Rocco Siffredi, nuove accuse di violenze e abusi ai suoi provini

Rocco Siffredi, nuove accuse di violenze a “Le Iene”: “Mi ha manipolata e poi stuprata”

Germana Bevilacqua

Rocco Siffredi, nuove accuse di violenze a “Le Iene”: “Mi ha manipolata e poi stuprata”

| 28/05/2025
Rocco Siffredi, nuove accuse di violenze a “Le Iene”: “Mi ha manipolata e poi stuprata”

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Nuove accuse di violenze nei confronti di Rocco Siffredi. Nonostante le polemiche, l’inchiesta de “Le Iene “ non si ferma. Il programma di Italia 1 continua a raccogliere testimonianze di donne che sostengono di essere state stuprate del regista e pornoattore. Questa volta a parlare è una ragazza di nome Diana che ha lavorato con il re del porno quando era molto giovane. Anche lei, come molte ragazze prima di lei, dice di aver subito violenze psicologiche e fisiche. Secondo i loro racconti, il pornodivo avrebbe costretto le ragazze a subire pratiche sessuali senza il loro consenso. La donna che parla senza essere inquadrata ha abbandonato il mondo dell’hard e ha cambiato vita ma desidera aiutare quelle giovani che potrebbero essere ancora vittime di questi metodi, poco professionali. Diana riconosce la stanza in cui sono avvenuti i provini che le mostra l’inviata Roberta Rei e dice: “Mi sembra che sia uno schema invitare le ragazze lì solo per un provino, è quello che è successo la prima volta a me. Sono russa, quando sono arrivata in Ungheria non parlavo inglese, ero giovane, sprovveduta nei miei vent’anni. Non avevo alcuna idea di chi fosse, non guardavo neppure porno all’epoca”.
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Diana (Foto video)

Rocco Siffredi, nuove accuse di violenze: “Lui prende ragazze che non parlano inglese né italiano”

Tra gli accusatori di Rocco Siffredi c’è il producer Tommie McDonald che spiega il meccanismo di reclutamento delle ragazze nel mondo del cinema per adulti. Parlando di Rocco Siffredi dice: “Lui prende ragazze che non parlano inglese, non parlano italiano e non ha un interprete sul posto. Le performer sono prevalentemente russe o ucraine e nei loro paesi non hanno un permesso di lavoro, arrivano tramite tratta o portate dai ‘papponi’. Arrivano in Europa, vengono messe in quelle che si chiamano model house perché non hanno soldi e l’agente fornisce pasti, pulizia e l’alloggio gratuito”. Secondo il racconto di Diana, il provino con il regista sarebbe stato un incubo: “Ho provato a fermarlo, mi sentivo come se stessi per svenire”. Poi spiega che lei insieme ad altre ragazze venivano alloggiate in queste model house con vitto e alloggio garantiti. Gli agenti procuravano loro i provini per lavorare con Rocco Siffredi.  

“Stavamo in questa casa per modelle – ricorda – e c’era un suo poster. Sono stata spinta al porno perché sono finita in una setta. Ho subito un lavaggio del cervello. Le ragazze russe o ucraine che scappano dal loro Paese sono costrette a farlo per soldi. È stata la mia agente a mandarmi da Rocco, un giorno mi disse: ‘Sei stata così fortunata, lui ha scelto te’. È stato stupido da parte mia andarci, ma ero sprovveduta”.

Roberta Rei e Diana (Foto video)

“Ci ho provato davvero a fermarlo, ma è così forte…e io ero così giovane e così magra”

Il racconto della donna continua e spiega nei dettagli come si sarebbe svolto il provino con Rocco Siffredi: “Si è comportato molto dolcemente, ha cercato di sedurmi, ma io ero spaventata, ti veniva incontro quest’uomo altissimo, grosso e io ero sola in questo posto strano (…) Ha iniziato a manipolarmi a dirmi ‘dai, ce la puoi fare, non ti faccio male’. C’era questa idea che non potevi dire no perché se ti aveva scelta eri super fortunata e privilegiata, ero spaventata a dirgli no”. “Gli dicevo non sono pronta, sembrava una persona carina e mi sono fidata- ammette ancora la donna –  Ciò che è successo dopo è stata una delle cose più traumatiche che ho vissuto sessualmente. Lui mi ha violentato, io gridavo di dolore, piangevo. Ci ho provato davvero a fermarlo, ma è così forte…e io ero così giovane e così magra, una ragazza di 21 anni, ho provato a trattenerlo con le mani. Mi sentivo come se stessi per svenire, come se mi fossi dissociata dal mio corpo”.

Roberta Rei e Rocco Siffredi (Foto video)

Rocco Siffredi: “Non sono un perverso stupratore, io vado col feeling delle ragazze”

Diana spiega che dopo il provino è rimasta sotto shock per molto tempo senza avere il coraggio di lasciare la sua casa di produzione: “Provavo a dirmi che ce l’avrei fatta, che non era niente di grave.  Mi sono sentita profondamente e tremendamente violentata. Mi incolpavo per quello che stava succedendo, perché pensavo di aver dato il consenso, ma all’epoca non capivo che non era così. Ci sono voluti anni di terapia per arrivare a questo punto. Hai solo due strane continuare o lasciare e non lasci perché poi non riesci più a trovare un lavoro normale. Ho fatto altre scene con lui nonostante lo odiassi. Oggi che ho una relazione felice e sana, penso che ho combinato al mio corpo, alla mia vita, alla mia salute mentale, è stato così violento e abusante”. Rocco Siffredi si è sempre difeso da queste accuse sostenendo che sia in atto una sorta di complotto internazionale nei suoi confronti. Ecco come ha replicato ad alcuni di questi video sono state queste: “Rocco Siffredi, il grande nome, ha stuprato per anni e adesso ce ne siamo accorti, con tutte queste ragazze. Il consenso nel porno c’è sempre. So che ultimamente ci sono un po’ di ragazze che si sono messe tutte insieme, io ti parlo delle italiane”.

“Se io inizio a fare sesso e vedo che quello che faccio non le piace, non è che sto lì, insisto, non è che sono un perverso stupratore, io vado col feeling delle ragazze. Forse qualche scena di casting ho sbagliato, sono stato leggero, ma non ho mai violentato una ragazza”, ha aggiunto. L’inviata de “Le Iene” ha spiegato che l’attore e regista ha dichiarato di essere in grado di provare la sua versione dei fatti.

Pubblicato il 28/05/2025 15:50

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