Dario Argento: “Ho pensato di buttarmi dalla finestra”

Dario Argento: “Quando giravo ‘Suspiria’ ho pensato di buttarmi dalla finestra”

Germana Bevilacqua

Dario Argento: “Quando giravo ‘Suspiria’ ho pensato di buttarmi dalla finestra”

| 20/05/2023
Dario Argento: “Quando giravo ‘Suspiria’ ho pensato di buttarmi dalla finestra”

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Dario Argento si racconta in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Il maestro dell’horror reduce da un intervento al femore si è ripreso ed è in partenza per Londra al British Film Institute dov’è in corso una retrospettiva con 17 suoi film restaurati in 4K, titolo Doors into Darkness, porte nell’oscurità. “Mi ritrovo sempre in una folla di giovani, cosa che mi sorprende, ma non sono ancora riuscito a darmi una spiegazione”, esordisce. E confessa che quando scrive riesce a farsi paura da solo: “Scrissi ‘Profondo Rosso’ in una casa che avevo in campagna vicino Roma. Era praticamente diroccata, non c’erano né luce né acqua… Arrivavo alle otto e me ne andavo la sera. E, quando cominciava a imbrunire, iniziavo ad avere paura delle cose che scrivevo e che vedevo riempire il foglio bianco nella macchina da scrivere: ogni volta che creo, è come se vedessi il film davanti agli occhi e scrivo quello che vedo. Vedo lui che attraversa la piazza, vedo una donna scaraventata contro il vetro di una finestra…”.

Dario Argento (Foto da Instagram)

“Per scrivere film che fanno paura bisogna avere un buon dialogo con la nostra metà cattiva”

Ma perché la scelta dell’horror? “Mi dà felicità, come aprire la porta e vedere un mondo mai incontrato, strano, coi fantasmi, i mostri. I primi tempi, il cinema era quello impegnato e, per me, l’horror era novità, libertà, era uno studio delle mie profondità. Mi ricordava Edgar Allan Poe, che lessi da ragazzino: un’emozione tale che, a scuola, scrivevo temi ispirati ai suoi libri e perciò bisticciavo coi professori”. E svela: “Per scrivere film che fanno paura bisogna avere un buon dialogo con la nostra metà cattiva. Non tutti sanno d’averla. Ma io la riconosco e ci parlo”. Ci sono alcuni elementi che ritornano e non possono mancare. “Le scale perché raccontano la paura di un incontro. Le tende che mi riportano a quando, da ragazzo, andavo a letto passando da un lungo corridoio dove si muovevano tante tende, come fossero vive. Gli animali perché siamo uomini e siamo animali”, spiega. Non mancano nemmeno le donne: “Perché non erano molto raccontate e anche perché mamma era una fotografa famosa, specializzata in ritratti femminili. Il pomeriggio andavo a fare i compiti nel suo studio, potevo sbirciare donne meravigliose come Sophia Loren o Claudia Cardinale. Mi sembrò giusto raccontare di donne, ragazze, bambine, come la tredicenne di Phenomena o le ballerine di Suspiria”.
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Asia Argento con il padre Dario (Foto da Instagram)

“Una cosa che mi fa paura è l’idea di non vedere più le mie figlie”

L’horror puro e il successo inizia con “Suspiria”: “William Friedkin aveva fatto ‘L’esorcista’, ma era tratto da un libro. Suspiria è nato dal mio pensiero e la differenza con tutto quello che c’era stato prima è che non era solo una storia, ma era basato sulla psicologia. Prima di Suspiria, un film sulle streghe non era mai stato fatto”. Sul set racconta di fenomeni strani: “Molti con ‘Suspiria’ e anche con ‘Opera’. Arrivati a Monaco per ‘Suspiria’, trovammo strade e chiese imbandierate di nero: era morto un cardinale, l’impressione fu forte. Poi, impazzirono gli orologi di molti di noi”. E confessa: “Mentre finivo Suspiria a Roma, mi ero da poco separato e abitavo all’Hotel Flora. Il film andava benissimo, ero felice, ma non ho mai capito perché, quando tornavo in albergo, mi veniva la follia di buttarmi dalla finestra. Poi, un amico medico mi suggerì di spostare un armadio davanti alla finestra. Mi spiegò: l’idea del suicidio sparisce in fretta e, se quando ti viene devi spostare l’armadio, ci metti abbastanza da fartela passare. Aveva ragione”. Un grande affetto lo lega alle due figlie Asia e Fiore che all‘L’Isola dei Famosi’, l’ha definito “un papà dolcissimo”. “Ho ricordi stupendi del periodo in cui siamo stati tutti e tre, di vacanze, serate a teatro, passeggiate. Una cosa che mi fa paura è l’idea di non vedere più le mie figlie”, conclude.

Pubblicato il 20/05/2023 10:25

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