Vittorio Sgarbi, il dramma della depressione: "Faccio fatica in tutto"

Vittorio Sgarbi, il dramma della depressione: “Ho perso molti chili, faccio fatica in tutto”

Daniela Vitello

Vittorio Sgarbi, il dramma della depressione: “Ho perso molti chili, faccio fatica in tutto”

| 11/03/2025
Vittorio Sgarbi, il dramma della depressione: “Ho perso molti chili, faccio fatica in tutto”

3' DI LETTURA

Vittorio Sgarbi combatte contro una forte depressione. È questo il motivo per cui il critico d’arte è apparso smagrito nelle ultime apparizioni pubbliche e televisive. “Invecchiato, certamente, con voce grave, lenta e impersonale”, così Antonio Gnoli descrive l’ex sottosegretario alla Cultura su “Robinson”, inserto del quotidiano “La Repubblica”. Il giornalista lo ha incontrato più volte sia nella sua casa romana che nella clinica dove era stato ricoverato. A minare Vittorio Sgarbi nel fisico e nell’anima sarebbero state le polemiche e i pressanti attacchi subiti a seguito delle sue dimissioni da sottosegretario e le contestazioni relative al alcune opere d’arte. “Dell’enfant prodige, del bambino che è sempre stato – ribelle, imprevedibile, mentalmente bulimico – sembra restare ben poco. Mentre divorava la vita, la vita lo stava inghiottendo”, scrive Antonio Gnoli.

Vittorio Sgarbi (Foto Instagram)

“Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto”

“Come sto? Così, come mi vedi – esordisce Vittorio Sgarbi – Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto (…) Oggi guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto. Senza rappresentare una parte. Se ero prigioniero della mia immagine? Penso di sì (…) Oggi, nel ripensare a certe cose di allora è come se vedessi un altro me (…) Non era una recita a teatro ma la rappresentazione del mio temperamento. Questo è stato il senso della televisione per me”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Vittorio Sgarbi (Foto da video)

Vittorio Sgarbi: “La mia depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare”

Oggi il desiderio di vita del vulcanico Vittorio Sgarbi si è come affievolito. “Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende – confida – In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita. La vita e le azioni che l’accompagnano si esprimono attraverso l’attività politica e artistica, mentre quello che passa nella mia mente è ciò che sarà oltre la mia vita. Cosa ne sarà del mio futuro? È una domanda che non posso evitare sapendo oltretutto che la mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”.

Vittorio Sgarbi (Foto Instagram)

“Spero che si affermi la verità dello spirito con cui ho fatto queste cose”

Vittorio Sgarbi non aveva mai sofferto di depressione prima di adesso. “Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”, confessa. La sua vicenda giudiziaria sta minando il suo presente “in modo intenso, direi devastante”. “Di alcuni atti, eseguiti in assoluta naturalezza, mi vengono imputati una serie di comportamenti che non erano i miei – spiega – Ho sempre cercato di avere cura e attenzione per le opere. Che dal loro studio, e in certi casi dal loro acquisto, se ne ricavino le mie cattive intenzioni mi crea certamente dei turbamenti sgradevoli. Come penso di uscirne? Sperando che si affermi una verità, che è la verità dello spirito con cui ho fatto queste cose”.
LEGGI ANCHE: Vittorio Sgarbi: “Pare che io sia dimagrito, ora devo occuparmi del mio corpo”

Vittorio Sgarbi al ‘Maurizio Costanzo Show’ (Foto da video)

“Oggi vedo male…e per uno storico dell’arte non è il massimo”

Vittorio Sgarbi si rimprovera una certa “bulimia e leggerezza” nel suo rapporto con l’arte: “Ho sempre visto queste opere senza mai pensare che potessero essere inquinate da incidenti di cui sarei stato responsabile senza averlo mai voluto essere. Forse non ho valutato i rischi e le incertezze che alcune di esse potevano portare con sé”. Il critico d’arte si è sempre “divertito come un bambino”. “Oggi molto meno – precisa – Oggi mi chiedono di rispondere di quello che avrei fatto. Come se i giochi fossero diventati delle realtà pericolose. Giochi difficili. Questa è la percezione del bambino che si è scoperto adulto”. Le difficoltà quotidiane di Vittorio Sgarbi si ripercuotono anche sul lavoro. “Faccio fatica, e poi vedo male: per uno storico dell’arte non è il massimo”, afferma.

Pubblicato il 11/03/2025 09:44

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Copyright © 2025

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965