Eva Riccobono, il dramma segreto: "E' morto a 19 anni"

Eva Riccobono, il dramma segreto: “E’ morto a 19 anni, io sono la ‘coprilutto'”

Daniela Vitello

Eva Riccobono, il dramma segreto: “E’ morto a 19 anni, io sono la ‘coprilutto'”

| 22/05/2023
Eva Riccobono, il dramma segreto: “E’ morto a 19 anni, io sono la ‘coprilutto'”

5' DI LETTURA

Eva Riccobono, 40 anni, si confessa in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. La supermodel palermitana è “figlia dell’immigrazione”. “Mio papà Giacomo andò a lavorare in Germania con suo fratello e lì conobbero due sorelle: una era mia madre Elisabeth – racconta a proposito della sua famiglia d’origine – Alla fine i due fratelli si sono sposati con due sorelle. Matrimonio d’amore. Mia madre mi raccontava che all’epoca in Germania arrivavano molti italiani, promettevano mari e monti, e poi scappavano lasciando la fidanzata tedesca incinta. Quando papà disse: ‘Torno a Palermo, sistemo tutto e poi torno’, mia mamma ha pensato ‘eccone un altro’. Invece lui è davvero tornato, l’ha sposata e hanno fatto altri quattro figli”.

Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Io sono ‘l’errore’ ma ho sempre visto il mio arrivo come un dono”

Eva Riccobono è la piccola di casa. “Io sono ‘l’errore’ – tiene a precisare – Quando prendevo le parti di mia mamma, papà diceva: ‘Oh guarda che tua madre non ti voleva, sono stato io a dire di tenerti’. E allora io gli spiegavo che in psicologia queste frasi di un padre a una figlia erano vietate (…) Ci scherzavamo su. Ho sempre visto il mio arrivo come un dono. Mia madre prima di me aveva avuto un aborto spontaneo: papà, che era un po’ magico, aveva convinto tutti che fossi il figlio di prima che stava provando di nuovo a venire al mondo. Ero sempre io, ho bussato due volte per nascere”.

Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Mia madre ha dato alle sue figlie dei nomi assurdi, sembriamo quattro pornostar”

La supermodella spiega perché si chiama Eva: “Mia mamma, da buona tedesca con la passione per i tabloid inglesi, alle sue figlie ha dato dei nomi assurdi: Sabine, Gessica, Dàvina ed Eva. Sembriamo quattro pornostar”. “Mio padre aveva il calore tipico dell’uomo siciliano – ricorda – A volte chiedeva a noi figlie di fare la traduzione alla mamma delle sue battute piccanti. E lei: ‘Meglio di no, non so se avremmo avuto una relazione lunga se avessi capito quello che diceva’. Mio padre era un elettricista con un negozio di autoradio. Mamma una ex insegnante. Mi sono resa indipendente presto, non perché mi mancasse qualcosa, era la mia natura”.

Matteo Ceccarini ed Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Mio fratello Nicola è morto a 19 anni e io sono stata la figlia ‘coprilutto'”

Un grave lutto ha colpito la sua famiglia: “Mio fratello Nicola, il maggiore, è morto a 19 anni in un incidente in moto. Quando perdi un figlio le famiglie si spezzano, invece, i miei hanno trovato un nuovo equilibrio. Ho riflettuto su questa perdita e ho capito che la morte di Nicola ha avuto su noi sorelle conseguenze diverse. Io sono stata la figlia ‘coprilutto’: ero la piccola, sentivo il dovere di rendere la vita più lieve a tutti”. “Io e Nicola eravamo i tedeschi della famiglia, biondi, con gli occhi chiari, anche caratterialmente simili – confida Eva Riccobono – Papà ha iniziato a trattarmi un po’ da maschio: ero compiaciuta di compensare la mancanza. Per tanto tempo mi sono sentita più uomo che donna e tuttora sono mascolina”.

Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Da piccola mi chiamavano ‘quattro ossa incatenate’, sono fiera di non essermi rifatta il seno”

La modella palermitana racconta com’è stata scoperta: “Ero fidanzata con un ragazzo che lavorava in una società di produzione. Un giorno sono andata a trovarlo a casa della famiglia Florio, dove stavano scattando per Vogue. Me ne stavo sul divano come una ‘piunca’ (un pesce lesso, in palermitano) e mi hanno detto che volevano farmi una foto. Ero infastidita da quella attenzione: ho fatto uno sguardo del genere ‘ma cosa vuoi da me’ (…) Dentro di me sapevo che sarebbe accaduto qualcosa, che avrei viaggiato. Credo molto nel caso. Finalmente il mio essere alta, magra e piatta non era più un problema. Da piccola mi chiamavano ‘quattro ossa incatenate’ o ‘Pianura Padana’. Sono fiera di non essermi rifatta il seno”.

Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Quando ho avuto successo, mi sono mangiata molte fette di carne”

“Pensavano che fossi straniera e ai casting sentivo i commenti: ‘Non mi piace, c’ha la faccia da slavata, che noia’ – rivela – Un fotografo mi disse: ‘Non vai bene, non esci, non sei fotogenica’. Poi l’ho rivisto quando ero diventata un nome. Gli ho detto che non essere fotogenica mi aveva portato bene. A Palermo quando ci si prende la rivincita si dice ‘mi sono mangiato una fetta di carne’. Ecco, mi sono mangiata molte fette di carne”. Fondamentale nella sua vita è stato l’incontro con il producer musicale Matteo Ceccarini, più grande di lei di 11 anni. I due stanno insieme da 19 anni e un anno fa sono convolati a nozze. Dalla loro unione sono nati due figli: Leo e Livia.

Matteo Ceccarini ed Eva Riccobono (Foto Instagram)

“Quando ho conosciuto Matteo, volevo provare una ‘one night stand’ ma lui mi ha cercata”

Eva Riccobono ha conosciuto Matteo Ceccarini al Life Ball di Vienna. “Era un periodo della vita in cui avevo deciso di fare tutto sbagliato – racconta – avevo 21 anni ed ero sempre stata buona e tranquilla. A un certo punto volevo provare tutto, compresa una ‘one night stand’ con un ragazzo appena conosciuto che mi piaceva. Era lui. Dopo la notte insieme, ho lasciato la sua stanza. Avevo in mente i discorsi dei miei amici maschi: ‘Eva, regola numero uno, la mattina vai fuori dalle balle, tanto a noi uomini della colazione insieme non ce ne frega niente’. Invece lui mi ha cercata: ‘Ma dove sei sparita? Torna’”.
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Eva Riccobono con la figlia Livia (Foto Instagram)

“La cosa che mi riesce meglio nella vita è fare la mamma”

A proposito dei due figli dice: “Credo che la cosa che mi riesce meglio nella vita è fare la mamma, è un lavoro difficile, ti devi dare molto. Non ho voluto tate: Matteo spesso lavora da casa e mi dà una mano”. Quando Eva Riccobono si arrabbia, si scopre, non parla palermitano ma “mi si aprono tutte le ‘e’”. “Un detto siciliano che mi piace? Cchiù longa è a pinsata, cchiù grossa è a min*hiata: più ci pensi più rischi di sbagliare. Lo diceva anche Fiorello quando facemmo una gag a Stasera pago io”, chiosa.

Pubblicato il 22/05/2023 11:06

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