Il figlio di Toto Cutugno: 'Aveva due famiglie, l'ho scoperto per caso'

Il figlio di Toto Cutugno: “A me diceva di essere un ingegnere, aveva due famiglie”

Germana Bevilacqua

Il figlio di Toto Cutugno: “A me diceva di essere un ingegnere, aveva due famiglie”

| 15/05/2025
Il figlio di Toto Cutugno: “A me diceva di essere un ingegnere, aveva due famiglie”

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Il figlio di Toto Cutugno ha ricordato il padre in un’intervista al “Corriere della Sera”. Il cantante, venuto a mancare nell’agosto nel 2023 a 80 anni, ha avuto una vita privata un po’ movimentata. Niko Cutugno, 35 anni, è il suo unico figlio riconosciuto, ma l’artista aveva due famiglie.  Il giovane rivela: “Il mio primo ricordo legato a lui risale a quando avevo sì e no tre anni, forse era un mio compleanno: ricevetti una macchinina elettrica super costosa. Fuori range per un bambino così piccolo”. “Ancora per me non era ancora ‘papà’ – continua – solo a 7 anni compiuti scoprirò che mio padre era uno degli artisti italiani più famosi nel mondo”. Niko Cutugno è nato nel 1989.  La madre e Toto Cutugno si erano conosciuti in aereo e tra loro era scattato il classic colpo di fulmine. “Lui era già sposato – racconta ancora -. Per tutta la vita non rinuncerà né a sua moglie né a me e a mia madre. Coltivò due famiglie”. L’uomo racconta poi come ha scoperto di essere il figlio del grande Toto Cutugno: “Dalla Settimana Enigmistica. Un pomeriggio del 1996. Sulla copertina della rivista c’era la sua foto. Mio nonno materno non resistette più, lo indicò e mi disse: ‘Quello è tuo padre’”.
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Toto Cutugno (Foto Instagram)

“Quando ero piccolo, non avevo idea che fosse così famoso”

Niko Cutugno ammette: “Non fu facile all’inizio. Una volta mi portò a Disneyland e l’autista ci lasciò proprio sotto alle Montagne Russe che io volevo provare. Ero sbalordito”. Toto Cutugno non ha mai fatto mancare la sua presenza al figlio e andava a trovare il bimbo e sua madre a Roma. “Per me era come aspettare Babbo Natale: pieno di doni ma poi destinato a scomparire per un po’. Da bambino non percepivo una vera presenza – spiega -, con i suoi lati buoni e cattivi, ma una festa che si rinnovava e che, puntualmente, poi finiva. Lunghe assenze, grandi regali, inevitabili addii”. Poi aggiunge: “Diceva di essere un ingegnere costretto a trascorrere lunghi periodi lontano da casa. Veniva e se ne andava, io ero piccolo, non avevo idea che fosse così famoso”. Il 35enne condivide un ricordo: “Una volta eravamo in macchina e alla radio passarono una sua canzone. Mi sembrò una voce familiare, ma non feci domande. Lui guidava. Divenne muto e serio all’improvviso, era teso”.

Niko e Toto Cutugno (Foto Instagram e video)

Il figlio di Toto Cutugno: “Per entrambe le donne provava amore, anche se di tipo diverso”

La svolta per colpa di uno scoop dell’epoca che lo costrinse a rivelare la sua identità. “Pubblicarono delle foto che lo ritraevano assieme a mia madre – confessa -. Ammise di aver avuto un figlio fuori dal matrimonio, poi nel 1997 volle riconoscermi ufficialmente”. Niko Cutugno ha scritto un’autobiografia dal titolo “Fino all’ultimo respiro”. “Gli sono stato accanto fino alle sue ultime ore, consumate nell’agosto del 2023, quando un cancro se lo portò via”. Tornando all’infanzia ricorda che nei momenti di distacco provava “una sensazione di perdita che tornerà a visitarmi più volte nella vita”. “Per entrambe le donne provava amore, anche se di tipo diverso e amava troppo suo figlio – spiega – Poi era un artista, doveva pensare sé stesso in grande e quindi convincersi di possedere il diritto ad avere tutto. Anche due famiglie, se necessario. Papà aveva uno straordinario magnetismo, gli si perdonava tutto, persino il pubblico e i giornalisti gli perdonavano le sfuriate”. Poi aggiunge: “Mio padre non aveva la più pallida idea di quanto costassero il pane o il latte: se dovevo tagliarmi i capelli mi metteva in mano centinaia di euro. Oggi lo capisco: lui viveva in un mondo parallelo, con manager, autisti, assistenti”.

Un ricordo indelebile? “Una sera mi fece una sorpresa e in un locale dove stavamo festeggiando i miei 18 anni fece arrivare Franco Califano. Non stavo più nella pelle. Con il Califfo ci mettemmo a cantare ‘Tutto il resto è noia’”.

Niko e Toto Cutugno (Foto Instagram)

“Silvio Berlusconi stravedeva per lui, gli disse ‘la voglio a Mediaset, scriva lei qui la cifra’”

Niko Cutugno parla della madre e spiega: “Si è impegnata. Faceva di tutto per costruire una normalità apparente. Ma i loro caratteri spesso si scontravano e allora nascevano discussioni. Quando lei decise di rifarsi una vita lui soffrì molto. Oggi ho trentacinque anni, faccio un lavoro che amo, ho una compagna a cui sono legato. Tante cose le ho risolte. Ma ho capito che qualche volta a mancarti di più è chi nella tua vita c’è stato di meno. Non è giusto, ma sono onesto”. Tornando a Toto Cutugno racconta quanto il padre apprezzasse Silvio Berlusconi: il Cavaliere stravedeva per lui. Una volta gli disse: “Salga in elicottero, la porto a San Siro a vedere il Milan”. Giunti tra le nuvole, tirò fuori il libretto degli assegni: ‘Cutugno, la voglio a Mediaset, scriva lei qui la cifra’. Lui disse di no, la sua trasmissione in Rai, ‘Piacere Raiuno’, era molto seguita e comunque lui voleva essere leale con chi lo aveva portato in televisione”.

Niko Cutugno è rimasto accanto al padre fino all’ultimo istante della sua vita: “Portai io stesso le ceneri a casa di sua moglie. Per lui provo soltanto affetto. Non parlo di ‘perdono’, perché lo trovo egoistico. Ho, piuttosto, compreso mio padre, anche perché è stato in quelle ore che ho capito tante cose su di me”.

Pubblicato il 15/05/2025 13:01

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