Enzo Iacchetti: "Maddalena Corvaglia mi amava così tanto”

Enzo Iacchetti su Maddalena Corvaglia: “Non riuscivo a credere che mi amasse così tanto”

Germana Bevilacqua

Enzo Iacchetti su Maddalena Corvaglia: “Non riuscivo a credere che mi amasse così tanto”

| 08/05/2025
Enzo Iacchetti su Maddalena Corvaglia: “Non riuscivo a credere che mi amasse così tanto”

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Enzo Iacchetti a cuore aperto in un’intervista al “Corriere della sera” ripercorre la carriera e ricorda la storia d’amore con Maddalena Corvaglia. Il comico fa coppia con Ezio Greggio con cui conduce il tg satirico “Striscia la notizia”. “Da bambino – esordisce – ero timido, non parlavo mai. Venne in paese il regista di una compagnia dialettale. Propose ai miei: ‘Ci serve un bimbo che non dica nulla, vostro figlio così quieto, è perfetto’. “Va bene, basta che torni per le dieci di sera che domani va a scuola’. Dovevo servire il tè alle amiche della zia. In silenzio. Invece non riuscivo più a stare zitto. ‘Ci volete anche la fetta di limone?’”. Poi la folgorazione per lo spettacolo: “Non avevamo la tv in casa, Sanremo si guardava alla trattoria. Adriano Celentano cantò 24 mila baci voltato di spalle al pubblico. Avevo 9 anni. ‘Voglio diventare come lui’”. “Papà Antonio mi nascondeva la chitarra – ricorda – Mamma però me la passava dalla finestra. Costava tanto, me l’ero comprata a 14 anni, lavorando in una fabbrichetta del ghiaccio vicino alla Svizzera che riforniva i vagoni merci carichi di carne diretta a Milano. Mille lire all’ora, finivo bagnato fradicio”.

Da giovane portava i capelli lunghi: “Ero tutto Peace&Love, suonavamo il beat alle feste dell’Unità.  Pure Berlusconi mi dava del ‘rosso’. Mi mise la mano in tasca. ‘Fammi vedere se ci tieni dei bambini da mangiare’. Però era contento dei soldi che gli facevo guadagnare. “Bravo, continua così”.
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Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti (Foto Instagram)

“Ezio Greggio è il mio contrario, giocoso, contento, sportivo, corre”

La svolta arriva con Maurizio Costanzo: “Mi prese per una puntata, in 4 anni ne ho fatte 187. A un certo punto mi disse: ‘Da adesso però non ti pago più, sei già famoso’”. Poi aggiunge: “Mi manca molto, piango tuttora. Perché nessuno lo ricorda più e questo mi dà fastidio. Ho ancora il suo cellulare in rubrica, alla M come Mauri, ogni tanto penso: ‘Aspetta che lo chiamo’. Per me che ho perso il papà da giovane, Costanzo è stato un secondo padre”. La sua casa è “Striscia la notizia”: “All’inizio mi fecero un contratto di una sola settimana. Volevano vedere se funzionavo. Salì l’audience e me lo allungarono a un mese. La prima volta credevo che la puntata non fosse andata in onda. Chiamai mia madre. ’Mi hai mica visto in tv?’. ‘Sì, eri bellissimo’”. Parlando di Ezio Greggio dice: “Lui è il mio contrario, giocoso, contento, sportivo, corre. Io sono casalingo, tranquillo, al massimo cammino, esco con gli amici delle elementari che mi trattano come a scuola. Io sono l’uomo più semplice dell’universo, mio nonno andava in transumanza con le pecore. Per me va bene anche stare a Rozzano”.

