Cos'è la macchia scura sul viso di Papa Francesco

Cos’è la macchia scura sul viso di Papa Francesco. Il dubbio: è morto veramente il 21 aprile?

Germana Bevilacqua

Cos’è la macchia scura sul viso di Papa Francesco. Il dubbio: è morto veramente il 21 aprile?

| 24/04/2025
Cos’è la macchia scura sul viso di Papa Francesco. Il dubbio: è morto veramente il 21 aprile?

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Cosa è la macchia scura sul viso di Papa Francesco? La salma del Santo Padre è esposta nella Basilica di San Pietro da ieri mattina per l’ultimo saluto dei fedeli. I funerali sono previsti alle 10:00 di sabato 26 aprile, al termine dei quali il corpo di Papa Francesco sarà trasferito e sepolto a Santa Maria Maggiore, come da sue ultime volontà. Nel frattempo, qualcuno manifesta le proprie perplessità sull’ora e il giorno del suo decesso. In molti infatti si sono accorti di un dettaglio: una evidente macchia scura sul lato sinistro del suo volto. La causa ufficiale della morte del Pontefice è “un ictus cerebrale seguito da coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile”. Un particolare che non è stato reso noto è se sia trattato di ictus di tipo ischemico oppure emorragico, che potrebbe spiegare la macchia sul viso.

Papa Francesco era reduce da una lunga degenza per una polmonite bilaterale con uno scompenso cardiaco che avrebbe potuto causare una fragilità in un paziente di 88 anni, circostanza che ha potuto aumentare il rischio di avere un ictus. La macchia sul viso, secondo alcuni esperti, potrebbe essere causata dall’ictus appunto, oppure da un trauma a causa di una caduta.
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Papa Francesco (Foto da video)

Cos’è la macchia scura sul viso di Papa Francesco: le ipotesi

Alcuni specialisti, come si legge sul “Corriere della Sera”, avanzano l’ipotesi che l’ematoma possa essere stato causato dal collasso dei vasi sanguigni dopo l’evento ischemico. Il giorno prima di morire, a Pasqua, quando Papa Francesco si è mostrato a Piazza San Pietro, non aveva quella macchia sul volto, ma era già presente la cosiddetta “faccia ippocratica”. In sostanza, il volto acquisisce una serie di caratteristiche tipiche dei momenti che precedono la morte: occhi infossati, guance scavate, pallore, mancanza di espressione. La neurologa Sabrina Anticoli, responsabile della Stroke Unit del San Camillo di Roma, interpellata sull’argomento, ha spiegato che è plausibile che Papa Francesco abbia subito un piccolo trauma causato da una caduta al risveglio, probabilmente dovuta a un episodio di paralisi di un lato del corpo, tipica di un ictus.

La comparsa di macchie di questo tipo in persone molto anziane e fragili è molto comune. Negli anziani la pelle si assottiglia, i vasi sanguigni diventano più fragili ed è facile che spuntino quindi ematomi anche in seguito a lievi pressioni o movimenti post mortem. Secondo quanto riportano fonti del Vaticano, il 21 aprile Papa Francesco ha accusato un malessere attorno alle 05:30 del mattino, mentre il decesso è sopraggiunto alle ore 07:35. Così recita il certificato di morte redatto dal professor Andrea Arcangeli, Direttore di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano.

Papa Francesco (Foto da video)

Sergio Alfieri: “Non abbiamo un riscontro radiologico perché il Papa non è morto in ospedale”

