la storia di Nelly, una signora italo-americana di 88 anni. “Quello che è accaduto a lei – esordisce la Iena – potrebbe accadere a voi o alle persone a cui volete bene. Perchè questo è il racconto di come la legge a volte parcheggi in un ospizio e condanni ad una vita che non vuole chi ha la colpa di essere vecchio, solo e malato”.

Vittima di un arresto cardiaco che l’ha colpita lo scorso 27 gennaio nella sua casa vicino Pordenone, l’anziana viene soccorsa dal suo amico-inquilino Romolo che la assiste da qualche anno. Da quel momento inizia il calvario di Nelly, costretta su una sedia a rotelle, sballottata da una struttura all’altra e in qualche caso pesantemente sedata. Della figlia di Nelly, che vive in America, nessuna traccia.

“Io non potevo fare né dire niente perchè, non essendo parente, hanno alzato dei muri”, racconta Romolo che va a trovare Nelly ogni giorno. L’uomo gira di nascosto dei video che documentano lo stato di prostrazione dell’anziana cui nel frattempo viene diagnostica una demenza senile. Le viene assegnato un amministratore di sostegno deputato a gestire anche i suoi beni. “Chiedo al tutore che faccia tutte le prassi per riportarla nel suo mondo. Ho solo una rabbia immensa, ho chiamato voi per non dar di matto“, dice Romolo al microfono dell’inviata del programma di Italia 1.

A questo punto, la giornalista indossa una parrucca e, armata di telecamera nascosta, si reca nella casa di riposo dove è ospitata Nelly . “Se non fossi in grado di ragionare potrei accettarlo – spiega l’anziana – ma ragiono e non voglio essere presa per una pazza o per una che non ha cervello. Voglio andare a casa mia perché è là dove abito e dove ho intenzione di spendere la mia vita. Ce l’ho una casa, son capace di gestirla e faccio tutto da sola“.

Giovanna Nina Palmieri contatta l’amministratore di sostegno e, dopo 178 giorni lontana da casa e varie peripezie di carattere legale, Nelly può finalmente riappropriarsi della sua vita. “Di qui non mi muovo più”, dice commossa.

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Nelly 2


Pubblicato il 13/10/2015 15:01

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