Sanremo, Carlo Conti: "Nel 2026 potrei non andare sul palco"

Sanremo, Carlo Conti choc: “L’anno prossimo potrei non andare sul palco”

Daniela Vitello

Sanremo, Carlo Conti choc: “L’anno prossimo potrei non andare sul palco”

| 16/02/2025
Sanremo, Carlo Conti choc: “L’anno prossimo potrei non andare sul palco”

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Carlo Conti potrebbe non condurre il Festival di Sanremo nel 2026. A dirlo è stato lui stesso nella conferenza stampa svolta stamani all’indomani della conclusione della 75esima edizione della kermesse vinta da Olly. Il conduttore e direttore artistico, che ha raccolto il testimone da Amadeus tornando sul palco dell’Ariston a distanza di 10 anni dalla prima volta, porta a casa dei numeri da record. La serata finale del Festival, tanto per fare un esempio, è stata seguita da 13.016.000 spettatori pari al 72.7% di share.
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I picchi d’ascolto della serata finale del 75esimo Festival di Sanremo (Foto da video)

Carlo Conti, l’idea per il Festival di Sanremo 2026: “Potrei aiutare qualche nuova leva”

“Per me non era una sfida ma un impegno – ha dichiarato Carlo Conti – Non dovevo dimostrare di fare di più o di meno ma dovevo riprendere un lavoro che avevamo iniziato con l’azienda nel 2015. Poi l’ho fatto per tre anni, poi per due anni l’ha fatto alla grande Baglioni e per cinque straordinari anni l’ha fatto Amadeus insieme a Fiorello. Per questo è stato facile, penso che nessuno di noi abbia fatto la direzione artistica per sé stesso ma per l’azienda e per gli italiani che meritano questo evento. I risultati mi fanno sorridere, adesso il problema vero sarà per chi lo dovrà fare il prossimo anno. Ah già…sono io (ride). Quindi Carlo Conti ha sganciato la bomba: “L’azienda mi ha chiesto di divertirmi sul Festival per due anni, io ho accettato come direttore artistico, poi però deciderò cosa fare strada facendo. Poi fare il Festival non è condurlo. Condurlo è la cosa più semplice, è il nostro mestiere, quindi lo sappiamo fare. Se in futuro, non so quando, il mio lavoro dovesse servire a traghettare, ad aiutare qualche nuova leva, vedrò se potrò farlo”.

Carlo Conti (Foto da video)

“Il tempo è sempre galantuomo e ci dirà nei prossimi giorni quella che è la reale classifica”

Il conduttore fiorentino ha commentato i fischi del pubblico dell’Ariston dinanzi al sesto posto di Giorgia e al settimo di Achille Lauro. “Vi faccio notare che insieme ai fischi, ci sono stati anche boati e applausi ai cinque quando ho lanciato il televoto – ha sottolineato – Credo che un po’ di contestazione faccia proprio parte del Dna del Festival. Preferisco questo Ariston rispetto a quello di qualche anno fa che era seduto, fermo, non faceva niente o tifava solo per un cantante. Io sono rimasto sorpreso esattamente come il pubblico. Credo che l’applauso ricevuto da Giorgia valga più di una posizione al Festival di Sanremo. Il tempo è sempre galantuomo e ci dirà nei prossimi giorni quella che è la reale classifica. Alla fine credo che il sistema di voto sia risultato equo”.

“Non guardo la fedina penale del cantante né il management, ma sento la canzone”

A Carlo Conti non dà fastidio essere definito un “normalizzatore”. “Io sono come sono, sono normale, per me vivere la vita è un gioco da ragazzi – ha confidato – L’ho sentita a Sanremo questa (ride). Il Festival l’ho fatto nel mio modo, nel mio stile, con i miei difetti, con i miei pregi, con il mio colore della pelle, in maniera molto normale. Perché credo che più che mai fosse importante far sentire la musica e le canzoni, con pochi fronzoli ma con delle riflessioni importanti”. Riguardo alle sue scelte artistiche ha aggiunto: “Non guardo la fedina penale del cantante, non guardo il management, ma sento la canzone”. Carlo Conti è notoriamente un perfezionista. “Nella mia testa ho sbagliato due cose – ha detto a sorpresa – Una è che ieri sera abbiamo finito troppo tardi, finire all’1.40-1.45 è già esagerare. L’altra è una cosa che avrei voluto fare contro il parere degli autori ma che ho sperimentato nella serata delle cover dove ho dato soltanto le prime dieci posizioni. Mi piacerebbe in futuro dare solo le prime dieci posizioni, non tutto il resto”.

Marcello Ciannamea (Foto da video)

Carlo Conti: “Sanremo è un meraviglioso rito collettivo, ci ha insegnato Pippo Baudo a farlo”

“Che definizione darei a questo Festival? Secondo me, il Festival è il Festival – ha sentenziato – Per me è il Festival baudiano. Baudo ci ha insegnato a farlo in questo modo, con le sue contraddizioni, i suoi commenti, le giurie che non vanno d’accordo, le polemiche. Il Festival è una meravigliosa Messa cantata dove si possono inserire la chitarra elettrica o l’organo. È un meraviglioso rito collettivo e, ripeto, ci ha insegnato Pippo Baudo a farlo. Quindi spero che sia stato un Festival baudiano nel miglior senso della parola. Dove c’è un po’ di tutto, della buona musica soprattutto. Spero che almeno un po’ delle canzoni di questi Festival possano restare nel tempo. Allora sì che abbiamo vinto”.
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Il sindaco Sanremo Alessandro Mager (Foto da video)

Marcello Ciannamea: “Miglior risultato di ascolto dal 2000 e miglior risultato in share dal 1987”

Marcello Ciannamea, direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, ha sottolineato come quello appena concluso sia stato “un Festival sempre più giovane”. Dopo aver ringraziato Rosario Fiorello per averlo supportato in questi giorni via messaggio, si è così rivolto a Carlo Conti: “Grazie per aver accettato questa sfida e per averla vinta nel senso totale del termine”. Quest’anno, ha svelato, sono stati registrati “il miglior risultato di ascolto dal 2000 e il miglior risultato in share dal 1987”. Rai Pubblicità esulta: “Abbiamo raggiunto 65 milioni 258 mila euro, un +8,5 rispetto all’anno scorso”. “Non posso che esprimere la mia enorme soddisfazione – ha dichiarato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager – per come si è svolta questa edizione del Festival, per come la città di Sanremo l’ha vissuta e per il numero incredibile di persone che sono venute a Sanremo. Una bolgia gestita in modo egregio grazie alle forze dell’ordine e grazie alla civiltà di tutte le persone che sono venute a Sanremo non per far casino ma soltanto per divertirsi”.

Pubblicato il 16/02/2025 16:15

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