"Le Iene" raccontano l'incredibile storia di Antonio e del suo cane

“Gustavo è vivo o morto?”, “Le Iene” raccontano l’incredibile storia di Antonio e del suo cane

Germana Bevilacqua

“Gustavo è vivo o morto?”, “Le Iene” raccontano l’incredibile storia di Antonio e del suo cane

| 15/02/2024
“Gustavo è vivo o morto?”, “Le Iene” raccontano l’incredibile storia di Antonio e del suo cane

6' DI LETTURA

L’inviata de “Le Iene” Roberta Rei ha raccontato in un servizio la storia del cane Gustavo e del suo padrone Antonio che lo ha creduto morto per ben 6 anni. Tutto inizia nel 2017 quando Antonio affida a una vicina di casa il suo migliore amico, perché costretto ad assentarsi da casa per onorare degli impegni professionali. Antonio lavora nell’alta moda e spesso è costretto a star lontano da casa per diversi giorni. La vicina è una persona molto educata e gentile, già altre volte si era occupata di Gustavo senza pretendere un compenso e ha un lavoro di tutto rispetto in Vaticano. Al rientro da quel viaggio di lavoro, però, Antonio viene a conoscenza di una verità drammatica. “Io ero a Parigi e stavo aspettando la coincidenza che mi avrebbe portato a Roma – spiega ai microfoni de “Le Iene” – chiamo questa persona perché dovevo riprendermi Gustavo. E lei, in quel momento, al telefono mi dice che Gustavo non c’era più. Che era morto.” La donna racconta che era andata a Villa Pamphilj due settimane prima con il cane, ma senza guinzaglio, e che in quell’occasione Gustavo era stato aggredito e ucciso da un molosso.

La storia di Antonio e Gustavo (Foto da video)

Del corpo di Gustavo non c’è traccia

Antonio chiede alla vicina di casa il motivo per il quale non lo ha avvertito dell’incidente e lei risponde che era sconvolta e non sapeva come dirglielo. “Io ti ho dato un cane vivo e tu non me lo stai ridando neanche morto!”, dice Antonio alla donna che spiega di non avere neanche il corpo del cane. Dopo l’aggressione, la dogsitter racconta di essersi sentita male e di essere stata soccorsa. Quando è tornata nel luogo dell’aggressione di Gustavo, del suo corpo non c’era più traccia. “Lo avrà preso il padrone dell’altro cane e buttato in un cassonetto”, ipotizza. Antonio la incalza: “Ma almeno hai fatto una denuncia?”. La vicina taglia corto: “Non credevo fosse necessaria in una circostanza del genere”. L’uomo prova a cercare Gustavo per un po’ ma nessuno sembra aver assistito all’aggressione. Inoltre un’amica della donna, che era con lei al parco quel giorno, si rifiuta di parlare con lui. Antonio si rassegna e si trasferisce a Milano. Nella stesso periodo anche la donna cambia casa.
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Antonio (Foto da video)

Dopo sei anni un’ex vicina di Antonio lo contatta e gli dice di aver visto Gustavo vivo

Prima di andare via, Antonio denuncia l’accaduto ma dopo un poco la Procura di Roma archivia il caso. L’uomo racconta a Roberta Rei un episodio avvenuto due mesi prima della scomparsa di Gustavo, che lascia pensare che il cane possa non essere morto. La vicina di casa gli aveva chiesto di tenere il cane ancora un po’. “Era un periodo in cui stava molto male perché aveva vissuto tutta la malattia del padre – ricorda – e anche i suoi due cani erano morti. Quindi l’attaccamento per il mio cane era diventato quasi morboso. In pratica Gustavo era stata l’unica cosa che la faceva alzare dal letto ogni giorno.”  Antonio lo lascia con la vicina altre due settimane prima di riprenderlo con sé. Il colpo di scena avviene la scorsa estate. Dopo sei anni, Antonio riceve un messaggio da un’altra sua ex vicina di casa: “Voleva dirmi che quella mattina suo marito era in giro e aveva riconosciuto il mio cane”. Circostanza confermata dal consorte della donna.

