Luca Telese, il matrimonio con Laura Berlinguer è naufragato

Luca Telese e la fine del matrimonio con Laura Berlinguer: “Anche noi vittime della pandemia”

Germana Bevilacqua

Luca Telese e la fine del matrimonio con Laura Berlinguer: “Anche noi vittime della pandemia”

| 22/05/2025
Luca Telese e la fine del matrimonio con Laura Berlinguer: “Anche noi vittime della pandemia”

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Luca Telese e Laura Berlinguer, sorella di Bianca e figlia di Enrico Berlinguer, si sono conosciuti nel 2003 e dopo alcuni anni si sono sposati. Dal loro matrimonio è nato Enrico, che oggi ha 22 anni. In un’intervista al “Corriere della Sera”, il giornalista e conduttore racconta qualcosa della sua vita privata, a cominciare dalla passione per il restauro e per i lavori manuali: “Da ragazzo, vendevo scatole decorate e stampavo magliette”. “Sono nato a Cagliari il 10 aprile 1970, due giorni prima dello scudetto di Gigi Riva – continua – Mio padre era napoletano di Torre Annunziata. I miei si erano conosciuti da precari in Ciociaria: lei insegnava francese e lui matematica e fisica”. Della storia d’amore con Laura Berlinguer dice: “Eravamo due ragazzi, lavoravamo a un programma demenziale, ‘Cronache Marziane’: non ci eravamo scambiati i certificati anagrafici. L’amore per la Sardegna ha contato dopo, quando abbiamo preso casa ad Alghero”.

Il figlio si chiama come il nonno, il grande Enrico Berlinguer. “Il nome l’ho scelto io – confida Luca Telese – Laura ha acconsentito solo perché il cognome sarebbe stato diverso da suo padre. Enrico, il frutto più bello della mia vita, ha idee chiare: non vuole fare il giornalista. Io lo chiamo il prezzometro: se vede un paio di scarpe, un quadro o un mobile lui sa subito quanto costa. Sa valutare le cose belle”.
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Luca Telese e Marianna Aprile (Foto Instagram)

Luca Telese e le nozze con Laura Berlinguer: “Ci siamo sposati con gli amici stretti”

Il matrimonio di Luca Telese e Laura Berlinguer è stato celebrato con pochi amici. “Laura non voleva ‘vip’ – ricorda il giornalista – Ci siamo sposati con gli amici stretti a Labico, nella campagna laziale. Io avevo appena perso mio padre, e poco dopo è mancata la madre di Laura, la signora Letizia: abbiamo fatto in tempo a farle vedere le foto sull’iPad. La sua famiglia aveva adottato i miei: sarò sempre grato per questo”. Una storia d’amore che è arrivata però al capolinea. “Come mai è finita? Siamo stati vittime della pandemia, come tanti altri, più il peso di lutti non condivisi – spiega – Amore forte e passione per nostro figlio non sono bastate. Ora ho una splendida compagna, Miriam: fa tutt’altro, lavora all’Enel”. Tornando alla sua giovinezza e alla militanza nel Pci, ricorda: “Sono cresciuto nelle sezioni, i miei erano due iscritti. Mia mamma era anche femminista. Ero con lei in strada quando fu uccisa Giorgiana Masi, a pochi metri da noi: avevo 7 anni. Mamma, disperata, citofonava per metterci al riparo. Qualcuno dalle finestre lanciava limoni per ridurre l’effetto urticante dei lacrimogeni sugli occhi”.

Poi aggiunge: “All funerale di Enrico Berlinguer c’ero anche io. Nel 1984 abitavamo a Cinecittà Est. Dalla mia stanza mi affacciavo al Raccordo anulare per vedere se arrivava il pullman dal Sud e andare con i parenti di Torre. Il giorno dopo, feci la tessera della Fgci: avevo 14 anni”.

Luca Telese (Foto Instagram)

“Il mio programma è la mia identità, Marianna Aprile esprime valori etici”

Il giornalista e conduttore svela poi la profonda amicizia che lo legava a Gigi Riva. “Una volta – racconta – andai da lui con Tommaso Giulini, avrei dovuto intervistarlo sulla sua presidenza onoraria del club per la rivista del Cagliari Calcio. Quando aprì era già torvo e andò di male in peggio: ‘Ho detto di no ad Agnelli, figurati se non posso dire no a voi’. A salvarci fu ‘. Gli disse: ‘Guarda che non devi farlo solo per te, tu rappresenti tutta la squadra’. E cambiò idea”. Del programma “In Onda”, che conduce con Marianna Aprile, dice: “E’ la mia identità. Ma ‘Tetris’ aveva una quantità di innovazioni e sperimentazioni che puoi fare solo da giovane. Come Planet 430, sul canale 430 di Sky. La genialata del produttore Lorenzo Mieli fu affittare uno studio in via Sambuca Pistoiese. Quando chiamavamo gli ospiti, pronunciavamo la parola magica Sky ed era verosimile perché venivano in quello studio attaccato al muro di Sky. Quando Formigli, che su Sky conduceva Controcorrente, se ne accorse ci mandò infuriato i redattori”. Della collega Marianna Aprile insieme alla quale tornerà in onda dal 14 giugno dice: “Esprime valori etici anche quando appoggia il casco in redazione”.
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Lilli Gruber (Foto da video)

“Lilli Gruber è la più stakanovista, Marco Travaglio un genio. Giovanni Floris persona corretta”

Tra le giornaliste di La7 Luca Telese cita Luisella Costamagna: “Un ufficiale sabaudo travestito da giornalista. Ho tifato per lei pure a Ballando”. “Lilli Gruber? La più stakanovista – continua – Più eroica di lei c’è solo Barbara D’Urso. Una volta l’andai a salutare a Cologno Monzese e mi portò nell’appartamento proprio dentro gli studi: due stanze, palestra, soggiorno, camera da letto, cucina con l’isola”. Di Marco Travaglio dice: “Un genio, un computer umano. Carismatico, un po’ gesuita. Abbiamo litigato dopo un titolo per la sua sbornia beppegrillina. Forse oggi su quello mi darebbe ragione. Un altro genio è Piero Chiambretti? Purtroppo a farmi fuori dal suo programma fu Irene Ghergo”. Tempo fa, Luca Telese  definì “Ballarò” di Giovanni Floris l’house organ del Pd, ma oggi se ne pente. “Ero un giovane gradasso che voleva farsi strada in quella La7 corsara – ammette –  lui era la concorrenza in Rai. Giovanni è di una correttezza incredibile, ha una capacità di lavoro mostruosa”.

Oggi il giornalista dirige il “Centro di Pescara”. “Faccio il pendolare: vivo in Abruzzo dal martedì al venerdì – confida – È un giornale glorioso che si è fatto popolo. Amo la redazione”. Infine rivela un fatto curioso: “Ho comprato la mia Multipla da un taxista. Mentre ero a bordo mi aveva detto che la stava per cambiare, aveva 180 mila chilometri”. “Gliela pagai 3.800 euro. Non ho mai avuto una macchina nuova in vita mia, tutte sempre di seconda o terza mano”, conclude.

Pubblicato il 22/05/2025 17:56

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