Cinquecento euro: a tanto ammonta la paghetta mensile che Flavio Briatore corrisponde al figlio Nathan Falco nato 15 anni fa dal suo matrimonio con Elisabetta Gregoraci. E’ una delle tante confessioni che l’imprenditore cuneese fa alla giornalista Elvira Serra che l’ha intervistato per il “Corriere della Sera”. Si comincia dall’infanzia. “Vivevo in un paese piccolissimo, Montaldo di Mondovì, e avevo l’impressione di essere stato un po’ sfortunato a nascere lì: non c’era niente, solo neve a catinelle”. I suoi genitori erano entrambi insegnanti. “E io sono stato un loro alunno – confida – Prima, seconda e terza elementare le ho fatte con mia madre, ed è andato tutto bene. Quarta e quinta con mio padre, e l’ultimo anno mi bocciò. Credo che lo abbia fatto per dare il buon esempio. Facevo parte del gruppo dei discoli: arrivavamo tardi in classe, giocavamo quando non dovevamo, urlavamo, non ci presentavamo al catechismo. Cose così”. “Mia madre purtroppo è mancata quando avevo 43 anni – rivela – Penso che il regalo più grande per loro sia stata la mia indipendenza, raggiunta subito dopo il diploma da geometra: tra l’altro avevo recuperato la bocciatura di mio padre, facendo due anni in uno”.
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” In Italia non ho un conto corrente dagli anni 80, non vivo a Monte Carlo per non pagare le tasse”
Flavio Briatore vive da 15 anni a Monte Carlo. Secondo i maligni, l’imprenditore avrebbe scelto il Principato di Monaco per pagare meno tasse. Una tesi che smentisce categoricamente: “Mah, io sono iscritto all’Aire da 45 anni. Per 15 ho vissuto stabilmente a New York, lavorando per Benetton, poi quando è iniziata la mia avventura in Formula 1 mi sono trasferito in Inghilterra e sono rimasto lì per altri 20. In Italia non ho un conto corrente dagli anni 80. Tra i motivi per cui l’ho scelta c’è anche quello fiscale. Ma non vivo qui per non pagare le tasse, io qui ho creato business e per creare business scegli i Paesi che ti danno maggior protezione fiscale. Infatti siamo a Dubai, a Riad, in Spagna. E abbiamo investito anche in Italia. Mi sembra però la stessa storia di Sinner: anziché gioire di questo incredibile tennista italiano, c’è chi parla solo della sua residenza, dove peraltro vive davvero e si allena”.
“L’Italia non mi ha mai aiutato – tiene a precisare Flavio Briatore – veda il caso di Force Blue, e non si merita che ci viva. Siamo un Paese di Gattopardi: vogliamo che cambi tutto perché rimanga tutto uguale”. Il manager di Formula 1 spiega perché, quando si è ammalato, è venuto a curarsi in Italia: “Perché abbiamo i medici più bravi del mondo. E comunque ho pagato tutto”.

Flavio Briatore in freddo con Daniela Santanchè?
“A Monaco ero partito con Cipriani e adesso abbiamo locali che danno lavoro a quasi 200 persone – spiega Flavio Briatore – (…) In Sardegna, per dire, il Billionaire ha dato lavoro a tante persone, è diventato un marchio conosciuto in tutto il mondo che ha creato un indotto positivo: per la Sardegna era come il Vaticano per Roma, non potevi non andarci”. Di recente, l’imprenditore ha ceduto lo storico locale di Porto Cervo e il Gruppo Twiga a Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica. “Intanto ho venduto i muri e non il marchio – puntualizza – che resta mio e continua a esserci a Sankt Moritz e a Dubai. In generale, però, penso che il mio grande amore per la Sardegna non sia stato corrisposto. Colpa dei radical chic e dei politici, perché con i sardi ho sempre avuto ottimi rapporti (…) Il problema sono quelli che vogliono che la Sardegna rimanga così com’è: possibile che ci siano pochissimi collegamenti con la penisola? È più facile andare a Dubai che a Olbia”.
