Marta Donà, ex manager dei Maneskin: ecco il motivo della rottura

Marta Donà, ex manager dei Maneskin: “Ci si lascia tra marito e moglie e anche con gli artisti”

Germana Bevilacqua

Marta Donà, ex manager dei Maneskin: “Ci si lascia tra marito e moglie e anche con gli artisti”

| 23/08/2023
Marta Donà, ex manager dei Maneskin: “Ci si lascia tra marito e moglie e anche con gli artisti”

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Marta Donà è un nome molto noto nel mondo della discografia italiana. Manager di artisti quali Marco Mengoni, Francesca Michielin e Alessandro Cattelan, lo è stata per anni anche dei Maneskin proprio nell’anno in cui vinsero Sanremo e l’Eurovision. Dopo i successi ottenuti, però, la band scelse di proseguire per un’altra strada. La Donà nel 2016 ha creato una sua società, Latarma, fatta quasi esclusivamente di donne e dopo l’attività di management ha deciso di gettarsi con convinzione in un’etichetta musicale. In un’intervista a “La Repubblica” spiega il perché di questo nome: “Perché è l’anagramma di ‘la Marta’. Era una gag di Fiorello: quando lavoravo in Sony e portavo gli ospiti al suo programma, lui scherzava sul mio nome. Così l’ho tenuto come nickname su Twitter e poi l’ho scelto per la società che ho aperto nel 2016”. Marta Donà ha festeggiato i suoi primi 40 anni a luglio sul palco di San Siro, dietro le quinte del concerto di Marco Mengoni che è l’artista che segue da più tempo, cioè dal 2011 e che in qualche modo l’ha convinta ad intraprendere questa carriera.

Marta Donà con Marco Mengoni e Francesca Michielin (Foto Instagram)

“Marco Mengoni mi chiese di licenziarmi e diventare la sua manager”

E’ stato proprio Marco Mengoni a chiederle di diventare la sua manager. Come andò? “Quando mi chiese ‘Marta, ti licenzi e mi fai da manager?’, la prima risposta fu: ‘No, non sono in grado’. Quindi gli feci incontrare dei veri manager. Ma lui tornò da me e disse: ‘In effetti sono tutti più bravi di te, però penso tu sia la persona giusta perché mi fido di te e perché dove non arrivi tu arrivo io. Alle brutte, tu torni in azienda e io mi iscrivo all’università’”. Nell’azienda di Marta Donà lavorano soltanto donne: in tutto 14. Dopo una montagna di fotocopie da stagista e una parentesi in Spagna, è in una agenzia di comunicazione, la N&M Management, da lì è passata a Sony come ufficio stampa, finché Marco Mengoni non le ha fatto la proposta. Poi è arrivato anche Alessandro Cattelan. “Un azzardo – spiega – soprattutto perché ai tempi non sapevo nulla di televisione! Era appena scomparso Franchino Tuzio, il suo storico agente, un manager fortissimo. Ale ha fatto la pazzia di propormi di costruire qualcosa insieme. Anche con lui, per me, è stata una super sfida. Ho cominciato a studiare, a prepararmi. Con Antonio Dikele Distefano, poi, che aveva già scritto una serie tv per Netflix, è stato un altro salto. Mi piace imparare”.

Marta Donà (Foto Instagram)

“Per me zio Adriano Celentano, era come zio Franco, assolutamente normale”

Marta Donà ammette che all’inizio non è stato facile: “All’inizio ho chiesto aiuto all’avvocato di Marco Mengoni. Sono andata a casa sua: ricordo ancora il divano, la moglie, le figlie, e io con tutti quei contratti davanti che gli chiedevo perché qui è così, perché lì c’è quella clausola? Se i primi tempi qualcuno mi ha sottovalutata, adesso ho la fama di essere una gran rompiscatole. Spero di essere diventata autorevole senza essere autoritaria”. La manager è nipote d’arte, sua zia è Claudia Mori. “Credo che questa parentela mi abbia agevolata soltanto per fare i primi tre mesi di stage a Milano dopo la triennale in Scienze della comunicazione, editoria e giornalismo presa a Verona – racconta – Per me zio Adriano Celentano, era come zio Franco, assolutamente normale. Certo, quando andavamo con i miei fratelli a casa sua e stavamo lì per l’estate, con la nonna, il salotto era abbastanza grande per contenere il divano dove giocavamo o facevamo i compiti e più in là il computer con il microfono. Maturando, vedendo le persone che gli chiedevano le foto, ho realizzato chi fosse”.
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Marta Donà con i Maneskin (Foto Instagram)

“Con i Maneskin abbiamo condiviso 4-5 anni bellissimi, era impensabile ottenere di più”

Marta Donà racconta: “A scuola rivendevo i dischi di zio Adriano con l’autografo che facevo io! Capitava che mio zio incidesse con noi in casa, penso a ‘Io non so parlar d’amore’, ‘Acqua e sale’, che è un pezzo con Mina. Se devo scegliere un incontro, mi viene in mente il suo abbraccio con Gaber per un programma in tv. Soltanto dopo ho capito quanto fosse significativo per loro”. La manager ha seguito i Maneskin per più di quattro anni: “Da prima di X Factor fino all’Eurovision del 2021. Erano tutti minorenni tranne Damiano, avevo una chat con i genitori, una con loro e i genitori insieme, e una con loro quattro da soli. Abbiamo condiviso 4-5 anni bellissimi, era impensabile ottenere più di quello che abbiamo ottenuto. Sono molto felice di quello che stanno facendo”. Come è nata la collaborazione? “Li avevo visti un po’ prima che loro entrassero a X Factor, in una sala prove. Fin da lì avevano le idee molto chiare sui brani che volevano cantare e performare. Devo dire che hanno avuto la grossa fortuna di avere un coach come Manuel Agnelli, che non li ha snaturati. Penso solo all’esibizione di Damiano sul palo in mutande e tacchi a spillo per Kiss This”. E sui motivi della rottura spiega: “Ci si lascia tra marito e moglie e ci si può lasciare anche con gli artisti, uno lo mette in preventivo”

Marta Donà con il compagno Jacopo e il figlio Orlando (Foto Instagram)

“Mio figlio Orlando viene a tutti concerti con me ma mette le cuffie”

Marta Donà nel 2020 è diventata mamma di Orlando: “Quando l’ho scoperto è stato uno choc, però bello. Ho avuto la fortuna di lavorare fino all’ultimo giorno, era il 31 marzo del 2020, in una Milano da film tipo The day after tomorrow. Quel giorno è andato in onda un progetto a cui avevo appena finito di lavorare: una maratona musicale di 6 ore trasmessa su Rai 1 per beneficenza. Orlando viene ovunque, ma ai concerti indossa le cuffie. Devo ammettere che mi aiutano molto i miei suoceri e poi il mio compagno, Jacopo”.

Marta Donà e Angelina Mango (Foto Instagram)

Il colpaccio Angelina Mango

Da neanche un anno, Marta Donà vanta nella sua scuderia anche Angelina Mango. Un altro colpaccio per la manager che ha accompagnato la 22enne di Maratea sino alla vittoria al 74esimo Festival di Sanremo. La figlia del compianto Pino Mango, alla sua prima partecipazione alla kermesse, si è imposta con il brano “La noia” piazzandosi davanti al rapper napoletano Geolier.

Pubblicato il 23/08/2023 18:05

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