Gli ultimi istanti di vita del Pontefice sono stati raccontati dal medico personale Sergio Alfieri, in un’intervista al Tg1: “Quando sono arrivato a Santa Marta. il Santo Padre era ancora vivo, aveva gli occhi aperti, l’ossigeno, una flebo, però non era vigile. Bisognava capire che cosa avesse. L’ho auscultato su entrambi i campi polmonari ma non era un problema respiratorio. Era ancora vivo, però era in coma. Se ha sofferto? Non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus. Questo lo posso dire con certezza: il Santo Padre non ha sofferto”. Il professor Alfieri, ai microfoni dell’Adnkronos, ha aggiunto dettagli sulla mattina del decesso: “Mi ha chiamato l’infermiere di fiducia, Massimiliano Strappetti. Sono arrivato a Santa Marta tra le 6.20 e le 6.30 del mattino di lunedì. I polmoni liberi, non c’era affanno, né alcun segno che potesse far pensare a una crisi come quelle avute durante i ricoveri precedenti. In quei casi, i farmaci avrebbero potuto agire. Ma stavolta no. Fortunatamente non si è accorto di nulla”.

Infine, il medico ha confermato che non è stata eseguita alcuna Tac: “È vero, non abbiamo un riscontro radiologico perché il Papa è morto a Santa Marta e non in ospedale. Che si sia trattato di un’emorragia cerebrale o di un ictus, non possiamo dirlo con certezza. Ma di una cosa sono sicuro: non è morto per problemi respiratori. Tutte le altre ricostruzioni lasciano il tempo che trovano”.

Il professor Sergio Alfieri del Policlinico Gemelli (Foto da video)

Matteo Bassetti: “Quando un paziente ha quella facies, la causa del decesso non è nuova”

L’infettivologo Matteo Bassetti, primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale San Martino di Genova, in un post sul suo profilo Instagram ha posto l’attenzione sul viso di Papa Francesco: “Guardate quel volto. È la faccia della morte”. Il medico ha condiviso via social la sua analisi sull’aspetto del Pontefice durante la benedizione Urbi et Orbi della domenica di Pasqua, il 20 aprile. A suo parere il volto del Papa mostrava già i segni della morte imminente: “Quello era il volto che noi medici vediamo 24-48 ore prima della morte”. “L’infezione polimicrobica – ha spiegato – ha colpito i suoi polmoni, probabilmente causata da funghi, virus e batteri. Un attacco duraturo che ha minato il suo organismo. La causa scatenante potrebbe essere stata una complicanza post infettiva. Le infezioni fungine, in particolare, possono provocare alterazioni vascolari cerebrali, predisponendo alla formazione di circoli collaterali fragili, suscettibili a rottura”. “Quando un paziente ha quella facies, e muore il giorno dopo, la causa del decesso non è nuova – ha concluso – È la continuazione di un processo che era già in atto”. Tutti gli esperti sono d’accordo sul fatto che nulla si sarebbe potuto fare per salvarlo, anche l’ictus fosse sopraggiunto in ospedale.

Matteo Bassetti (Foto da video)

Tre le ipotesi quella che il Santo Padre sia morto il giorno di Pasqua

L’ultima apparizione pubblica di Papa Francesco è stata all’ora di pranzo del giorno di Pasqua. Il Pontefice si è affacciato al balcone per circa 20 minuti, mostrandosi affaticato e provato, ma ha comunque salutato la folla dei fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la Messa di Pasqua. “Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua. Che il Signore ci benedica tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, queste le sue ultime parole al suo popolo riunito per la Pasqua. Da quel momento nulla si sa, fino al comunicato ufficiale sulla sua morte. Tra le ipotesi che circolano c’è anche quella che il Santo Padre possa essere morto proprio il giorno di Pasqua. Se ciò fosse vero si potrebbe spiegare con la volontà della Santa Sede di evitare di connotare la Pasqua di Resurrezione con un evento luttuoso e storico. Ma sono solo ipotesi. Il mondo si prepara per l’ultimo saluto al Papa che amava la gente, e che tutti amavano. Per poter esporre la salma a San Pietro, per l’ultimo saluto ai fedeli, il Pontefice è stato sottoposto a tanatoprassi, una procedura di imbalsamazione temporanea che consente di mantenere integra l’immagine del defunto fino a due settimane.

Pubblicato il 24/04/2025 11:52

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