Accoltella il vicino in ascensore, forse ai domiciliari

Accoltella il vicino in ascensore, forse ai domiciliari. La vittima: “Sono terrorizzato”

Daniela Vitello

Accoltella il vicino in ascensore, forse ai domiciliari. La vittima: “Sono terrorizzato”

| 15/05/2025
Accoltella il vicino in ascensore, forse ai domiciliari. La vittima: “Sono terrorizzato”

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Accoltella il vicino di casa in ascensore e a distanza di due mesi chiede i domiciliari. Michele Esposito, la vittima, è vivo per miracolo e si dice terrorizzato da questa eventualità ai microfoni de “La Vita in Diretta”. L’uomo che lo ha quasi ucciso, un 70enne già condannato per stalking, potrebbe uscire dal carcere. “Per 13 anni sono stato preoccupato per quello che mi stava accadendo. Oggi sono terrorizzato, mi ha anche promesso che mi avrebbe ammazzato. Abbiamo paura”, confessa all’inviato Giuseppe Di Tommaso. Michele Esposito, 51 anni, giornalista, residente a Bari è vittima da 13 anni dell’ossessione di un uomo che vive nel suo stesso condominio e che lo scorso 26 febbraio lo ha aggredito nell’ascensore ferendolo gravemente con un’arma da taglio, una lama lunga 31 centimetri.
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Michele Esposito con la moglie Simona e l’inviato Giuseppe Di Tommaso (Foto da video)

Accoltella il vicino in ascensore, il racconto choc di quella terribile serata

“Quella sera, come tutte le sere, sono andato con il mio cane per la passeggiata notturna – racconta Michele Esposito a “La Vita in Diretta” – Al rientro, sono salito con l’ascensore. Lui ha spalancato la porta, ha fatto irruzione e ha cominciato ad accoltellarmi ripetutamente con una ferocia terribile. Una violenza così non l’avrei mai immaginata. Sapevo di essere in pericolo ma mai avrei potuto pensare che arrivasse a fare tanto”. Sul viso di Michele Esposito ci sono i segni di quella terribile aggressione. “I segni saranno permanenti – svela – Io non ho ancora idea esattamente di quali saranno gli esiti. A parte le cicatrici, sono permanenti quelli visibili e purtroppo anche quelli non visibili”.

Michele Esposito (Foto da video)

La vittima: “Quell’uomo ha anche provato a investirmi con la macchina”

Prima di quella tragica sera, il vicino aveva più volte minacciato Michele Esposito. “Il rancore nei miei confronti è durato 13 anni, con diversi episodi. Ha anche provato a investirmi con la macchina”, confida il 51enne. Michele e la moglie Simona vivono nel terrore da quando l’aggressore, attualmente in carcere per tentato omicidio pluriaggravato, ha chiesto i domiciliari. “La paura è soprattutto per la mia famiglia che non è più in sicurezza nell’appartamento in cui viviamo – spiega la vittima – Sono passati soltanto due mesi e mezzo dal tentato omicidio. Io non ho bisogno di ricordare quella sera, io rivivo ogni sera che cosa è successo quella sera. Ogni sera quando torno dalla passeggiata con il mio cane, rivivo ogni passo, ogni momento”.
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Alberto Matano (Foto da video)

Alberto Matano: “Mi domando come si possa vivere con questo incubo”

“Lui ha detto che avrebbe voluto vedere Michele morto, fosse anche stata l’ultima cosa che avrebbe fatto nella sua vita”, gli fa eco la moglie. “Noi saremo al tuo fianco – commenta Alberto Matano – Mi domando come si possa vivere con l’incubo che questa persona che ha provato ad ucciderlo possa tornare in quel condominio e possa reiterare questa condotta. Diciamo la verità: è vivo per miracolo. Mi auguro che qualcosa venga fatto per scongiurare che tutto questo accada”.

Pubblicato il 15/05/2025 16:23

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