Enzo Iacchetti con il cane Lucio (Foto Instagram)

“La Rai ha provato a rompere la coppia con Greggio ma io non tradisco”

Al suo fianco c’è sempre il suo cane Lucino che si chiama così per Lucio Dalla. “Lo trovai il giorno in cui morì – racconta – stavo guidando su una strada sterrata e lui mi veniva dietro, poverino. Mi sembrava la parrucca di Lucio. Nel dolore assoluto scelsi questo nome, ha 13 anni”. Enzo Iacchetti svela che Lucio Dalla era un suo ammiratore: “Come Gaber e Vecchioni. Ho scoperto che dopo lo spettacolo tornavano in hotel e guardavano Striscia, entusiasti. Quando li incontravo però mi vergognavo a chiedergli una foto”. Con Gianni Morandi invece litigò per Sanremo: “Non ci parliamo più. Fine”. Il conduttore svela che la Rai ha provato a “rubarlo” a Mediaset. “Quando Striscia faceva 12, 13 milioni a sera e batteva Affari tuoi. Cercavano di rompere la coppia con Greggio. Mi offrivano il doppio di quello che prendevo e che era già tanto. Io i soldi non li ho mai amati, li ho distribuiti agli altri. Risposi di no. Non tradisco. Qui sto bene, nessuno mi ha mai chiesto ‘questo non lo devi dire’”.

“Se mi capitasse l’amore che ti colpisce in faccia mica mi tiro indietro”

Si parla d’amore e il comico e conduttore ammette: “La prima volta fu un disastro. Lo è sempre, per l’uno o per l’altra. Allora il sess0 si scopriva tardi. Fino a 19 anni niente, solo grandi baci e canzoni d’amore, facevo le serenate sotto alle finestre. Quando è successo non ho capito bene cosa si doveva fare. Poi ho imparato ma non sono mai stato esagerato”. Poi aggiunge: “Ho avuto 4 o 5 amori importanti. In mezzo, per dimenticare, ho usato il chiodo scaccia chiodo. Non funziona, se sei davvero innamorato, anzi ti penti. Adesso non sono più problemi”. Enzo Iacchetti ammette di avere ancora fiducia nell’amore: “Se mi capitasse l’amore che ti colpisce in faccia mica mi tiro indietro. Ora provo un senso di pace, ho esperienza, non rincorro più le ragazzine. A cinquanta me ne sono innamorato, adesso sarei un bavoso, antipatico, stupido. Che una si innamori di me perché sono simpatico, ragiono e mi commuovo, non ci credo più. Forse potrebbe volere la mia reversibilità”.
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Maddalena Corvaglia ed Enzo Iacchetti (Foto video)

Enzo Iacchetti su Maddalena Corvaglia: “Era molto giovane ma molto più matura di me alla sua età”

“Ho sofferto tanto quando finivano i rapporti – svela Enzo Iacchetti -. Mi sono sentito in colpa anche se mi lasciavano loro. Forse perché erano più giovani di me e stavano con uno più vecchio, forse ero geloso. Con le mie ex sono in ottimi rapporti con tutte, mi hanno fatto del bene e dato tanta gioia. Quando le incontro non provo niente, resta l’amicizia, che è il sentimento più bello. Quando non c’è il sess0 di mezzo è meglio”. Poi ricorda la sua storia d’amore con una storica Velina, Maddalena Corvaglia: “Lei per me è lo stupore. Non riuscivo a credere che si fosse innamorata di me così tanto. Era molto giovane ma molto più matura di me alla sua età. È stata una grande storia d’amore”. Di se stesso dice: “Ho messo via quello che mi serviva, ho prestato soldi mai riavuti, fatto del bene senza dirlo, così si fa. Non mi manca niente. Non ho lo yacht perché mi viene da vomitare, possiedo un’auto piccola per andare in paese e non ho vizi”.

“Il cinema non mi ha mai voluto – dice infine con rammarico -. Gli attori sono tutti romani, sempre gli stessi. Aspetto ancora che mi chiami Pupi Avati. Ma la mia soddisfazione è il successo che ho avuto. La gente che mi vuole bene. Non me lo aspettavo”.

Pubblicato il 08/05/2025 14:57

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