Giovanni Allevi a Sanremo: "All'improvviso è crollato tutto"

Giovanni Allevi a Sanremo dopo la malattia: “All’improvviso è crollato tutto”

Daniela Vitello

Giovanni Allevi a Sanremo dopo la malattia: “All’improvviso è crollato tutto”

| 07/02/2024
Giovanni Allevi a Sanremo dopo la malattia: “All’improvviso è crollato tutto”

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Momenti di intensa commozione durante la seconda serata del 74esimo Festival di Sanremo. Giovanni Allevi è tornato a calcare un palco dopo quasi due anni di stop. Il popolare pianista e compositore sta combattendo contro un mieloma multiplo, un tumore del sangue particolarmente aggressivo. Nel giugno del 2022, l’annuncio della malattia. Il musicista ha intrapreso un percorso di cure che lo ha debilitato nel fisico ma non nella mente. Il Teatro Ariston, ha spiegato Amadeus, rappresenta per lui il “palco della ripartenza”.

Amadeus (Foto da video)

Amadeus: “Il suo è un percorso lungo con ancora qualche salita”

“Lui è un bravissimo compositore, pianista italiano di fama internazionale, è anche scrittore e filosofo, una di quelle persone che sa meravigliare e sa meravigliarsi – ha premesso il conduttore – Ha calcato i palchi più importanti, da New York a Pechino, passando per Tokyo, Londra, Parigi, Madrid e ovviamente la sua Italia (…) Questa è la luce. E poi il buio. Una terribile malattia, improvvisa e feroce, lo ha costretto ad abbandonare le scene, a mettere la musica in pausa per curare sé stesso. Un percorso lungo con ancora qualche salita da affrontare ma che lo ha riportato sino a Sanremo ad esibirsi di nuovo davanti al suo pubblico”.

Amadeus e Giovanni Allevi (Foto da video)

Il pianista: “Ho guardo il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno”

Giovanni Allevi si è materializzato sul palco con un cappellino di lana a coprire la sua nuova chioma. Ad accoglierlo un lungo e scrosciante applauso. “All’improvviso mi è crollato tutto – ha esordito – Non suono più il pianoforte davanti a un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi. Pesantissima. Ho guardo il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo”.

Amadeus e Giovanni Allevi (Foto da video)

“Oggi dopo la malattia non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone”

“Ho perso molto – ha continuato – Il mio lavoro. Ho perso i miei capelli, le mie certezze ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni. Vi faccio un esempio. Non molto tempo fa, prima che accadesse tutto questo, durante un concerto in un teatro pieno ho notato una poltrona vuota. Mi sono sentito mancare. Eppure quando ero agli inizi, per molto tempo, ho fatto concerti davanti a un pubblico di 15-20 persone ed ero felicissimo. Oggi dopo la malattia non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone. I numeri non contano”.
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Giovanni Allevi (Foto da video)

“Voglio accettare il nuovo Giovanni, com’è liberatorio essere sé stessi”

“Un altro dono è la gratitudine nei confronti della bellezza del creato – ha affermato Giovanni Allevi – Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d’ospedale. Il rosso dell’alba è diverso dal rosso del tramonto (…) Un altro dono è la riconoscenza per il talento dei medici, degli infermieri, di tutto il personale ospedaliero. La riconoscenza per la ricerca scientifica senza la quale non sarei qui a parlarvi, la riconoscenza per il sostegno che ricevo dalla mia famiglia. La riconoscenza per la forza, l’affetto e l’esempio che ricevo dagli altri pazienti (…) Come promesso, vi ho portato tutti qui con me sul palco, anime splendenti, esempio di vita autentica. Facciamo loro un applauso. Un altro dono? Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. Voglio accettare il nuovo Giovanni, com’è liberatorio essere sé stessi”. 

Amadeus e Giovanni Allevi (Foto da video)

Amadeus: “E’ una delle pagine più belle del Festival di Sanremo”

“Per onorare il tuo gentile invito e per dare forza e speranza alle tante persone come me stanno ancora lottando contro la sofferenza, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico – ha detto il celebre pianista prima di eseguire il brano “Tomorrow” – Mi sembra di intuire che siamo più di 15. Attenzione però! Ho due vertebre fratturate, la D10 e la L1, e tremore e formicolio alle dita, nome tecnico neuropatia. Però come dissi in quell’ultimo concerto a Vienna, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima”. “Vieni e prenditi l’applauso del tuo pubblico. Questa è la forza della musica, la forza della vita. Grazie per questo momento profondo ed emozionante. E’ una delle pagine più belle del Festival di Sanremo”, ha sentenziato Amadeus a margine dell’esibizione di Giovanni Allevi.

Pubblicato il 07/02/2024 23:11

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