Valeria Fabrizi, che interpreta suor Costanza in “Che Dio ci aiuti” dal 2011, ha fatto una rivelazione choc a “La Vita in Diretta”. L’attrice 88enne ha rischiato di veder cancellato il proprio personaggio nell’ottava stagione appena partita. “È un ritorno in punta di piedi perché io non ci dovevo proprio essere – ha confidato – Mi sono battuta per fare suor Costanza. Eh, sì: l’avevano proprio completamente eliminata”. “Perché avendo una certa età pensano sempre che… e io invece qua sto, non mollo!”, ha aggiunto facendo il segno della croce e anche qualche scongiuro.
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Valeria Fabrizi nei panni di suor Costanza tornerà a “Che Dio ci aiuti” il prossimo 13 marzo
“Dico: ma siete pazzi? È come togliere Frassica da Don Matteo – ha sottolineato Valeria Fabrizi – È la parte comica, brillante, la leggerezza. Mi fermano per strada, mi abbracciano e io sono felicissima perché ho regalato simpatia, affetto. Mi fermo per strada con la gente. E questi mi volevano far fuori. Ho cominciato a sospettarlo nell’edizione passata, perché prima mi fanno fare un incidente con la macchina, poi con la moto, poi m’hanno mandato all’ospedale. Ho detto alla Chillemi: non è che mi fanno fuori?! E lei: ma figurati, suor Costanza non può… e invece sì! Sono tornata ma non più come prima…mancherò”. Suor Costanza tornerà in occasione del terzo appuntamento con “Che Dio ci aiuti 8” in programma il prossimo 13 marzo. Nel cast, oltre all’attrice 88enne, figurano Francesca Chillemi, Elena Sofia Ricci e Giovanni Scifoni.

“Il mio personaggio è rimasto come agli esordi: un tipo giocoso e spirituale. Solare”
In un’intervista a “DiPiù Tv”, Valeria Fabrizi ha definito suor Costanza “il personaggio più importante della mia carriera”. “Ho convinto tutti che, senza di lei, il pubblico ci sarebbe rimasto veramente male – svela – Alla fine, eccomi qui. Forse il fatto che l’ambientazione della fiction si sia spostata da un convento di Assisi, dove ero la madre superiora, a una casa famiglia di Roma, aveva portato a ripensare il mio ruolo. Ma poi non ci sono stati problemi (…) Ho sempre lo spirito di una ragazza. E anche il mio personaggio è rimasto come agli esordi: un tipo giocoso e spirituale. Solare”.

“Quando dopo 25 anni di matrimonio mio marito è morto, ho ripreso a recitare”
Valeria Fabrizi ha anche confessato di avere un grande rimpianto: “Avrei voluto avere tre, quattro figli. Ma dopo aver perso Alberto, a poche settimane dalla nascita, mi sono fermata a Giorgia, la mia unica figlia. E poi desideravo diventare nonna. Ma Giorgia non ha bambini. Lei è il più bel regalo che la vita mi abbia fatto e i ruoli si sono invertiti: adesso è lei a proteggermi, a farsi in quattro per me, come facevo io per lei quando era piccola. Non so come farei senza la mia Giorgia. Quando dopo venticinque anni di matrimonio mio marito Giovanni ‘Tata’ Giacobetti del Quartetto Cetra è morto, ho ripreso a recitare, spinta proprio da Giorgia. Fu Pupi Avati ad affidarmi un piccolo ruolo. Poi non mi sono più fermata”.