Simone Cristicchi, la verità sulla malattia della madre

Simone Cristicchi, la verità sulla malattia della madre: “Mai detto che ha l’Alzheimer”

Daniela Vitello

Simone Cristicchi, la verità sulla malattia della madre: “Mai detto che ha l’Alzheimer”

| 10/03/2025
Simone Cristicchi, la verità sulla malattia della madre: “Mai detto che ha l’Alzheimer”

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In un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”, Simone Cristicchi torna sulla malattia della madre che gli ha ispirato “Quando sarai piccola”, la canzone da lui portata all’ultimo Festival di Sanremo dove si è classificato al quinto posto. Il cantautore romano si è aggiudicato il Premio sala stampa Radio/Tv/Web “Lucio Dalla” e il Premio Giancarlo Bigazzi per la Migliore Composizione Musicale.
Simone Cristicchi ha dedicato “Quando sarai piccola” alla madre Luciana che nel 2012 a 63 anni è stata colpita da un’emorragia cerebrale dovuta ad un’arteria difettosa. “In molti però abbiamo pensato che si riferisse all’Alzheimer, e lei non ci ha smentiti”, sottolinea Aldo Cazzullo. “Non c’era motivo di smentire, visto che ho tenuto una conferenza stampa a Milano il 4 febbraio, quindi prima del festival, per presentare al meglio la canzone – replica l’artista – Ho anche letto davanti a tutti un brano dal capitolo del mio libro del 2022 HappyNext intitolato ‘Luciana’, dove racconto la storia di mia madre. Non ho mai incentrato il discorso sull’Alzheimer o la demenza senile. Il tema ha una prospettiva più ampia, e va al di là della singola patologia. A Sanremo ho ribadito tutto in sala stampa e in numerose interviste. ‘Quando sarai piccola’ è una canzone declinata al futuro: una lettera di un figlio che rassicura la propria madre. Ma c’è molto di più: la ciclicità naturale della vita, il dare e ricevere amore che rende sacra la nostra esistenza. Peccato, perché è stata un po’ un’occasione perduta. Si è parlato troppo di mia madre e troppo poco di sanità pubblica, di anziani abbandonati negli ospizi, dei caregiver, della difficoltà di chi ha in casa un parente malato”.

Simone Cristicchi (Foto Instagram)

Simone Cristicchi sulla malattia della madre: “L’emorragia l’ha resa disabile al cento per cento”

Riguardo alla malattia della madre, Simone Cristicchi aggiunge: “L’emorragia l’ha resa disabile al cento per cento. Ha una mente lucida intrappolata in un corpo che non risponde più. È in carrozzina. Non riesce a parlare correttamente. La più brava a comprenderla è mia sorella, che spesso fa da traduttrice. Nella canzone dico: ‘Giocheremo a ricordare quanti figli hai’. Una cosa che faccio spesso: esercitarla a dire i nomi dei giorni della settimana, dei mesi, dei figli, dei nipoti”. “Perché non ha smentito subito che fosse legata all’Alzheimer?”, insiste il giornalista. “Ammesso che un artista debba delle spiegazioni in merito alle sue opere, in realtà la prima cosa che ho fatto è stata puntualizzare il tema del brano, e i giornalisti onesti lo sanno bene. Ho detto che la mia canzone non è una cartella clinica, e non si può ridurre a una patologia specifica. Io scatto una polaroid, una fotografia che descrive un profondo sentimento, un mio stato d’animo. Il resto lo lascio alla libera interpretazione. Se anche i bambini l’hanno apprezzata e la studiano a scuola, ci sarà un perché. Se però vengo accusato di dolo, per aver nascosto il fatto che mia madre non fosse malata di Alzheimer, siamo alla diffamazione. Si è verificata una situazione surreale, che ancora oggi mi lascia basito sul clima creato da certa stampa e dai social, per un tema così delicato. Per non parlare di chi si è scandalizzato perché ho avuto la malsana idea di presentare il mio album nella cattedrale di Sanremo”.
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Simone Cristicchi (Foto Instagram)

“Nei festival di Amadeus c’era un clima di leggerezza, artisti più giovani, canzoni più radiofoniche”

