Titan, il regista di Titanic: "Sentivo che poteva essere un disastro"

Titan, il regista di “Titanic”: “Ho sospettato subito che potesse essere un disastro”

Daniela Vitello

Titan, il regista di “Titanic”: “Ho sospettato subito che potesse essere un disastro”

| 23/06/2023
Titan, il regista di “Titanic”: “Ho sospettato subito che potesse essere un disastro”

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Tra le cinque vittime del Titan, il sottomarino imploso a 3.800 metri dalla superficie durante una spedizione organizzata per esplorare i fondali dell’Atlantico e vedere da vicino il relitto del Titanic, figura anche un 19enne. Sulaiman  Dawood, questo il nome del giovane di origine britannico-pachistana, è morto per assecondare il desiderio del padre, il milionario Shahzada Dawood, ossessionato dal transatlantico affondato nel 1912. Il viaggio in fondo all’oceano ricadeva nel weekend della festa del papà. “Nei giorni prima del viaggio, aveva espresso esitazione. Non era convinto. Anzi, ne era proprio terrorizzato”, ha confessato la zia di Sulaiman  Dawood alla Nbc. “Per Shazada era il coronamento di un sogno che aveva fin da bambino – ha confidato la sorella del milionario commossa – In un certo senso, per lui non avrebbe potuto esserci una fine migliore: entrare a far parte di questa leggenda”.

Il relitto del Titanic (Foto da video)

Titan, chi sono le cinque vittime

Per i parenti delle vittime è “un’amara consolazione” il fatto che il Titan sia imploso in un millisecondo senza che i passeggeri si siano probabilmente resi conto di quanto stava per accadere. Ciascuno di loro 250mila dollari. Nel disastro del Titan oltre a Shahzada Dawood e al figlio Sulaiman (proprietari di un gruppo industriale che nel 2022 ha avuto un fatturato da 1,2 miliardi di euro, ndr.) sono morti il miliardario britannico nonché  turista spaziale, Hamish Harding, l’esploratore subacqueo francese Paul-Henri Nargeole e Stockton Rush, CEO di OceanGate Expedistions, la società che ha organizzato il tour sul sommergibile Titan. La moglie di quest’ultimo discende da una coppia che morì nel naufragio del Titanic.

Il relitto del Titanic (Foto da video)

Sul Titan ha viaggiato anche il produttore de “I Simpson”

Sin dal 2018 diversi esperti dell’industria dei sommergibili avevano lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze “catastrofiche” dell’uso di uno scafo sperimentale come quello del Titan, leggero e in fibra di carbonio, che alla fine non ha retto alla pressione. Nel luglio del 2022 a bordo del sottomarino imploso provocando la morte di cinque persone viaggiò anche Mike Reiss, produttore de “I Simpson”. Prima di partire, ha svelato, “ti fanno firmare una rinuncia che descrive tutti i modi con i quali potresti morire”. “La morte viene menzionata tre volte nella prima pagina – ha continuato – salutai mia moglie con un bacio prima di andarmene pensando che avrei potuto non rivederla più. In breve, il disastro faceva parte del pacchetto”. “Immergersi verso il Titanic è stata un’esperienza emozionante, maestosa, irripetibile, ma la catastrofe era sempre vicina nella tua mente”, ha raccontato.

James Cameron (Foto da video)

Il regista di “Titanic”: “La prima cosa che mi è venuta in mente è stata un’implosione”

Sulla vicenda si è espresso anche James Cameron, regista del film “Titanic”.  “Sono colpito dalla somiglianza con il disastro del Titanic stesso, in cui il capitano è stato ripetutamente avvertito del ghiaccio davanti alla sua nave e tuttavia è entrato a tutta velocità in un campo di ghiaccio – ha dichiarato alla Bbc – Ho sospettato immediatamente che potesse essere un disastro e ho sentito nelle mie ossa quel dolore”. “Ho chiamato subito alcuni dei miei contatti nel mondo dei sommergibili – ha continuato – Nel giro di circa un’ora ho appreso ciò che era successo. Erano in discesa. Erano a 3500 metri, diretti verso il fondo a 3800 metri. Sono andate perse la comunicazione e il segnale. E questo non succede se non c’è stato un evento estremo. Infatti la prima cosa che mi è venuta in mente è stata un’implosione”.
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Il relitto del Titanic (Foto da video)

“La compagnia OceanGate era stata avvertita dei pericoli”

“Il comandante era stato avvertito dell’iceberg ma era andato avanti. Stupefacente che, come nel 1912, tanti avvertimenti siano rimasti inascoltati. Ora abbiamo un altro relitto che purtroppo si basa sugli stessi errori di non prestare attenzione agli avvertimenti. La compagnia OceanGate era stata avvertita dei pericoli”, ha aggiunto il regista facendo un paragone con il Titanic.

Pubblicato il 23/06/2023 15:15

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