Sonia Bruganelli torna sulla separazione con Paolo Bonolis in una lunga chiacchierata con Giulia Salemi nel suo podcast “Non lo faccio x moda”. L’influencer, dopo aver fatto chiarito con Elisabetta Gregoraci, con la quale aveva litigato al “Grande Fratello Vip 2020” per via di Pierpaolo Pretelli, ora fa pace anche con un’altra ex “nemica” Sonia Bruganelli. Quest’ultima all’epoca era opinionista nel reality condotto da Alfonso Signorini, mentre l’influencer era concorrente. “È vero che al GF ti stavo antipatica?”, chiede la conduttrice. “Sì, non ero spinta a conoscerti o vederti”, ammette l’ex moglie di Paolo Bonolis. Sonia Bruganelli sta vivendo un periodo di serenità, si dedica ai figli e porta ancora avanti la relazione con il ballerino palermitano Angelo Madonia. “Ora amo la mia solitudine, la mia indipendenza. Faccio la mamma”, spiega. Anche se ammette anche qualche momento di sconforto. “Qualche sera fa ho pianto, ero triste – rivela – Discussioni, roba da normale amministrazione. Quando piangi scarichi tanto altro, poi mia figlia è partita, mi manca. Tante cose”.
Del suo cambiamento che l’ha portata alla separazione dice: “Non sono la stessa ogni anno che passa. Sono cresciuta, sono cresciuti i miei figli. Mi sono resa conto che la mia leggerezza o non curanza di quello che dicevo poteva ferire i miei figli. Si cambia e ho smesso di essere incaz*ata”. “Vivo con mia figlia, e gli altri nell’appartamento attaccato – rivela -. Oggi sono serena, faccio la mamma. Da quando mi sono separata ho iniziato a fare la mamma come non avevo mai fatto”.

Sonia Bruganelli su Paolo Bonolis: “Se lo avessi conosciuto a quarant’anni, stavamo ancora insieme”
Sonia Bruganelli ripercorre la sua vita e ricorda il momento che ha preceduto la separazione definitiva dal conduttore di “Avanti un altro”: “Ho conosciuto Paolo quando ero giovanissima. Mi sono innamorata di lui, della sua testa, della sua intelligenza. Non è stato un colpo di fulmine”. All’epoca del primo incontro Sonia aveva 25 anni, Bonolis 37. “Se lo avessi conosciuto a quarant’anni, stavamo ancora insieme – aggiunge – In coppia, quando c’è qualcosa che non va, perdi di vista un po’ i figli. Ora siamo due genitori io e Paolo. Io sono molto presente, più di lui, per indole. Ora sono una mamma prima di tutto”. Poi aggiunge: “Separarsi da lui è stato difficile, ma anche necessario, ero infelice, ma lo ero anche lui, ma gli uomini sono diversi, vanno avanti per inerzia”. Della nuova relazione con Angelo Madonia dice: “I miei figli non sono gelosi della mia storia con Angelo. Davide è stato il primo che mi ha detto una cosa quando mi sono separata. Capì perché mi vedeva al telefono, mi disse ‘posso conoscerlo? Voglio sapere con chi passi il tuo tempo’. Anche per me era importante. Davide è molto complice con Angelo, se sto bene io stanno bene loro”.

“Stimo tantissimo Paolo, lo amo ancora oggi, anche se non lo amo più”
“Se Paolo Bonolis avesse un’altra storia saresti gelosa?”, chiede Giulia Salemi. “No, non gelosa – risponde – sarei curiosa, forse all’inizio le renderei la vita impossibile, ma è giusto così”. “Sapevo che lui incontrava delle amiche e speravo in un accoppiamento- aggiunge -. Mi piacerebbe avere intorno gente intelligente. Non è facile, ma è sacrosanto”. Tornando alla separazione aggiunge: “Quando la coppia non funziona, ci si dimentica dei figli”. Ma parlando dell’ex marito ha parole di rispetto e affetto: “Lo stimo tantissimo, lo amo ancora oggi, anche se non lo amo più. Fa parte della mia famiglia. Quando ci si lascia non per tradimenti, ma perché il rapporto è logorato la separazione è diversa”. Ricordando i tempi in cui i figli erano ancora piccoli rivela: “Riguardandomi indietro mi dico brava, anche perché Paolo per anni ha lavorato molto fuori facendo avanti e indietro a Milano, io ero da sola con tre bimbi piccoli e Silvia con le sue problematiche”. La malattia di Silvia, la figlia maggiore, è ancora motivo di grande dolore.

“Il mio rimpianto più grande? Non aver vissuto con serenità le tre gravidanze”
Sonia Bruganelli ricorda la nascita della prima figlia, arrivata dopo un aborto. “Io non so cosa sarei stata se Silvia avesse avuto questa cardiopatia che l’ha portata poi ad avere dei problemi anche motori- ammette -. Della malattia di Silvia abbiamo saputo all’ottavo mese di gravidanza”. Dopo poco tempo dalla nascita di Silvia, è arrivato il secondo figlio. “Quando poi è nato Davide – racconta ancora Sonia Bruganelli – subito dopo, io pensavo che alleggerisse tutti, alleggerisse me e invece così non è stato. In me è nato questo senso di colpa che oggi dico essere infondato, ma dopo anni e anni di analisi, perché lui era sano e Silvia no e mi sentivo in colpa. Vedevo che lui faceva cose e io volevo aiutare Silvia a farle altrettanto e questo mi ha portato a distaccarmi da lui”. “Il mio rimpianto più grande? Non aver vissuto con serenità le tre gravidanze. Mi sono dovuta anestetizzare. Entrare in terapia intensiva, vedere certe cose, muori dentro. Devi diventare fredda”, conclude.