Il caso di Gianluca Fanelli, il radiologo interventista che ha operato la sua gatta in fin di vita nell’ospedale presso cui lavora da 18 anni, continua a tenere banco. Athena, questo il nome della micia, era precipitata dal sesto piano del palazzo in cui vive con la sua famiglia. Drammatiche le condizioni in cui l’uomo ha trovato la gatta dopo il tragico volo. Il responso del veterinario lasciava poche speranze: “Fratture posteriori, distacco di almeno uno dei due polmoni con un sospetto pneumotorace e possibili lesioni degli organi interni”.
Gianluca Fanelli non ci ha pensato due volte e, dopo il responso del veterinario, si è recato in fretta e furia all’ospedale regionale Umberto Parini di Aosta. Prima ha sottoposto Athena ad una Tac mentre i macchinari non erano in funzione. Poi, valutata la gravità delle condizioni del pneumotorace, il medico “ha eseguito in sala di Angiografia un drenaggio, permettendole così di respirare e di riprendersi gradualmente”. Gianluca Fanelli è ora sotto indagine interna dell’Usl che ha anche segnalato il caso alla procura della Repubblica. Il procuratore di Aosta facente funzioni, Luca Ceccanti, ha aperto un fascicolo.
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Opera gatta in ospedale, è il marito della senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti
Gianluca Fanelli, marito della senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti, ha indirizzato una lettera alla direzione sanitaria in cui si dice disposto a risarcire anche l’eventuale danno economico provocato. “Uno dei miei cinque gatti, tutti, nel tempo, trovati per strada e salvati da condizioni estreme, è caduto dal tetto del condominio dove abito, a cui era acceduto dal terrazzo della mansarda, precipitando per sette piani e finendo sulla soletta di copertura del negozio del primo piano, con un volo complessivo, dunque, di ben sei piani – ha scritto – Precipitandomi a cercarla, l’ho trovata in condizioni estreme ma ancora viva. Non si muoveva e respirava a malapena. Portata dal veterinario (…) era tra la vita e la morte”.
“Di professione faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un tempestivo intervento – ha detto Gianluca Fanelli – In un momento in cui le tre tac non erano in orario di servizio, dopo le 20:00 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla. Sono quindi andato a prendere la gatta, le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare”.

Il radiologo: “Se la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare”
Gianluca Fanelli non si pente, anzi rifarebbe tutto. “Essere medico significa svolgere una missione, quella di dedicarsi completamente al servizio della vita – ha spiegato – La forza propulsiva che spinge a fare questo è proprio la vita che scorre negli occhi di chi si affida alle tue cure e la speranza che leggi in quegli occhi che ti chiedono di fare di tutto ciò che puoi per aiutare. E questa vita scorre in ogni essere vivente. Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, visto che faccio proprio il medico radiologo interventista che dunque è abituato a prendere decisioni immediate per salvare vite e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare, anche per i miei figli che la adorano. Mi dispiace se tutto questo abbia comportato una violazione delle regole e mi dichiaro sin d’ora disponibile, laddove tale mia condotta avesse causato un danno economico di qualsiasi genere all’azienda, a farmi personalmente carico della sua integrale rifusione”.
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La senatrice valdostana: “Io so solo che mio marito ha salvato una vita”
Nicoletta Spelgatti, moglie di Gianluca Fanelli nonché presidente della Valle d’Aosta, ha appoggiato la scelta de consorte. “Io so solo che mio marito ha salvato una vita, non ha portato via nulla a nessuno, perché in quel momento le tac erano ferme – ha dichiarato all’agenzia di stampa LaPresse – Nella vita bisogna sempre solo fare le cose giuste, indipendentemente da quelle che possono poi essere le conseguenze”. “Ѐ doveroso venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità della Valle d’Aosta, Carlo Marzi – L’azienda Usl ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, sarà un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure”.