Tg1, parla il poliziotto accoltellato e vivo per miracolo

Tg1, parla il poliziotto accoltellato e vivo per miracolo dopo 100 trasfusioni

Daniela Vitello

Tg1, parla il poliziotto accoltellato e vivo per miracolo dopo 100 trasfusioni

| 08/06/2024
Tg1, parla il poliziotto accoltellato e vivo per miracolo dopo 100 trasfusioni

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“Rifarei tutto. L’affetto dei cittadini mi ha commosso”. Al Tg1 parla Christian Di Martino, il vice ispettore di polizia accoltellato un mese fa a Lambrate da un 37enne marocchino. A raccogliere la sua testimonianza è il giornalista Stefano Fumagalli. “Come sto? Diciamo che adesso sto migliorando – esordisce il vice ispettore delle Volanti di Milano – Il decorso della malattia vorrà il suo tempo. Ho perso un rene, però farò comunque una vita normale. Probabilmente dovevo morire, però grazie alla bravura dei medici sono riuscito a rimanere in vita”.
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Stefano Fumagalli e Christian Di Martino (Foto da video)

“Aveva un coltello nascosto tra gli abiti e mi ha colpito con dei fendenti”

La nuova vita di Christian Di Martino porta le cicatrici dei fatti lo scorso maggio alla stazione di Lambrate. In piena notte viene segnalata una persona che lancia sassi a treni e passanti. È un irregolare senza fissa dimora con precedenti per spaccio e rapina e tre provvedimenti di espulsione. Il vice ispettore lo blocca il pregiudicato ha con sé una lama da 20 cm. “Ha estratto questo coltello che non mi aspettavo – racconta Christian Di Martino – lo aveva nascosto tra gli abiti e mi ha colpito con dei fendenti”. Il poliziotto è in fin di vita e si pensa al peggio. Viene operato d’urgenza all’ospedale Niguarda e rimane sotto i ferri per cinque ore. Durante l’intervento, riceve un centinaio di trasfusioni tra sangue, plasma ed emoderivati. Per ringraziare l’ospedale circa 70 appartenenti alle forze dell’ordine hanno poi donato il sangue.

“Voglio tornare a fare il poliziotto, il mio lavoro mi piace”

Christian Di Martino resta sette giorni in terapia intensiva ma giorno dopo giorno le sue condizioni migliorano e riceve la visita delle massime autorità dello Stato. Ma non solo. “La vicinanza dei cittadini che, pur non conoscendomi, mi hanno fatto sentire il loro supporto e il loro affetto”, sottolinea. Con ancora i punti di sutura nel torace, il vice ispettore non ha dubbi. Appena possibile, vuole tornare a fare il poliziotto. Sul suo corpo rimarranno per sempre i segni di quella notte, ma se potesse tornare indietro non si comporterebbe diversamente. “Farei tutto quello che ho fatto. Il mio lavoro mi piace e l’ho fatto per assicurare la sicurezza di tutti”, conclude.


Pubblicato il 08/06/2024 15:37

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