Adriano Galliani svela: “Ero innamorato di Manuela Moreno"

Adriano Galliani: “Ero innamorato di Manuela Moreno ma lei mi ha lasciato”

Germana Bevilacqua

Adriano Galliani: “Ero innamorato di Manuela Moreno ma lei mi ha lasciato”

| 15/05/2023
Adriano Galliani: “Ero innamorato di Manuela Moreno ma lei mi ha lasciato”

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Adriano Galliani, 78 anni, è uno dei più cari amici di Silvio Berlusconi dagli anni ’70. Dal 2018 è ad del Monza ed è stato ad del Milan dal 1986 al 2017. Intervistato dal “Corriere della Sera” svela anche il suo lato personale e sentimentale. Nel 2022 è uscito il suo libro dal titolo “Le memorie di Adriano G. Storia di una passione infinita”. Nel volume racconta di quando andò a vedere Sheva a Kiev, con un freddo terribile e le prostitute che tentavano di entrare in camera: “Dormii con il cappotto e con una cassapanca contro la porta – ricorda – Passai la notte al telefono con la donna di cui ero innamorato”. Chi era? “Non so se posso dirglielo… Devo farmi autorizzare”. La donna di cui Adriano Galliani ha poi svelato il nome nel corso dell’intervista è la conduttrice televisiva Manuela Moreno, 56 anni, romana, volto Rai. Tutte le sere conduce “Tg2 Post”, in onda dal 2019 al termine del Tg2. “Poi però mi ha lasciato”, svela Galliani.

Manuela Moreno (Foto da Instagram)

“Spero ci sia l’aldilà per incontrare di nuovo mia madre”

Ma chi è Manuela Moreno? Il suo programma unisce l’informazione giornalistica con l’intrattenimento più leggero e lei macina migliaia di ammiratori anche grazie ai social. Su Instagram ha più di 78 mila follower, si mostra in studio o al lavoro, posta video e foto che la ritraggono con personaggi celebri o in momenti privati. Sulla vita privata è riservatissima. A “Un giorno da pecora”, ha però affermato di essere single. “Non sono mai stata con un politico. Sono stata con tante ‘categorie’ ma quella mai. Non essendo mai stata sposata ho avuto molti fidanzati”, ha precisato la conduttrice. Di sicuro, si sa che l’ad del Monza si era innamorato di lei. E che ad un certo punto lei lo avrebbe lasciato. Quella di Adriano Galliani è stata un’infanzia segnata dalla morte della madre e dalla grande passione per il calcio. “Era lei, non mio padre, a portarmi alla partita. Messa in Duomo, panino, stadio. Morì nel 1959, avevo 14 anni. Il giorno dopo papà mi disse: ‘Adriano, vai pure. La mamma è contenta se vai a tifare per il Monza’ – racconta commosso – Spero tanto che esista l’aldilà per mettere fine alla mia ricerca. Perché per tutta la vita ho cercato la mia mamma”.
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Adriano Galliani (Foto da Facebook)

“Berlusconi è la persona più buona che ho conosciuto in vita mia”

L’incontro con Silvio Berlusconi è arrivato in giovane età quando Adriano Galliani era un piccolo imprenditore: “Gli dissi ‘Mio padre diceva che i comunisti mangiano i bambini, e io mi sono fermato lì’. Berlusconi si alzò, venne verso di me, pensai di aver fatto una gaffe. Invece mi abbraccia e mi fa: anche il mio papà diceva così!”. E aggiunge: “Già pensava a tre canali nazionali. Obiettai che non era possibile: per la legge poteva averne solo uno regionale. Fu secco: ‘Lei faccia il tecnico e mi dica: la sua azienda può realizzare il mio progetto?’. Lui è come Ezzelino da Romano, passato alla storia come crudele mentre era un grand’uomo. Berlusconi è la persona più buona che ho conosciuto in vita mia. È dolcissimo. Non dimenticherò mai le cose che mi ha detto sulla nostra amicizia prima del suo intervento al cuore; anche se dopo 44 anni non riesco a dargli del tu. Quando rischiai di morire di Covid, in un prefabbricato senza finestre, lui telefonava al San Raffaele ogni giorno per avere mie notizie”. “L’ho visto salutare il presidente degli Stati Uniti e la persona più umile della terra allo stesso modo, con lo stesso sorriso”, confida.

Adriano Galliani (Foto da video)

“Mi piazzai nel salotto di casa di Ibrahimovic: non me ne vado finché non firmi”

Galliani racconta poi un aneddoto su Zlatan Ibrahimovic e su come lo prese per sfinimento: “Mi piazzai nel salotto di casa: non me ne vado finché non firmi. Restai tutto il giorno. La moglie mi guardava come un pazzo: ma questo chi diavolo è? E Ibra: ‘È Galliani del Milan, dice che non se ne va finché non firmo’. E tu cosa farai? ‘Credo che firmerò, se no quello non se ne va davvero’”. E di Ronaldo ricorda: “Faceva la scarpetta nel vassoio degli spaghetti al pomodoro. Ancelotti lo prendeva in giro: Fenomeno, almeno sai chi ti marca domani? E lui: io no, ma lui sa che deve marcare Ronaldo”. L’ultima sfida è il Monza: “Alle 23.12 del 29 maggio 2022 a Pisa conquistammo la promozione in serie A – racconta – Due minuti dopo ricevo questo whatsapp: ‘Sono molto contento per lei dottore e per il presidente, Sinisa Mihajlovic’”.

Pubblicato il 15/05/2023 14:33

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