A meno di 24 ore dalla morte di Eleonora Giorgi la nuora Clizia Incorvaia, moglie di Paolo Ciavarro, pubblica su Instagram una Story nella quale si scaglia contro tutti i personaggi dello spettacolo che la stanno ricordando, ma che di fatto non si erano più fatti vivi. L’amatissima attrice si è spenta ieri mattina in una clinica romana all’età di 71 anni tra le braccia dei suoi figli a un anno dalla diagnosi di cancro al pancreas. Negli ultimi mesi, nonostante la malattia, Eleonora Giorgi non si era mai sottratta al pubblico dando a tutti un esempio di coraggio e ottimismo. Tra Eleonora Giorgi e la nuora Clizia Incorvaia c’era un rapporto speciale. A poche ore dalla sua scomparsa, l’influencer le ha dedicato pensieri di stima e affetto pubblicati nelle storie su Instagram. “Sei stata come una mamma per me. Voglio riempirmi la testa e il cuore del tuo sorriso da bambina che porterò sempre con me”, ha scritto a corredo di una foto insieme.
Clizia Incorvaia ha però anche posto l’attenzione contro tutti coloro che in queste ore stanno rilasciando dichiarazioni e commenti sulla morte di Eleonora Giorgi ma che non le sono stati vicino nel momento più difficile. Senza fare nomi ha scritto: “Ci sono persone che scrivono post su mia suocera con una falsità assurda. È bello dire belle parole adesso e non calcolarla ma più quando era in vita”. Poi ha aggiunto: “L’amore, la stima e il rispetto, questi sono fatti e non parole. Solo per consenso pubblico e like? Sì. La dura verità. Ele tu sai”.

Clizia Incorvaia dopo la morte di Eleonora Giorgi ha condiviso un messaggio della mamma di Giulia Salemi
Dopo lo sfogo, l’influencer ha anche condiviso un bel messaggio che le è arrivato da un’amica, Fariba Tehrani, mamma di Giulia Salemi. Non si sa a chi si riferisca Clizia Incorvaia di preciso, In queste ore, dopo la triste notizia, sono tantissimi i volti dello spettacolo che le hanno rivolto un pensiero. Dopo la dedica di Carlo Verdone sono arrivati i messaggi commossi di tanti altri personaggi dello spettacolo. A spiccare sono quelli di Enrico Montesano che con lei ha recitato in “Grand Hotel Excelsior” nel 1982, Renato Pozzetto con il quale ha recitato in “Mia moglie è una strega” e ancora Massimo Ghini e Christian De Sica che con l’attrice ha fatto due film e la fiction Lo Zio d’America. “Abbiamo lavorato insieme in un film – ha dichiarato Enrico Montesano all’Adnkronos – ma pur non avendo girato scene insieme tutte le volte che l’ho incontrata dopo, lei è stata sempre estremamente affettuosa ed espansiva, mostrando un lato umano di grande affabilità, di apertura, di gentilezza, di cortesia e affettuosità. E la cosa mi ha colpito molto. Quando mi incontrava diceva cose molto carine su di me, e questo mi ha sempre piacevolmente sorpreso, perché nel nostro ambiente, e non solo, non accade spesso”.

Adriano Celentano: “Compagna di lavoro gentile, appassionata, indimenticabile”
Sempre ad Adnkronos, Renato Pozzetto ha aggiunto: “Mi dispiace molto, anche se non ci sentivamo da tanti anni. L’ho frequentata solo sul set, ma la ricordo come una collega molto brava, e puntuale nel suo lavoro”. Adriano Celentano ha salutato Eleonora Giorgi con un post pubblicato su Instagram. Con Eleonora Giorgi, Adriano Celentano ha girato alcuni film, in particolare due molto noti come “Mani di velluto” e “Grand Hotel Excelsior”. “Cara Eleonora, compagna di lavoro meravigliosa, gentile, appassionata, indimenticabile – ha scritto l’artista a corredo di una foto che li ritrae insieme -. Con la tua bellezza anche umana e la tua sensibilità, hai saputo trasformare il momento più difficile della malattia in un atto d’amore. Quell’amore che ritroverai tra le braccia di Gesù che ti stringerà a sè nel Suo amore. Adriano”.
Massimo Ghini ha lasciato un ricordo commosso: “Eleonora era una diva popolare nell’accezione migliore della parola. È stata una delle giovani attrici del nuovo cinema italiano nel momento in cui cambiavano le carte in tavola. Parlo della fine degli anni Settanta e dell’inizio degli anni Ottanta. Ornella Muti ed Eleonora Giorgi hanno rappresentato le due giovani star del nostro cinema, aprendo una nuova pagina. Furono le prime nuove dive giovani”.
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Federico Zampaglione: “Eleonora era una persona estremamente gioiosa e vitale”
Chrstian De Sica ha pubblicato invece una loro foto insieme e poche parole: “Ciao dolce Eleonora”. Claudio Amendola interpellato da LaPresse ha sottolineato la dignità con cui l’attrice ha affrontato la malattia: “Un grande dispiacere, un’icona del nostro cinema. Ho percepito una grandissima dignità, ho visto ultimamente una sua apparizione tv in cui da grande signora e da grande donna parlava del suo problema, una sorta di saluto a tutti noi. Mi ha colpito molto. Sempre con il sorriso. È stato dolce e doloroso”. Federico Zampaglione dei Tiromancino ha ricordato l’attrice su Instagram pubblicando un suo scatto all’epoca della sua interpretazione del film di Carlo Verdone, “Borotalco”: “Ti ricorderò sempre così”. Il cantante ha aggiunto: “Eleonora era una persona estremamente gioiosa e vitale, tutte le volte che ci incontravamo sprizzava energia da tutti i pori, una grande positività. Era una donna che amava fondamentalmente la vita. Dispiace tanto”.

