Stefano Tacconi è stato ospite di Mara Venier a “Domenica In” con la moglie Laura Speranza e il figlio Andrea. Un’intervista per raccontare come è cambiata la sua vita dal giorno in cui è stato colpito da un’emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma nell’aprile del 2022. La conduttrice chiede all’ex portiere della Nazionale di calcio di tornare indietro a quel giorno. “Come stai?”, gli chiede Mara Venier. “Adesso un po’ meglio, l’abbiamo passata brutta”, risponde. “È andata bene dai, sei un leone”, aggiunge la conduttrice. La ripresa è stata sorprendente ma l’ex portiere sottolinea: “Con quello che ho avuto io altre persone hanno avuto delle ricadute particolari, quindi devo stare attento”. Il campione lo scorso giugno è stato operato per cinque ore per una ricanalizzazione endovascolare aorto iliaca e ricostruzione chirurgica della arteria femorale.
Stefano Tacconi: “Mio figlio e mia moglie io ora li chiamo i miei badanti”
Il suo percorso per riprendere una vita normale continua. Di quel giorno ricorda commosso: “Ero con mio figlio, ci stavamo preparando per una serata benefica ad Asti, io ho iniziato ad avere mal di testa e pochi secondi dopo il mal di testa sono entrato in coma”. “Per fortuna c’era mio figlio – aggiunge – perché mi ha salvato la vita, mi ha fatto un massaggio cardiaco, io non mi ricordo più niente, mi sono svegliato dopo 15 giorni dal coma…”. “Cosa sono per te tua moglie e tuo figlio?”, chiede Mara Venier. “Mio figlio e mia moglie io ora li chiamo i miei badanti”, scherza il grande calciatore.
Andrea Tacconi: “Fortunatamente ero lì e l’ho preso al volo. È stato difficile”
Entrano in studio la moglie di Stefano Tacconi e il figlio Andrea, 29 anni e anche loro tornano indietro a quel giorno che ha cambiato le loro vite. “Il mal di testa è durato anche due ore, poi nel viaggio in auto si è addormentato, ma poi una volta sceso dall’auto si è sentito male ed è andato in coma. In quei momenti non sai come fare, ma io ho pensato subito a dove avesse la lingua, gli ho messo le mani in bocca e ho tirato fuori la lingua… Insomma forse dovevo fare un altro lavoro”. Andrea Tacconi aggiunge con gli occhi lucidi, “Fortunatamente ero lì e l’ho preso al volo. L’istinto mi ha portato a metterlo nella posizione giusta. È stato difficile da affrontare”. La moglie Laura era a casa e racconta come è venuta a sapere del malore del marito.
“Io li aspettavo perché era il giorno del mio compleanno – ricorda Laura Speranza –. Ho ancora in mente queste parole: ‘Sono la dottoressa di Asti, suo marito ha avuto un aneurisma. La situazione è grave’. Io sono rimasta impietrita”. “Lo hanno portato da Asti ad Alessandria e lo hanno operato d’urgenza”, aggiunge Andrea Tacconi.
“Adesso vado avanti con la fisioterapia, devo comunque usare la stampella”
La storia d’amore tra Stefano Tacconi e Laura Speranza dura da oltre trent’anni. “Noi come famiglia eravamo vicino a lui, ma sotto all’ospedale c’erano i suoi tifosi – racconta la moglie – e noi non lo dimenticheremo mai perché urlavano il suo nome. Questi gesti non si dimenticano e noi gli raccontavamo tutto, anche se i dottori ci dicevano che non ci sentiva”. “Quando si è svegliato, e lui non è mai stato un romanticone, ha scritto S+L”, ha rivelato ancora la moglie di Stefano Tacconi. “Purtroppo è stato un lunghissimo percorso: nove mesi ad Alessandria e tre a Milano”, rivela la donna. “Mi hanno operato due volte – aggiunge Stefano Tacconi – il medico non era soddisfatto. Mi hanno aiutato i malati che stanno peggio, ho pensato ‘”c’è chi sta peggio di te’. Adesso vado avanti con la fisioterapia, devo comunque usare la stampella. La gamba destra è ancora traballante”.
“Totò Schillaci era il mio figlioccio, eravamo davvero amici”
C’è spazio poi per il ricordo di Totò Schillaci, l’ex calciatore palermitano che si è spento lo scorso 18 settembre a causa di un tumore al colon. Stefano Tacconi e Totò Schillaci erano grandissimi amici e la sua morte ha sconvolto l’ex portiere. “Era il mio figlioccio. Vanno via sempre i migliori. Tra me e lui c’è stato subito un grande feeling – spiega – Noi dovevamo fare una serata venerdì sera invece c’è stato il funerale. Ci sentivamo sempre. Mi mancheranno le nostre serate. Eravamo davvero amici, me lo portavo sempre dietro”. I due erano legati da un’amicizia lunga decenni, proseguita anche dopo il ritiro dal mondo del calcio giocato. “Giunto alla Juventus, era un po’ spaesato, mi sembrava giusto dargli una mano. Poi siamo sempre stati legati, anche negli ultimi anni”, ricorda Stefano Tacconi.
Laura Speranza: “Un mese e mezzo fa, a fine giugno, stava bene. Siamo stati insieme tre giorni”
Commovente anche il ricordo di Laura e Andrea Tacconi. “Un mese e mezzo fa, a fine giugno, stava bene. Siamo stati insieme tre giorni a Brindisi per un evento. E stava molto bene, era pieno di energia, faceva tante battute”, spiega Laura Speranza. “Io con suo figlio Mattia ci sono cresciuto insieme, per me è come un fratello”, aggiunge Andrea. L’aggravarsi della situazione clinica dell’eroe di Italia ’90 è stata rapida e fulminea. Nel 2022, l’ex calciatore palermitano si era sottoposto a due interventi chirurgici e a sedute di chemioterapia dopo che gli è stato diagnosticato un tumore al colon. Colpito da una recidiva, all’inizio di settembre è stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo dove si è spento il 18 settembre a soli 59 anni.