Quindi Flavio Briatore spiega perché ha scelto Leonardo Maria Del Vecchio: “Il suo gruppo è molto forte finanziariamente, e mi garantiva l’occupazione di tutti i ragazzi che già avevamo. Va detto che ho deciso di vendere in concomitanza con il mio rientro in Formula 1”. Elvira Serra lo incalza sul legame con Daniela Santanchè, sua ex socia al Twiga, chiedendogli se abbiano litigato. “Litigare è una parola grossa – replica – diciamo che non ho più il rapporto di 10 anni fa”. Flavio Briatore confida di non aver mai fatto visita a Michael Schumacher dopo l’incidente sulla pista da sci che ha stravolto la sua vita per sempre. “Se chiudo gli occhi lo rivedo sorridente dopo una vittoria, e preferisco ricordarlo così piuttosto che disteso su un letto – confessa – Con Corinna (la moglie dell’ex campione di Formula 1, ndr) però ci sentiamo spesso”.

“L’amore più grande della mia vita? Elisabetta Gregoraci. Nostro figlio parla 4 lingue”
La conversazione si sposta sulla sua ex moglie Elisabetta Gregoraci. “Lei è la madre di Falco, la cosa più importante che ho – afferma Flavio Briatore – Siamo stati bravi a mettere lui al primo posto, quando ci siamo lasciati: non saremo più una coppia, ma non smetteremo di essere i suoi genitori e di esserci l’uno per l’altra”. L’imprenditore non esita a definirla l’amore più grande della sua vita. “Ma ho avuto altre relazioni importanti. Una con Heidi Klum, dalla quale ho avuto una figlia, Leni, che vedo spesso: lei e Falco si vogliono bene – svela – Naomi Campbell? Una relazione molto chiacchierata. Ci vogliamo bene e siamo sempre in contatto”.
Nathan Falco non vive più a Monte Carlo ma studia in Svizzera, alla Boarding School. “Questo lo renderà più preparato di me ad affrontare il futuro – spiega il padre – È molto difficile non viziarlo. L’importante è che a scuola vada bene. Parla 4 lingue, lo tengo al corrente di quello che succede nelle mie aziende, e a lui piace molto. La Formula 1 no. A lui piace quello che è collegato al Food and Beverage. In uno qualunque dei nostri ristoranti conosce il nome di tutti i ragazzi. Anche in Kenya è così. Gli auguro di avere la salute e di essere felice. Come imprenditore gli auguro di creare tanti posti di lavoro, perché il vero fallimento è dover licenziare. Ma se si rendesse conto di non volere troppa pressione addosso e di desiderare una vita normale, vorrei solo che trovasse il modo di essere felice. Non è obbligato a fare quello che faccio io”.
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“Dieci anni fa ho fatto un intervento per eliminare il doppio mento”
Flavio Briatore ammette poi di temere il tempo che passa: “Credo che faccia paura a tutti. Vorrei esserci il più a lungo possibile per fare ancora da scuola guida a Falco. Il dramma del tempo che passa è che noi non ce ne accorgiamo, ma ce ne rendiamo conto quando vediamo gli altri, che non invecchiano bene. Non ho fatto il lifting, magari lo farò tra un paio d’anni. Ma non mi vergogno di dire che dieci anni fa ho fatto un intervento per eliminare il doppio mento”. “A chi sono più grato? A Luciano Benetton – conclude – Lo considero un po’ la mia famiglia. Senza di lui non dico che sarei rimasto nel paesello, ma di sicuro avrei fatto altro. Devo dire grazie anche a Stefano Domenicali, che mi ha permesso di ritornare in Formula 1: è un manager straordinario che sento tutti i giorni, da lui ho sempre da imparare e spero di restituire qualcosa anche io”.