Papa Francesco lascia due cugine con le quali aveva un rapporto di profonda stima e affetto. Carla Rabezzana ha 93 anni e vive in provincia di a Portacomaro, in provincia di Asti, il paese da cui nel 1929 i nonni del futuro Papa partirono per l’Argentina. La donna ha ricordato il Pontefice in una breve intervista all’Ansa: “L’ho sentito in settimana. Gli ho detto: ‘Ho un piede rotto’. E lui: ‘Meno male che non ti sei rotta la testa’”. Era un uomo sempre allegro e affettuoso. “Il dolore per la perdita di Giorgio è troppo forte – aggiunge l’anziana -. Non riesco a parlare. Mi tengo i tanti ricordi belli che ho di lui, la sua simpatia, la battuta pronta e i momenti passati insieme. Eravamo molto legati, ci sentivamo spesso al telefono, come la scorsa settimana, e avrei voluto vederlo di persona per il Giubileo quest’estate. È un vuoto immenso”. Papa Francesco con lei era premuroso e nell’ultima telefonata le aveva detto: “Mi raccomando, curati”. L’ultima volta che si erano visti è stato nel 2022, quando Papa Francesco tornò ad Asti per una visita privata in occasione del 90esimo compleanno della cugina. Un momento che l’anziana cugna ricorda con commozione.
“Quando è venuto a trovarmi per festeggiare il mio compleanno è stato il giorno più bello della mia vita. Ora invece per me è tempo del dolore”, aggiunge la 93enne. Si è trattato di un pranzo in famiglia, con piatti della tradizione e una tavolata con i parenti. A cucinare quel giorno fu un’altra cugina, Nella Bergoglio, originaria di Portacomaro ma da tempo residente a Peveragno, provincia di Cuneo.
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Papa Francesco, il ricordo delle cugine: “Era molto fisico e affettuoso”
Carla Rabezzana non riesce a trattenere la commozione ma sulla figura privata di Papa Francesco aggiunge: “Per lui preparavo sempre la bagna cauda. Lo salutavo dicendo ‘Cerea’. Era un uomo meraviglioso. Come lui non ce ne saranno. È andata così. Non riesco nemmeno a parlare”. Anche l’altra cugina del Papa, Nella Bergoglio, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo. “L’ho sentito una settimana fa – racconta all’Ansa -. Gli ho mandato un messaggio di buona guarigione, gli ho raccomandato di riguardarsi. Lui mi ha ringraziato con un vocale: ‘Grazie tante, un abbraccio a tutti Nella, grazie’”. Jorge e Nella Bergoglio avevano scoperto di essere parenti nel 2001 grazie a don Capra, parroco di Portacomaro Stazione. “Quando ci siamo conosciuti, lui mi ha chiesto di approfondire la nostra relazione e di pregare per lui – spiega la donna – andavamo a trovarlo due volte l’anno, in primavera e prima di Natale. Gli portavamo un po’ di casa”.
L’ultima volta si sono incontrati a gennaio, durante un’udienza in Vaticano. “Ci ha salutati tutti, era sorridente e sereno. Mi ha chiesto di portargli la bagna cauda, se l’avessi cucinata”, racconta. Ospite della trasmissione “Pomeriggio Cinque” condotta da Myrta Merlino, Nella Bergoglio ha rivelato: “Ci ha voluto bene, ci ha insegnato, la dolcezza, l’umiltà, il volersi bene. Di lui mi mancherà il suo sorriso, le sue mani calde, morbide, il suo abbraccio. Era molto fisico e affettuoso”. “L’ho visto il giorno di Pasqua, ma mi è sembrato stanco, affaticato, con le mani gonfie”, svela.

La cugina Delia Gai: “I nostri nonni erano fratelli. Era un uomo molto ironico”
Delia Gai è un’altra cugina di Papa Francesco e con il marito Franco Travo ha ricordato il Pontefice in un’intervista rilasciata ad Elvira Serra per il “Corriere della Sera”. “Veniva a trovarci a Pratomorone, dove abitavo prima di sposarmi. I nostri nonni erano fratelli”, racconta. “Prima che Giorgio diventasse Papa, da Carla era il suo dormitorio, lì aveva la stanza dove poteva anche pregare, mentre qui da noi era la sua osteria”, aggiunge. Era un uomo molto ironico. “Due anni fa ad agosto io e mia moglie abbiamo compiuto 60 anni di matrimonio. Quando glielo dissi al telefono lui replicò: e non ti sei ancora stufato?”, racconta Franco Travo. “Era così- aggiunge la moglie -. Quando fece l’intervento al colon, nel 2021, con noi scherzò: “Ora in pancia ho 47 punti. Taglio cesareo, ma senza bambino!”.

“Chiudeva ogni telefonata chiedendo di pregare per lui”
Delia Gai racconta: “Subito dopo la nomina a Pontefice un giorno ci diede appuntamento in un ristorante. C’eravamo tutti, ma lui non arrivava, non arrivava. Finché comparve, a piedi, vestito di nero, come un semplice prete: noi ce lo aspettavamo già con il rosso porpora. Allora mio marito gli chiese dov’era l’autista. Ma quale autista?, gli rispose. Io gli domandai dove fosse l’anello, e lui dovette cercare nelle tasche per trovarlo”. Gli aneddoti sul Papa che per loro ero solo Giorgio, sono tantissimi. I due ricordano infine che quando il Santo Padre andava a trovarli, la sera lavava i calzini che avrebbe messo il mattino dopo. “Oppure scendeva nell’orto a prendersi i pomodori o l’insalata e li mangiava senza condirli”, ricorda la cugina. Franco Travo racconta che Papa Francesco mandava le corone, benedette da lui, per i loro amici. “Ci sentivamo una volta al mese. Chiudeva ogni telefonata chiedendo di salutare i nostri amici perché erano anche suoi. E chiedendo di pregare per lui”, conclude.