La storia di Antonio e Gustavo (Foto da video)

Antonio si apposta davanti casa della donna con un’amica fino a quando non vede il cane

L’inviata inizia a chiedere in giro nel quartiere fino a quando si imbatte nella proprietaria di un bar vicino che riconosce la signora in foto. “Il cane è stato aggredito, era pieno di morsi, la signora l’ha fatto curare, è una perbene, lavora in Vaticano – dice la barista –  il cane è vivo e ce l’ha lei”. Antonio a quel punto si apposta davanti casa della donna con un’amica  fino a quando non la vede uscire dal portone di casa con un cane al guinzaglio. Antonio non ha dubbi: “Era proprio lui”. L’amica di Antonio, Sveva, si finge una passante e si avvicina al cane per accarezzarlo. Sveva scopre che si chiama Fritz e, quando confessa di essere un’amica di Antonio, la donna prova a scappare ma non prima che l’amica di Antonio riesca a scattare qualche foto. “Era proprio lui – dice Antonio a Roberta Rei – nonostante i sei anni passati l’ho riconosciuto dalle macchie alle zampette e una all’altezza dello sterno”.

Dopo l’incontro con l’amica di Antonio la donna scompare. “Mi sono fermato a Roma per una settimana ma del cane e di lei non c’è stata più nessuna traccia. Quindi sono tornato nella stessa stazione dei carabinieri dove avevo fatto la denuncia sei anni prima spiegando che avevo ritrovato il cane”, racconta Antonio. Poi confessa: “Vorrei che il cane mi vedesse per capire quale sarebbe la sua reazione. Non voglio forzarlo a tornare con me. Anche perché ha dodici anni e non so nemmeno quanto gli sia rimasto da vivere. Magari mi faccio gli ultimi anni con lui, non lo so.”

Antonio (Foto da video)

L’ex vicina: “Se lui è convinto che non sia morto perché non mi denuncia?”

L’inviata de “Le Iene” intercetta l’ex vicina di casa di Antonio e riesce a intervistarla. “Ascolta, io quello che dovevo dichiarare l’ho fatto – dice la donna – perché lui si interessa al cane più da morto che da vivo. L’ho dichiarato alle sedi competenti. Aveva una vita più che dinamica, quindi quello che ho potuto fare l’ho fatto. Come l’ho fatto per tante altre persone e tanti altri cani. Poi mica mi pagava. Non mi ha mai dato un euro. Nemmeno le crocchette, niente. Però io l’ho fatto con tutto il cuore. Non mi ci far pensare perché mi viene ancora da star male”. L’inviata allora chiede alla donna come è morto Gustavo e lei risponde: “Lui sa tutto. Io quello che dovevo dichiarare l’ho dichiarato. Io non è che lo conosco questo signore. Abitavamo nello stesso condominio. Ma non siamo amici. Mi sono offerta perché ho un amore smisurato per gli animali.” Poi aggiunge: “Se lui è convinto che non sia morto perché non mi denuncia? Perché non segue le vie legali? Perché dopo anch’io prenderò i miei provvedimenti.” L’intervista termina con la donna che dice all’inviata: “Cerca le prove e valuta tu.”

Roberta Rei accetta la sfida e scopre che la donna possiede una casa in paesino sperduto tra le montagne. L’inviata de “Le Iene” si reca lì con Antonio e dietro il cancello del giardino della villetta ecco spuntare il cane. Antonio è certo che si tratti di Gustavo, lo segue e lo accarezza. Il cane non sembra riconoscerlo ma il servizio si conclude con “…continua”. Non ci resta che aspettare per vedere come finirà la storia di Antonio, di Gustavo e della donna che potrebbe averli tenuti lontani per sei anni.


Pubblicato il 15/02/2024 12:07

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