Reduce dall’esperienza al “Grande Fratello Vip”, Eleonora Giorgi è intervenuta alla trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora” in onda su Rai Radio1. L’attrice ha svelato di essere single, o meglio “felicemente autonoma” e di avere intenzione di fare un mini lifting: “Tra pochi giorni farò un piccolo reset, senza toccare nulla che abbia a che fare con la mia espressione. Ma ricolloco un pochino il collo e le guance…Voglio vivere qualche anno con leggerezza: mi guardo il viso e lo vedo ricollocato. Voglio avere altri 5 o 6 di vitalità esterna così come quella che ho internamente…Se sei abituata ad esser sempre guardata dagli uomini e poi diventi sempre trasparente”.
La Giorgi ha raccontato di aver vissuto bene il fatto di essere la sex symbol degli anni ’70 e ’80: “Per me fu uno shock, avevo avuto un solo ragazzo e di colpo sono diventata la lolita d’Italia…Una volta la Muti mi disse: ‘Eleonora, se ci avessero dato un euro per ogni ‘cosa’ che hanno fatto pensando a noi, saremmo milionarie’. Abbiamo svezzato svariate generazioni di ragazzi italiani”.
L’ex gieffina ha svelato di aver ricevuto avances da alcuni grandi politici: “Una via di mezzo tra una avances molto esplicita e un rovesciamento sul divano”. Ma anche da parte di politici del livello di un Ministro: “Forse molto di più ma il nome non lo dico nemmeno morta. Io gli dissi di no ma capiì che erano pletore quelle che non si negavano”.
L’uomo che ha più apprezzato dal punto di vista politico è Sandro Pertini: “A lui avrei dato carta bianca. Chiedeva a mio marito Angelo Rizzoli di portarmi quando andava da lui. Era un uomo elegante, di modi, d’animo, di una sobrietà straordinaria. E come mi salutava…Mi salutava da nonno, in maniera paterna. Mi abbracciava e poi un po’ scendeva con le mani, arrivava fino ai reni ma non mi toccava il sedere, sia chiaro. E diceva a mio marito: lei Rizzoli mica si innervosisce vero? Io mi divertivo da morire”.
Infine, l’attrice di “Borotalco” ha ricordato la sua relazione con Warren Beatty: “Abbiamo avuto un flirt di un anno: era bello, pazzo, diverso. Viveva a Mullholland Drive a Los Angeles, i suoi vicini erano Marlon Brando e Jack Nicholson, a cui regalai una Moka italiana: fu contentissimo”.
“Nicholson lo capivo poco perché aveva un accento forte. E ci provava sempre… – ha aggiunto – L’ultima volta che andai a Los Angeles, sei anni fa – ha proseguito la Giorgi a Un Giorno da Pecora – lo chiamai per dirgli che stavo partendo e che avrei voluto lasciargli un film che avevo girato, per farglielo vedere. Mi rispose ‘Del film non me ne frega niente, io voglio vedere te’. Mi disse ‘i just want to… Una cosa un po’ più intensa che sleep…ma io stavo arrivando all’aeroporto e ho fatto finta di niente”. Non solo Jack Nicholson. La Giorgi ha detto un sacco di no, “perché non mi sento all’altezza, inadeguata”.