Speciale Papa, Bruno Vespa nella bufera: solo uomini in studio

Bruno Vespa nella bufera per lo speciale sul Papa, 8 uomini in studio: “Sembrava un conclave”

Germana Bevilacqua

Bruno Vespa nella bufera per lo speciale sul Papa, 8 uomini in studio: “Sembrava un conclave”

| 23/04/2025
Bruno Vespa nella bufera per lo speciale sul Papa, 8 uomini in studio: “Sembrava un conclave”

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Bruno Vespa ci ricasca: il giornalista nella bufera per la sua scelta di ospitare solo uomini nella puntata speciale di “Porta a Porta” incentrata sulla morte di Papa Francesco. Una scelta in assoluto contrasto con l’impegno della Rai per la parità di genere testimoniato dall’adesione al progetto europeo “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla”. Un’iniziativa che promuove l’equilibrio di genere nei dibattiti pubblici. Il consigliere Rai Roberto Natale ha criticato aspramente le scelte del conduttore e giornalista. Non è la prima volta che Bruno Vespa fa uno scivolone di questo genere. Era già successo l’anno scorso quando aveva scelto un parterre tutto al maschile per parlare di aborto.

In una nota ufficiale Roberto Natale ha scritto: “Non sono bastate tre ore di diretta per vedere una donna seduta su una delle otto poltroncine bianche di Porta a Porta. Neanche si trattasse di un conclave, lo Speciale dedicato alla morte di papa Francesco ha messo a confronto, come già altre volte è capitato a Bruno Vespa, solo e soltanto competenze maschili”.
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Bruno Vespa e Roberto Natale (Foto video)

Bufera su Bruno Vespa: “Solo uomini mentre Papa Francesco ha valorizzato il ruolo delle donne nella Chiesa”

La denuncia del consigliere Rai è circostanziata e dettagliata. “Tranne un breve collegamento con Monica Maggioni e l’intervento di una suora, in rappresentanza delle religiose che in studio erano presenti nel ruolo secondario di pubblico, esclusivamente gli uomini hanno potuto dire la loro su un pontificato che, invece, molto ha valorizzato il ruolo delle donne nella Chiesa”.

Facendo poi riferimento alla campagna europea “No Women No Panel” ha aggiunto: “La Rai è impegnata su questo fronte, proprio per contrastare l’esclusione delle donne dai dibattiti pubblici; e con il progetto 50/50 al quale hanno aderito già decine di trasmissioni del servizio pubblico, sollecita una sempre maggiore attenzione alla parità di genere nella scelta degli esperti da chiamare nei programmi”. Le uniche donne in studio erano le suore presenti nel pubblico.

Lo Speciale di Porta a Porta (Foto video)

Roberto Natale: “L’impegno ad un’equa rappresentanza dei generi deve valere per tutti”

In studio con Bruno Vespa erano presenti solo uomini, un dettaglio che è saltato subito all’occhio. “La foto tutta al maschile dello studio di Vespa, che da ieri sera gira sui social – ha concluso Roberto Natale – manda un segnale totalmente opposto e rischia di offuscare anni di lavoro. La Rai non può permetterlo: l’impegno ad un’equa rappresentanza dei generi deve valere per tutti”. Critiche sono arrivate anche dal grillino Dario Carotenuto che ha rilanciato l’allarme in Commissione di Vigilanza: “Otto uomini e nessuna donna, neanche una voce femminile per commentare un evento che riguarda tutta l’umanità. Vespa è recidivo e sentire che nel pubblico c’erano le suore non fa altro che rendere il tutto ancora più surreale, soprattutto se pensiamo che proprio Papa Francesco ha aperto per la prima volta ruoli apicali alle donne”.

La redazione di “Porta a Porta” ha risposto alle critiche attraverso “Il Giornale” spiegando che “l’unica vaticanista di un giornale nazionale, Franca Giansoldati del ‘Messaggero’, non ha voluto intervenire, mentre Elisabetta Piquet, vaticanista straniera amica del Papa, non ha potuto per ragioni di lavoro. La conduttrice Lorena Bianchetti, a sua volta, non è intervenuta per ragioni familiari”.

Lorenzo Tosa e Dario Carotenuto (Foto Facebook)

Lorenzoa Tosa: “Su molti canali intervistano suore, teologhe: loro non sono riusciti a trovare una donna”

Il giornalista Lorenzo Tosa, su Facebook ha pubblicato un post molto critico: “Otto uomini su otto chiamati da Bruno Vespa a dissertare sulla morte del Papa. Un Papa che pur tra mille difficoltà e molte resistenze, aveva nominato diverse donne in vari ruoli chiave e che aveva cominciato a poco a poco ad aprire la Chiesa alle donne”. “Mentre su molti canali intervistano suore, teologhe, esperte sul Servizio pubblico (o quello che ne resta) non sono riusciti a trovare una sola donna che raccontasse il suo Papa Francesco” aggiunge indignato il giornalista.

“Questa immagine è il ritratto impietoso dell’informazione ai tempi di Telemeloni. Di cui Vespa e ‘Porta a Porta’ sono il più cupo manifesto. Significa non aver capito nulla, di Papa Francesco”, conclude. Al post di Lorenzo Tosa hanno risposto in molti, un utente scrive: “Una trasmissione vergognosa. Sembra una trasmissione contro Papa Francesco nel giorno della sua morte. Ma poi cosa c’entrava fare la sigla iniziale con la foto del Papa e il Presidente del Consiglio?”. Infine un altro ricorda: “Cosa vi sorprende, Vespa è quello che aveva invitato 7 uomini per parlare dell’aborto”.


Pubblicato il 23/04/2025 15:51

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