Marina La Rosa ad Alicudi, una capretta le sfila il costume

Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi, una capretta le sfila il costume

Daniela Vitello

Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi, una capretta le sfila il costume

| 08/04/2024
Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi, una capretta le sfila il costume

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Marina La Rosa risponde al sindaco di Lipari Riccardo Gullo che ha pensato bene di ridurre il numero di capre selvatiche sull’isola di Alicudi (600 a fronte di 100 abitanti, ndr.) regalandole fino a un numero di cinquanta alla volta agli allevatori. Una decisione definita “inaccettabile” dagli animalisti. “E’ una follia – si legge in una nota dell’Aidaa – anziché provvedere a sterilizzare le capre e a chiederne il riconoscimento come animale autoctono da proteggere all’Unione Europea, il primo cittadino regala le capre agli allevatori e lo chiama pure provvedimanto soft”. Ed ancora: “Noi non possiamo accettare questo esodo di massa delle capre dall’isola con il rischio che anche altre isole seguano questa folle decisione. Eradicare senza alcun motivo le capre dal loro territorio è a nostro avviso un reato di maltrattamento di animale”.

Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi (Foto Instagram)

La “gatta morta” del “Grande Fratello difende le capre di Alicudi

A scendere in campo in difesa delle capre è Marina La Rosa, la “gatta morta” della prima storica edizione del “Grande Fratello”. Originaria di Messina, l’ex gieffina è un habitué di Alicudi, l’isola più piccola e selvaggia delle Eolie che ha scelto come suo buen retiro. Nelle scorse ore, la 47enne ha condiviso tra le Instagram Stories un video che la ritrae in spiaggia, ad Alicudi, mentre accarezza una capra. Quest’ultima, ad un certo punto, cerca di sfilarle gli slip. “No, il costume no. Lascialo. Dai, fai la brava”, dice l’ex concorrente del “Grande Fratello”. Mentre lei gesticola per far desistere la capra, la camera del cellulare la inquadra in topless.

Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi (Foto Instagram)

L’ex gieffina scrive una lettera al sindaco di Lipari

Marina La Rosa ha poi scritto una lettera al sindaco di Lipari pubblicata da “Dagospia”. “Alicudi. La più selvaggia rispetto alle altre sue sei sorelle – ha esordito – Qui non ci sono strade, le distanze si misurano in scalini e si, è un po’ faticosa, ma come tutte le cose meravigliose devi guadagnartele. L’isola non accetta tutti, accoglie solo chi la capisce. E, anni fa, ha accolto anche me. Mi ricordo ancora quel preciso istante, era la prima volta che andavo ad Alicudi, in quel momento ero seduta sul muretto del bar, parlavo con E. e ho sentito dentro di me, così forte e chiaro, un richiamo verso quella che era una natura autentica e selvaggia e per lo più ancora incontaminata.

Le circa 35 persone che popolano l’isola durante l’inverno convivono da sempre con le difficoltà del territorio ma anche con cani, gatti, serpenti, conigli e capre. Sì, le capre.  Alicudi, un tempo Ericusa, viene ‘venduta’ dalle agenzie turistiche (soprattutto dal portale Visit Sicily, gestito dall’Assessorato del Turismo della Regione Siciliana) come un luogo da scegliere per chi voglia stare realmente a contatto con la natura, tuttavia mi sembra non stia venendo affatto rispettata quella stessa natura che ne caratterizza il territorio”.
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Marina La Rosa in spiaggia ad Alicudi (Foto Instagram)

“Basterebbe un intervento intelligente per gestire il sovraffollamento”

“È assurdo infatti pensare che le capre selvatiche, che ormai da anni abitano quel territorio, debbano essere STRAPPATE via da lì, dal loro habitat naturale, per essere regalate ad allevatori che le sfrutteranno fino a quando sarà possibile per poi, chiaramente, macellarle. Inaccettabile – ha sentenziato l’ex gieffina – Perché si è arrivati a questo punto?  Al punto di pensare, in modo totalmente opposto a ciò che vorrebbe la natura, di catturare questi poveri animali liberi e condannarli alla prigione e poi alla morte, quando invece spesso si lotta per l’esatto contrario, liberare gli animali (da allevamenti intensivi o dai circhi) per ridare loro la libertà! Basterebbe un intervento intelligente per gestire il sovraffollamento, un controllo delle nascite (quindi sterilizzare le capre) e soprattutto creare in montagna un canale naturale in cui l’acqua piovana (o artificiale) possa dare al terreno la possibilità di rifiorire”.

Marina La Rosa (Foto Instagram)

“Sarebbe davvero un suo fallimento sia come sindaco sia come essere umano”

“Il cambiamento climatico, è questo il vero problema: la mancanza d’acqua non fa crescere l’erba necessaria e le capre vagano per l’isola in cerca di cibo – ha concluso Marina La Rosa – Ma l’intervento intelligente ha un costo e il sindaco delle Eolie lo sa bene. Allora, caro Riccardo Gullo, perché i soldi per gli investimenti nelle altre isole si trovano spesso mentre, per Alicudi, si pensa a regalare le capre piuttosto che salvarle da un orrendo destino? Non chiediamo la costruzione di un porto (che ad oggi non c’è) non chiediamo la riapertura della scuola elementare (che è stata chiusa e anche questo è vergognoso) ma chiediamo un intervento immediato per salvare le nostre capre selvatiche e libere e non condannarle a una fine del genere. Sarebbe davvero un suo fallimento sia come sindaco ma, soprattutto, come essere umano”.

Pubblicato il 08/04/2024 15:52

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