Alfonso Signorini diserta “Tv Talk”. Il conduttore del “Grande Fratello” avrebbe dovuto essere ospite della puntata di sabato 11 novembre ma, come svelato in diretta da Massimo Bernardini, Mediaset gli ha revocato l’autorizzazione. “Avevamo invitato Alfonso Signorini che aveva accettato di buon grado – ha svelato il conduttore del programma di Rai3 – Poi giovedì sera tardi, ve lo devo raccontare, adducendo non precisate ragioni editoriali, la direzione di Mediaset gli ha revocato l’autorizzazione. Molto dispiaciuto Signorini, si è scusato molto cortesemente con noi e noi a nostra volta lo facciamo col pubblico di ‘Tv Talk’. Speriamo che prima o poi lo autorizzino a essere qui con noi”.
Riccardo Bocca sul “Grande Fratello”: “Cesara Buonamici non pervenuta”
In assenza di Alfonso Signorini, si è quindi parlato della nuova linea editoriale del “Grande Fratello” dopo gli eccessi della precedente edizione. Massimo Bernardini ha chiesto a Riccardo Bocca la sua opinione su questa correzione di rotta. L’opinionista è stato impietoso: “Partiamo da Cesara Buonamici che mi ricorda quando, nelle previsioni del tempo, a volte non pervenivano le temperature di certi capoluoghi. Non pervenuta!”.
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“Mughini? Chiedo che il telesfruttamento dell’intellettuale in fase senile diventi reato”
“L’illuminazione celeste che Mediaset ha avuto sul ‘Grande Fratello’ è stata quella di archiviare la religione del trash, almeno così è stato detto, in nome della teledecenza, che sulla carta è una scelta nobile ma si è rivelata puro maquillage – ha aggiunto – Non esiste soltanto il trash del turpiloquio, della bestemmia o dell’ammiccamento sessuale che c’è stato nella scorsa edizione. C’è anche la trescendenza del nulla che è altrettanto evocativa e triste. Per esempio Mughini: io chiedo veramente che il telesfruttamento dell’intellettuale in fase senile diventi reato nel codice penale. Basta!”.
Paolo Giordano: “Il cambiamento del ‘Grande Fratello’ è un percorso lungo”
Massimo Bernardini ha dato la parola a Paolo Giordano. “Cesara è il messaggio lei stessa, non c’è bisogno di valutare ciò che dice o non dice in trasmissione – ha sottolineato il giornalista de “Il Giornale” – La sua presenza lì, confrontata a chi c’era prima, dà l’idea di una missione che credo il ‘Grande Fratello’ abbia iniziato e che non sarà breve. La televisione è fatta di segnali e il segnale di Cesara Buonamici è orientare la trasmissione in una direzione diversa, non è un confronto con chi c’era prima, non è una questione di meglio o peggio. Credo che il cambiamento del ‘Grande Fratello’ sia un percorso lungo, valutarlo adesso dopo due mesi è ancora presto. E’ ovvio che ci saranno ancora delle trascendenze del passato”.
Claudia Rossi: “Al GF il trash è endemico, non sarà mai un simposio tra intellettuali”
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” nei giorni scorsi, Pier Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto del nuovo corso del “Grande Fratello”. “Meglio un punto di share in meno che cadere nella mancanza di rispetto”, ha detto. “Sono convinta che quest’anno qualcosa effettivamente sia stato fatto – ha rilevato Claudia Rossi, responsabile di “FqMagazine”, a “Tv Talk” – Ci sono vari livelli di trash. Il trash senza scadere nella mancanza di rispetto è endemico al ‘Grande Fratello’. Le persone a casa lo sanno, il pubblico affezionato lo sa. E’ una tv commerciale e siamo tutti consapevoli del fatto che una tv commerciale ha bisogno di certi numeri e magari anche di certi prodotti. Quest’anno sicuramente la quota di eccesso (vedi caso Bellavia) è stata tolta. Il trash rimane, stiamo guardando il ‘Grande Fratello’… cosa dobbiamo fare… un simposio tra intellettuali? Non credo che sarà mai quella la mission del programma”.
Riccardo Bocca: “Siamo di fronte ad un trapianto di organi e a volte c’è il problema del rigetto”
“La rivoluzione si sta muovendo ma non sta funzionando nel senso che è una rivoluzione in cammino – ha detto Marta Cagnola a proposito del cambiamento voluto da Pier Silvio Berlusconi – Va molto meglio sugli ospiti in alcuni show che fino alla scorsa stagione erano un po’ discutibili, forse ci vorrebbero scelte più forti. C’è anche da dire che non cambi il pubblico da un momento all’altro”. “La parola rivoluzione include l’ipotesi di pensieri e azioni a lunga gettata – ha sottolineato Riccardo Bocca – Ho la sensazione che qui siamo di fronte ad un trapianto di organi altrui, da La7, dalla Rai, e a volte c’è il problema del rigetto. Ad esempio il caso Merlino che non è semplicissimo”.
Paolo Giordano: “La tv generalista cambia gattopardescamente”
Il problema è che forse sono cambiati alcuni volti ma non i contenuti, come nei casi di “Pomeriggio Cinque” e de “Le Iene”. “Questo è abbastanza comprensibile anche perché non si vede una rivoluzione su altri canali. Qualcuno ci prova ma sulla tv generalista mi sembra che ci sia più un momento di conservatorismo. Cambiano gattopardescamente, cambiano tutto per non cambiare niente”, ha concluso Paolo Giordano.