Laetitia Casta: “Ho scoperto la sessualità con una donna"

Laetitia Casta: “Ho scoperto la sessualità con una donna, i giovani amano l’anima”

Germana Bevilacqua

Laetitia Casta: “Ho scoperto la sessualità con una donna, i giovani amano l’anima”

| 30/09/2023
Laetitia Casta: “Ho scoperto la sessualità con una donna, i giovani amano l’anima”

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Laetitia Casta è stata protagonista del Festival di Spoleto con un film dedicato a una leggenda del pianoforte, “Clara Haskil”, una musicista romena morta nel 1960. In un’intervista al “Corriere della Sera” ha parlato del suo personaggio: “Non sapevo nulla di lei, non l’avevo mai sentita nominare. Ha avuto un destino pieno di fragilità, una sensibilità straordinaria. Aveva il panico del palco ed ebbe il successo mondiale solo negli ultimi anni. È stata in fuga dal nazismo, ha avuto problemi alla schiena, le applicarono un busto con un trauma che non l’ha mai abbandonata. Da piccola, a Bucarest, ebbe un’infanzia naïf e gioiosa. Poi…. La sua casa bruciò e il padre, che si buttò tra le fiamme per salvare la sorellina, morì per le ferite. Clara è cresciuta col fratello del padre, uomo severo che la mandò al Conservatorio ma in casa la teneva come in prigione. Mi sono identificata in lei, nella sua anima”. Laetitia Casta nel film interpreta quindici personaggi: “Otre a Clara, i suoi familiari, il violinista Arthur Grumiaux, il pianista Dinu Lipatti e Chaplin, di cui Clara fu amica”.

Laetitia Casta (Foto Instagram)

“A 13 anni non capivo perché i maschi mi guardassero”

L’attrice parla molto bene l’italiano per via delle sue origini. “Ero molto legata a mia nonna che era del vostro Paese, Zelinda. Da adolescente mi iscrissi a un concorso di bellezza per farle piacere. Fino a 12 anni ho vissuto in Normandia, dove sono nata, poi ci siamo trasferiti nei sobborghi di Parigi, in un piccolo villaggio immerso in una foresta. Mio padre era costruttore edile, mamma lavorava alla contabilità di una azienda. Io ero una ragazzina molto timida, non parlai con nessuno del concorso. Ma la notizia venne fuori, le mie amiche di scuola cominciarono a prendermi in giro, perché ha vinto lei e non noi, dicevano. Io non capivo perché i maschi, quando avevo 13 anni, cominciavano a guardarmi, pensavo di avere chissà quali difetti”. Un’adolescenza serena e a contatto con la natura: “I miei giocattoli erano i fiori, le piante, gli alberi – racconta –  Avevo un’oca che seguivo ovunque. La mia educazione nella natura è stata un regalo”.
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Jean-Paul Gaultier e Laetitia Casta (Foto Instagram)

“Sto girando tre film, tra cui uno italiano sui femminicidi”

Poi è arrivata la passione per il cinema: “Il primo film che vidi fu ‘Rambo’ con Sylvester Stallone. Quando avevo sei anni volevo a tutti i costi diventare come lui, il mio eroe”. E adesso? “Sto girando tre film. Tre. Il primo, della regista Vanessa Filho, sullo scrittore Gabriel Matzneff che a 45 anni ebbe una storia d’amore con una minorenne di 14 anni. Io faccio la madre della ragazzina. Matzneff vive in Francia, è uno scandalo ancora oggi. Nel secondo, ‘La felicità’ è per domani’ sono una donna che fa di tutto per far uscire di prigione il suo uomo, un fatto vero anche questo. Il terzo film, ‘Una storia nera’, è italiano, il regista è Leonardo Agostini ed è sui femminicidi, lì sono una moglie che subisce di tutto dal proprio marito”. Anche in Francia c’è la piaga dei femminicidi? “Come in Italia. Per fortuna noi donne qualcosa abbiamo raggiunto, io a 45 anni faccio ancora la modella e nessuno si sorprende”.

Laetitia Casta (Foto Instagram)

“Mi fa orrore lo stereotipo della madre perfetta, i cliché”

Laetitia Casta è giovane, bella e in carriera e ha quattro figli: “Il più grande ha 22 anni ed è andato a vivere da solo a Milano, il più piccolo ne ha 2. La gente lo legge sulle riviste e mi chiede, ma come fai a lavorare e avere quattro figli? Mi guardano come un marziano. Io rispondo, perché non fate la stessa domanda agli uomini? Vuole sapere che madre sono? Una donna libera e i miei bambini lo vedono ogni giorno. Mi fa orrore lo stereotipo della madre perfetta, i cliché: io sono attratta dal lato femminile degli uomini”. “Trovo che lo smoking sia sexy. Mia madre mi voleva sempre carina, io allora per ribellarmi mettevo i pantaloni sotto la gonna. Una persona è complessa. Non mi sono mai innamorata di una donna, ma la scoperta della sessualità è avvenuta con una ragazza. Fu come quando si gioca al dottore e all’infermiera. Oggi c’è una nuova generazione più profonda e libera. Si ama l’anima, non il fatto di essere uomo o donna”, conclude.

Pubblicato il 30/09/2023 07:47

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