Domenica 25 giugno Vittorio Feltri compirà 80 anni. Il direttore editoriale e fondatore di “Libero”, noto per le sue boutade provocatorie e divisive, traccia un bilancio della sua esistenza in un’intervista concessa a Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”. “Partiamo da un concetto: invecchiare è l’unico modo per non morire giovani – esordisce – Detto questo: quando ero ragazzo io, i vecchi erano rispettati e, in qualche caso, venerati. Oggi siamo considerati dei rompiscatole, occupatori abusivi di spazio pubblico, e così, nei nostri confronti, si è sviluppata una forma di autentico razzismo. I più gentili, leggendo il pezzo che stai per scrivere, mi compatiranno. I più spietati, e alla moda, sbufferanno”.
Vittorio Feltri lascerà “Libero” per tornare a “Il Giornale”
Di giornali Vittorio Feltri ne ha “diretti sette oppure otto, ho perso il conto” e a breve lascerà “Libero”. “Sto per tornare al Giornale (appena acquistato dagli Angelucci, ndr.), che sarà diretto da Alessandro Sallusti – confessa – A me hanno proposto di tenere l’omelia della domenica, e di gestire una ‘stanza’, tipo quella di Montanelli”. “Ho preteso lo stesso stipendio. Che è già molto alto. I soldi mi interessano – dice con estrema sincerità – La libertà di un giornalista si misura dalla busta paga. Dalla possibilità che hai di andare da un sarto e farti fare un buon abito su misura”. Vittorio Feltri anticipa le critiche che sicuramente arriveranno per questa affermazione e sentenzia: “Non me ne frega niente”.
“Silvio Berlusconi mi cedette il 7% dell’azienda come premio”
Il neo 80enne tiene molto al suo guardaroba e all’eleganza. “Il vestito che indosso oggi ha una ventina d’anni – tiene a sottolineare – Ho il vantaggio di aver mantenuto sempre la stessa taglia: peso 66 chili, sono alto 1,82 cm”. Vittorio Feltri ha spesso ringraziato Silvio Berlusconi, morto lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni, per averlo fatto diventare ricco. “Mi chiamò al Giornale dopo Indro – ricorda -Vendevano 115 mila copie. Dopo 2 anni, eravamo a 250 mila. Allora Berlusconi, come premio, mi cedette il 7% dell’azienda, che comprendeva il palazzo dove c’è la redazione, in via Negri. Da quel giorno, non aspettai che di incassare la liquidazione. Con quei soldi ho anche comprato casa a tutti e quattro i miei figli”.
“Il sesso? In certe posizioni alla mia età ti senti ridicolo”
Vittorio Feltri si è sposato due volte nella sua vita. La prima con Maria Luisa morta dopo aver dato alla luce le loro due gemelle. “Avevo 24 anni, fu dura”, confida. Il direttore editoriale di “Libero” ha sposato in seconde nozze Enoe Bonfanti da cui ha avuto Mattia e Fiorenza. La coppia ha festeggiato 55 anni di matrimonio nel 2022. “Non l’ho mai tradita. Certo, talvolta, ho diversificato”, ammette. Per poi precisare: “Con il sesso ho chiuso. Fatica tanta, piacere poco, senza considerare che in certe posizioni, alla mia età, ti senti ridicolo. Poi, sai: organizzare un diversivo, portarla a cena, trovare il posto, richiede tempo. Preferisco leggere un giornale”.
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“Bevo un bicchiere a pranzo, uno a cena e un dito di whisky la sera”
Oltre alle donne, un’altra grande passione di Vittorio Feltri sono i cavalli anche se ha smesso di andarci dieci anni fa. “La paura di cadere prevaleva sul piacere di montare – spiega – Gli animali sono la mia passione. Sai che i piccioni di Brera mi adorano? Quando sto lì a prendere l’aperitivo, dicono: oh, c’è Vittorio, scendiamo… Bada bene: gira voce che beva troppo. Invece: un bicchiere a pranzo, uno a cena. E un dito di whisky la sera. Per il resto: mangio poco, meno del mio gatto Ciccio”. Vittorio Feltri non si pente di nulla, tantomeno dei suoi tweet sui generis. “Provoco, soprattutto, i gay. Quelli abboccano, e io mi diverto – dichiara – Se rifarei il titolo ‘Patata bollente’ su Virginia Raggi? Se apri qualsiasi vocabolario, trovi il vero significato: ‘Questione scottante’”.
Vittorio Feltri: “Scrivere è come vivere due volte”
Vittorio Feltri, si scopre, non crede in Dio e secondo lui l’aldilà non esiste: “Finisci sotto due metri di terra, e buonanotte”. Domenica 25 giugno festeggerà i suoi 80 anni cenando “con sette parenti stretti”. Su cosa farà nei prossimi dieci anni ha le idee chiare e a tal proposito dà un consiglio al suo intervistatore: “Scrivi più che puoi: scrivere è come vivere due volte”.
