Enoe Bonfanti è la moglie di Vittorio Feltri: “Non è maschilista"

La moglie di Feltri sulle corna: “Le chiama diversificazioni ma non mi sono mai piaciute”

Germana Bevilacqua

La moglie di Feltri sulle corna: “Le chiama diversificazioni ma non mi sono mai piaciute”

| 29/06/2023
La moglie di Feltri sulle corna: “Le chiama diversificazioni ma non mi sono mai piaciute”

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Enoe Bonfanti è la moglie di Vittorio Feltri. Ha 85 anni e da 55 è legata al controverso direttore editoriale di “Libero” prossimo a tornare a “Il Giornale” (appena acquistato dagli Angelucci, ndr.). Nonostante sia una donna molto riservata, Enoe Bonfanti ha rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera” in cui ha parlato della sua vita e della convivenza con Vittorio Feltri. La donna racconta di averlo conosciuto quando lei aveva 30. Lui era un giovane vedovo dal momento che la prima moglie morì dopo il parto. “Mi ero affezionata alle gemelle, che portava nel brefotrofio di Bergamo dove ero puericultrice – racconta – Parlava diversamente dagli altri, mi piaceva ascoltarlo. Prima di lui uscivo con un altro, benestante, mentre Vittorio era povero in canna, lavorava alla Provincia. Mia mamma non era molto d’accordo. Diceva: è brutto avere la matrigna ed è brutto fare la matrigna. Poi è andata così”. La moglie lo definisce un uomo burbero e borbottone (“Se non ha tutte le sue cose a posto tira qualche bestemmia”) ma all’occorrenza è molto generoso. “Ha ricomprato le campane di Guardialfiera, in Molise, dove andava con gli zii durante l’infanzia – confessa – Durante il Covid ha aiutato economicamente una prostituta del quartiere che aveva dovuto smettere, perché la sua bambina era tornata a casa dal collegio: alla fine le ha anche trovato lavoro in una biblioteca”. Enoe Bonfanti ammette che per stare con lui c’è voluta molta pazienza: “Mi è venuto in soccorso il fatto che lavorava molto per cui ci si incontrava poco”.

Vittorio Feltri (Foto da video)

“Tradimenti? Le sue diversificazioni sono state molto fastidiose e non mi sono mai piaciute”

Vittorio Feltri ha dichiarato di non aver mai tradito la moglie ma di aver solo “diversificato”. Lei ci crede? “Le sue diversificazioni sono state molto fastidiose e non mi sono mai piaciute. Giurava di non farlo più, ma giurava il falso. Diceva che erano sciocchezze: si giustificava come quelli che fanno le corna e minimizzano”. Una volta sparì per tre giorni: “Avevo chiamato il suo amico Botti per sapere dove fosse. ‘Sarà in qualche bisca a giocare a carte’, rispose. Però deve averlo avvisato perché quella sera tornò. Abbiamo provato a chiarire, ma non c’era niente da chiarire…”. E poi aggiunge: “Non lo lasciai solo perché non ero indipendente economicamente, dove andavo? Mia madre era morta e mio padre viveva in Val Seriana, lì c’erano appena le elementari, che futuro avrei garantito ai nostri figli? E poi non avrei mai voluto che crescessero lontani da lui”. Cosa pensa la signora Enoe Bonfanti delle uscite sui social del marito? “Non sono d’accordo con certe cose che scrive: io non lo farei mai”. Ma giura che il marito non è un maschilista: “No, sono sicura di no perché considera le persone come persone, maschi o femmine che siano. Non giudica quello che uno fa, dice che sono cavoli suoi. L’ho visto anche con i figli: Mattia si rifaceva il letto, aiutava ad apparecchiare e sparecchiare come le sorelle. E quando loro dicevano di voler fare le principesse, replicava che dovevano studiare, scegliere una professione ed essere indipendenti”.
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Vittorio Feltri (Foto Instagram)

“La domenica usciamo per prendere i giornali e andiamo al bar tenendoci per mano”

Vittorio Feltri ha da poco compiuto 80 anni. Cosa gli ha regalato la moglie? “Niente, sono io il suo regalo. E lui lo sa”, dice la signora Bonfanti. E aggiunge: “Quando l’ho svegliato gli ho detto: alzati, vecchione! Ho spalancato le finestre della sua stanza”. Litigi? “Normali. Lui tende ad alzare un po’ la voce e siccome sono permalosa gli tengo il muso. Ma tanti anni fa mi sono imposta di fare subito la pace e così è più contento”. Poca vita mondana insieme: “Quando ha preso il Premio Ischia mi ha chiesto di accompagnarlo, e io sono rimasta in albergo a pulire i gerani del terrazzo della stanza: mi sono divertita”, racconta ancora la signora Feltri. Il direttore di “Libero” ha superato una malattia, un cancro al seno: “Mi sono molto spaventata – ammette – qualche volta mi disperavo e poi mi facevo coraggio. Diventa difficile, dopo tanti anni, immaginare di non poter più stare insieme”. E aggiunge: “Io lo chiamo Babbo e lui mi chiama Bonfanti. Guarda sempre la partita in una stanza. Quando l’Atalanta segna mi chiama al telefono al piano di sopra. Se non sento nulla ha perso”. C’è anche un momento di condivisione e tenerezza nella coppia: “La domenica usciamo per prendere i giornali e andiamo al Bar Basso per il caffè e l’aperitivo, tenendoci per mano”.

Pubblicato il 29/06/2023 10:09

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