Francesco Paolo Palma, 69 anni, medico del pronto soccorso dell’ospedale Tatarella di Cerignola, è stato ripreso mentre dormiva durante il suo turno di lavoro. Nel video finito su tutti i giornali, il dottore è addormentato alla scrivania mentre i pazienti attorno a lui aspettano in barella. Alice Martinelli de “Le Iene” lo ha incontrato. Ai microfoni del programma di Italia 1, il medico si giustifica dicendo di essere al centro di un intrigo ordito probabilmente da colleghi e infermieri. Il dottore è convinto di essere stato avvelenato. Francesco Paolo Palma ha 30 anni d’esperienza nella medicina d’urgenza. “Ho sempre fatto il mio lavoro in Guardia Medica, con il 118”, racconta. Il medico è anche appassionato di storia: “Di notte mi capita di vedere i filmati della prima e della seconda guerra mondiale. Li so a memoria”. “Che il dottore non dorma abbastanza?”, si chiede Alice Martinelli. Il medico racconta di aver fatto 504 ore al pronto soccorso lo scorso gennaio. Una media di 17 ore al giorno, sette giorni su sette. “Per ragioni di servizio ho fatto anche 72 ore di fila perché non c’erano medici”, svela Francesco Paolo Palma.
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Medico dorme al pronto soccorso, i pazienti lo filmano
Francesco Paolo Palma torna indietro con la memoria al giorno del fattaccio: “Venivo dalla notte nel Punto di primo intervento, sono andato a casa giusto per riposare un pochino (aveva 6 ore libere prima del nuovo turno di 18 ore, ndr) ma non ci sono riuscito perché mi dovevo preparare, mettere un po’ in ordine”. Durante il suo turno di lavoro, il medico si è addormentato e i pazienti lo hanno filmato. Ma il dottore è convinto che non sia colpa della stanchezza. “Avvelenamento doloso – è la sua teoria – La platea di possibili autori è vasta. Forse l’idea gliel’ho data pure io. Siccome ho fatto lezione di storia a quella massa di ignoranti che sono gli infermieri, c’è un’ignoranza media paurosa, la sera parlando del ‘500 francese, di Caterina De’ Medici che aveva l’alchimista privato che somministrava cianuro in dosi subliminali, a qualcuno è venuta l’idea di usare l’avvelenamento lento”. “I sospetti – interviene la moglie – si fondano su un certo **** che apertamente ha detto: ‘Troverò il modo per farti sospendere da lavoro’. Perché è geloso, si è fissato con mio marito. Lo vuole o morto o sospeso da lavoro. È un collega”.

“Le mie urine erano piene di benzodiazepine. Sarebbe il Valium e io non l’ho mai preso”
La donna svela che ci sarebbero dei precedenti: “La prima volta è stato trovato intossicato, non si svegliava. Parliamo di ottobre 2023”. “Stavo facendo la notte a Torremaggiore – racconta Francesco Paolo Palma – La mattina alle 6 l’infermiera mi ha trovato privo di sensi sulla scrivania, profondamente addormentato. Mi sono svegliato un paio di giorni dopo in neurologia. Mi hanno fatto la TAC, l’elettroencefalogramma, tutto. Diagnosi di dimissioni: stress da lavoro”. Sei mesi dopo, in un altro ospedale, succede la stessa cosa. “Staccavo dalla notte nel pronto soccorso di San Severo – ricorda il medico – sono crollato. Hanno telefonato a mia moglie, è venuta e mi ha trovato sulla barella in una stanza in cui ci stanno i farmaci, come un cane. Non gli ho dato peso. Ho pensato: ‘E’ capitato un altro stress da lavoro’. E lei ha imposto gli esami delle urine, erano piene di benzodiazepine. Cosa sono? Sarebbe il Valium e io non l’ho mai preso”.
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“Può capitare qualche momento di relax. Pure chiudendo gli occhi si è coscienti. Io sento le voci”
L’ultimo episodio sarebbe avvenuto il primo maggio. Francesco Paolo Palma svela di non aver fatto le analisi: “Pensavo fosse la stanchezza perché ero stato tutta la notte sveglio. Può capitare a tutti qualche momento di relax. Pure chiudendo gli occhi si è coscienti. Io sento le voci. Non sono collassato”. Alice Martinelli raccoglie una testimonianza: “Questo lo fa tutti i giorni, questa è la verità. In più occasioni in cui ha lavorato qua sono successi episodi di questo tipo”. “Le benzodiazepine me le somministrano attraverso i cibi e le bevande che metto nel cibo dell’ospedale – insiste il medico – In mezzo litro di tè è difficile sentire il sapore di benzodiazepine”. “La Benzodiazepine ha un sapore che voi non vi potete immaginare – dice la dottoressa interpellata da Alice Martinelli – È una persona che fa tante, troppe ore di seguito. Diciamoci la verità, io quando faccio 18 ore sono distrutta”. La Asl ha sospeso Francesco Paolo Palma dal servizio.