Per uscire dall’imbarazzo del regalo di nozze sono sempre esistite le cosiddette “liste nozze”, almeno fino agli anni ’90. Negozi spesso di arredamento o comunque di accessori per la casa, che gli sposi sceglievano di loro gusto, dove poi gli invitati andavano ad acquistare i doni. Un metodo efficace, anzi infallibile, per azzeccare il dono e impiegare poco tempo nella scelta. Ma i tempi cambiano e molte coppie oggi si sposano dopo un periodo di convivenza quando la casa è già acquistata e arredata. Pertanto le “liste nozze” sono andate in pensione. Al loro posto ha preso piede il cosiddetto “regalo in busta” o per meglio dire una cifra in denaro che gli sposi poi utilizzano come meglio credono.
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Sulla scelta dell’Iban sulle partecipazioni ci sono parerei contrastanti
L’evoluzione del regalo in busta è l’Iban stampato sugli inviti di matrimonio. Una trovata pensata per evitare la consuetudine, poco carina, di dover tirare fuori la busta davanti ad altri invitati. Ma sulla scelta dell’Iban sulle partecipazioni ci sono parerei contrastanti. C’è chi lo trova comodo e sbrigativo e chi pensa che sia poco carino mostrare palesemente di volere in regalo del denaro, di fatto impedendo all’invitato di scegliere cosa regalare. Molti la scambiano per una specie di “tassa” da pagare per poter partecipare alle nozze e molto spesso urta la suscettibilità degli invitati più sensibili. Per molti quindi l’Iban indicato sulle partecipazioni viene considerato come una pretesa a ricevere un dono e identifica anche il tipo di dono obbligando a decidere una cifra.
C’è chi crea un sito appositamente per le nozze e inserisce l’Iban
Gli invitati si ritrovano così a pensare al banchetto, al numero delle persone invitate per ogni singola famiglia e a ipotizzare una cifra congrua da bonificare, che copra il prezzo pro capite del rinfresco nuziale. È pure vero che i tempi cambiano e ci si deve adattare. A voler fare da sé si potrebbe risultare fuori luogo o anacronistici, regalando magari un oggetto non gradito agli sposi. Una buona soluzione per uscire dall’imbarazzo potrebbe essere quella di informare del conto bancario solo le persone più vicine o che lo chiedono esplicitamente agli sposi. C’è chi invece crea un sito appositamente per le nozze, per offrire informazioni e dettagli agli invitati, come ad esempio la mappa della location del ricevimento, per confermare la presenza o eventuali intolleranze alimentari per il menu. L’Iban, in questo caso, potrebbe inserito sul sito, così da sembrare più discreto.