Zangrillo: "Gli scettici del vaccino? L’asino non diventerà mai un purosangue"

Zangrillo: “Gli scettici del vaccino? L’asino non diventerà mai un purosangue”

Daniela Vitello

Zangrillo: “Gli scettici del vaccino? L’asino non diventerà mai un purosangue”

| 12/08/2021
Zangrillo: “Gli scettici del vaccino? L’asino non diventerà mai un purosangue”

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“Gli scettici del vaccino? L’asino non diventerà mai un purosangue! Non lo dico, beninteso, in tono offensivo. Mi limito a un dato di fatto. Come scritto anche da Nature, quasi il 20% della popolazione non si vaccinerà. E su questo c’è poco da fare. C’è uno zoccolo duro di scettici che è difficile da scalfire”.

A parlare così in un’intervista al “Corriere della Sera” è Alberto Zangrillo. Da quando è esplosa la pandemia, il direttore dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione generale del San Raffaele di Milano si è sempre posto come una voce fuori dal coro in tema di coronavirus.

Alberto Zangrillo (Foto da video)

“I cittadini non vanno spaventati”

Zangrillo torna ad attaccare i media rei di aver avviato una campagna di terrore “devastante” che contribuisce – a suo dire – a scoraggiare del tutto chi è restio a vaccinarsi. “Io la detesto per un motivo semplice: sono convinto che distolga l’attenzione e le forze dai veri problemi – sentenzia – I cittadini non vanno spaventati affinché reagiscano come voglio io (…) Trovo inutili e dannosi i bollettini quotidiani con i dati sui contagi. Rincorrendo i numeri e le fantasie di pseudo-scienziati perdiamo di vista le basi fondamentali dell’umanità”.

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Alberto Zangrillo (Foto da video)

“Bisogna occuparsi dei malati dimenticati”

Il medico personale di Silvio Berlusconi ammette che il Covid è un problema ma ribadisce la necessità di non trascurare tutto il resto. “È arrivato il momento, oggi più che mai, di occuparsi degli altri malati: gli oncologici, i cardiopatici, chi ha malattie neurologiche e patologie croniche – dichiara – Sono malati dimenticati, con situazioni che si stanno riacutizzando e che rischiano di aggravarsi in modo irrimediabile (…) In agenda, poi, bisogna tornare a mettere il tema della prevenzione che nel breve periodo porta a spendere, ma che sul lungo fa risparmiare il servizio sanitario e dà qualità di vita”.

“Ecco perché in Sicilia e in Sardegna la situazione è più critica”

“È come se fossimo su una nave la cui rotta piano piano va modificata – spiega – Il rischio altrimenti è di finire nelle secche per inseguire solo i malati Covid. Il ritorno alla realtà a settembre proporrà ben altro, ossia il riacutizzarsi delle patologie croniche. Mentre oggi tutti sono concentrati sulla saturazione dei posti letto in Sardegna e Sicilia: è evidente che lì la situazione è così perché ai problemi degli abitanti si sommano quelli dei turisti. Ma da fine agosto tutto tornerà nella normalità”.

Alberto Zangrillo e Myrta Merlino (Foto da video)

“Basta comunicare ogni giorno il numero dei contagi”

Secondo Zangrillo, occorre “fare capire bene che chi si vaccina è protetto dalla malattia in forma grave e dal rischio di morte. E per farlo capire, ritorno al punto di partenza, bisogna smetterla di comunicare il numero dei contagi che da soli non dicono nulla (…) Più che parlare di green pass ed entrare nel tema delle libertà individuali, da medico preferisco dare l’esempio. E invitare la gente a comportarsi con senso di responsabilità. Purtroppo, la speculazione politica fa diventare le misure anti-Covid di parte. E tutto ciò confonde i cittadini (…) Dobbiamo tornare urgentemente a occuparci dei più deboli. I bambini, che devono tornare a scuola in presenza. E gli anziani, che devono essere curati al meglio per tutte le loro patologie”.

Pubblicato il 12/08/2021 14:59

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