Denise Pipitone, il sensitivo: "Non sarà mai trovata"

Denise Pipitone, il sensitivo: “Non sarà mai trovata”

Daniela Vitello

Denise Pipitone, il sensitivo: “Non sarà mai trovata”

| 13/06/2021
Denise Pipitone, il sensitivo: “Non sarà mai trovata”

3' DI LETTURA

Michael Schneider ha collaborato nel ritrovamento di persone scomparse in tutta Europa

  • Le sue parole non piaceranno a Piera Maggio
  • “Capisco se una persona è viva o morta guardando la sua foto”
  • Ha cominciato ad avere visioni da bambino

Michael Schneider, sensitivo tedesco che ha collaborato a titolo gratuito con gli inquirenti di tutta Europa nel ritrovamento di persone scomparse, dice la sua su Denise Pipitone, la bambina sequestrata a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. Purtroppo le parole del chiaroveggente non faranno piacere a Piera Maggio, mamma della piccola Denise che al momento della scomparsa non aveva nemmeno quattro anni.

Piera Maggio (Foto da video)

“E’ meglio che i familiari di Denise cerchino pace”

“Ho la chiara percezione che, purtroppo, Denise non sarà trovata e il caso non sarà risolto – dice al “Corriere della Sera” – Ricevo chiari segnali rispetto al fatto che sarà meglio per i familiari cercare pace e chiudere il caso, anche se so che le mie parole sarebbero inaccettabili per una madre. Sento che si potrà cercare Denise per altri 17 anni e oltre senza trovarla mai”.

Denise Pipitone (Foto da video)

Il sensitivo e quell’indicazione su Saman

Nei mesi scorsi, Michael Schneider ha dato un contributo decisivo nel ritrovamento dei corpi di Laura Perselli e Peter Neumair, i coniugi di Bolzano uccisi dal figlio Benno, e si è pronunciato anche sul caso di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa a Novellara. Il medium ha indicato alle forze dell’ordine dove potrebbe trovarsi il corpo della povera Saman.

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Piera Maggio e Denise Pipitone (Foto da video)

“Capisco se una persona è viva o morta guardando la sua foto”

“Mi basta guardare una foto per sentire se quella persona è viva o morta — spiega al “Corsera” — Raramente vedo immagini. Se voglio trovare uno scomparso prendo una mappa e lascio che i miei occhi e le mie dita vaghino sulla cartina sempre più nel dettaglio finché si fermano su un punto preciso. Non mi occorre sapere molto del caso: solo il nome della persona, il luogo di residenza e l’ultimo di avvistamento”.

Denise Pipitone (Foto da video)

“La sensitività è un dono divino”

“Se la mente è sgombra da pensieri, le indicazioni che mi arrivano sono chiare e capisco subito se posso risolvere senza incertezze un caso – aggiunge – La sensitività è un dono divino: non si può imparare, ma si può perdere se si utilizza in modo improprio. Io stesso ho sperimentato l’assenza di percezioni in un periodo in cui sono stato troppo accecato dall’ego”.

Michael Schneider ha cominciato ad avere visioni da bambino. “Fino ai 19 anni non riuscivo a interpretarle – racconta – Poi, dopo una grave malattia, è diventato tutto molto più chiaro e negli ultimi anni il dono è aumentato. Per conservarlo devo pregare, meditare molto e comportarmi in modo corretto”.

Giacomo Frazzitta e Piera Maggio (Foto da video)

Eroe o ciarlatano?

Nei suoi confronti non mancano critiche e scetticismo. “C’è chi pensa che io sia un eroe e chi mi dà del pazzo o del ciarlatano — confessa il sensitivo — Ma io voglio essere utile, per quanto possibile, a chi ha perso i suoi cari dimostrando che c’è più energia e amore tra cielo e terra di quanto possiamo vedere e cogliere ogni giorno”.

Pubblicato il 13/06/2021 11:08

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