Andrea De Carlo, l’ultimo amore dell’attrice: “Mi resta il ricordo di momenti intensi”
L’ultimo amore di Eleonora Giorgi è stato lo scrittore Andrea De Carlo. I due sono stati legati sentimentalmente dal 1996 al 2007. Lo scrittore ha condiviso sui social un ricordo personale: “Abbiamo percorso un tratto di vita insieme, Eleonora cara. Oggi è un giorno triste, ma mi resta il ricordo di momenti intensi, e della tua intelligenza ironica e non convenzionale che non tutti conoscevano. Un abbraccio pieno d’affetto ad Andrea e Paolo”. Ma l’amico che le è sempre rimasto accanto è Carlo Verdone che dopo il messaggio sui social ha rilasciato anche un’intervista al “Corriere della Sera” rivelando: “L’ultima volta ci siamo sentiti cinque giorni fa, messaggi sul cellulare corti, meravigliosi, sul profondo affetto che ci legava da sempre, sui nostri giorni felici insieme. Ci eravamo conosciuti ai tempi della scuola, lei era fidanzata con Francesco Anfuso, il mio migliore amico, che morì a 16 anni. Una tragedia.
“La ricordo luminosa, sempre sorridente, spiritosa, brillante. Non l’ho mai vista triste – ha aggiunto l’attore e regista -. Quando l’ho vista malata, col cappellino in testa, aveva perso i suoi capelli biondi, mi ha fatto impressione. Nel condividere la malattia ha fatto un atto di coraggio estremo, dando prova di essere una donna matura pur sapendo che in fondo al tunnel non ci sarebbe stato più nulla”.

Carlo Verdone: “Doveva recitare in ‘Vita da Carlo’, ma i medici glielo proibirono”
Carlo Verdone ha poi rivelato una circostanza inedita. “Doveva interpretare una piccola parte nella quarta stagione di ‘Vita da Carlo’, nella scena doveva portare un dono a mia figlia. Ma stava girando la polmonite, e i medici le proibirono di venire sul set”. Poi ha aggiunto: “Ha sperato in un miracolo fino all’ultimo. Chi è in quella condizione la speranza non la perde mai. Aspetti un miracolo, un farmaco, qualcosa che la gran parte delle volte non arriva. Non si è mai sottratta alla sua debole speranza. Con grazia, pacatezza, serenità. Un esempio per tante persone che soffrono come ha sofferto lei. Ha vissuto la malattia in modo filosofico, circondata dall’amore dei suoi cari, i figli, i nipoti”. Carlo Verdone ha infine ricordato il successo del film “Borotalco” che vinse 5 David di Donatello. “Se è venuto bene il merito fu anche suo – ha dichiarato -. Ha trasmesso tanta creatività. L’ho presa perché mi convocò Angelo Rizzoli. Mi disse che dopo due film con Manfredi e Lattuada, Eleonora aveva visto Un sacco bello e Bianco Rosso e Verdone e voleva lavorare con me”.
“Gli dissi accetto, purché avessi al mio fianco lo sceneggiatore Enrico Oldoini. Il personaggio di Nadia Vandelli, brillante, sveglia, lo disegnammo su di lei, mentre io ero l’imbranato. Fummo una coppia perfetta”, ha concluso.