Simone Cristicchi conferma di aver proposto “Quando sarai piccola” ad Amadeus cinque anni fa. “Mi informarono che fosse stata apprezzata, da lui e dalla sua squadra, e mi ha fatto piacere – racconta – ma poi non entrò nella rosa finale. Sono scelte legittime e comprensibili”. “Perché ha detto che non si sarebbe trovato bene nei suoi festival?”, incalza Aldo Cazzullo. “Anche questa cosa è stata distorta dai titoli – afferma il cantautore romano – Avevo detto ben altro: che mi sentivo più a mio agio nel festival di Conti, perché rispetto agli anni precedenti ha scelto di dare più spazio alla canzone d’autore. Lo testimonia anche il podio. Nei festival di Amadeus c’era un clima di leggerezza, artisti più giovani, e canzoni dall’arrangiamento più radiofonico. Poi certo c’era una quota cantautori, tra cui Diodato, che ha vinto nel 2020. La mia non era assolutamente una critica, eppure a colpi di titoloni acchiappa-click mi hanno messo contro Amadeus. Che ha il grande merito di aver riportato il Festival all’attenzione di un pubblico giovane: cosa di cui oggi beneficiamo un po’ tutti. E anche questo l’ho dichiarato, ringraziandolo, anche perché quei cinque anni di attesa mi sono serviti. Sono stati un tempo utile per comprendere quanto ‘Quando sarai piccola’, negli anni, al primo ascolto continuava a scuotere le corde emotive di molti. Come poi è accaduto al Festival”.

Simone Cristicchi (Foto da video)

“Io ho le spalle larghe, ma questa violenza gratuita dobbiamo avere il coraggio di denunciarla”

Tuttavia, Simone Cristicchi ha concluso la sua esperienza sanremese non andando oltre il quinto posto. “Durante la settimana qualcosa è cambiato – sottolinea – Ancor prima di cantare mi davano come favorito alla vittoria. Arriva il Premio Lunezia per miglior testo. Le due standing ovation all’Ariston. Migliaia di lettere ricevute da chi si rivedeva nella canzone. E poi le telefonate di Baudo e Pupi Avati… Insomma, un clima bellissimo intorno a me e al brano. Poi stranamente cominciano a prendere forma i primi deliberati attacchi di alcuni, che hanno spostato l’attenzione dalla canzone all’artista, e dall’artista alla persona, con una shitstorm crescente che mirava a mettere in discussione addirittura la mia integrità. A un certo punto non si è parlato più della canzone, ma ci si chiedeva se fossi di destra o di sinistra. Assurdo! Sarebbe interessante indagare sul motivo per cui si metta in moto quel meccanismo perverso che punta ad infangare gente a caso. Io per fortuna ho le spalle larghe, ma questa violenza gratuita dobbiamo avere il coraggio di denunciarla, di fermarla. Per me, la vittoria è già aver avuto la possibilità di cantarla a Sanremo. E ovviamente i premi ricevuti”.
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Simone Cristicchi (Foto Instagram)

“Giorgia Meloni, che non conosco, ha difeso non tanto me e la mia canzone ma il diritto di cantarla”

Durante l’intervista si parla anche delle sue preferenza politiche. “Lei è di destra o di sinistra?”, incalza Aldo Cazzullo. “In passato ho sempre avuto un orientamento a sinistra, ma devo riconoscere che da politici e stampa di destra ho raccolto un atteggiamento sempre rispettoso nei miei confronti e delle mie scelte artistiche”. E interpellato su Giorgia Meloni che ha mostrato di apprezzarlo dice: “Io sono per l’inclusione e sto dalla parte degli ultimi. Mi piace chiunque, al di là dei partiti, faccia scelte di umanità e solidarietà. Come hanno fatto altri giornalisti e commentatori, e molti altri no, la Meloni, che non conosco, ha difeso non tanto me e la mia canzone ma il diritto di cantarla senza per forza vederci sporcizia dentro. Per questo la ringrazio molto per le parole che ha speso. Ripeto: a destra ho trovato sempre un’apertura mentale maggiore, mi hanno rispettato per il coraggio e la mia onestà intellettuale. Quando ho fatto teatro di stampo antifascista non ho mai ricevuto dalla destra un’etichetta, insulti o minacce; cosa che invece è avvenuta a parti invertite. Quando ho messo in luce i chiaroscuri delle complicate vicende del confine orientale, da sinistra è arrivata la fatwa, e improvvisamente da ‘compagno’ sono diventato traditore, fascista, revisionista. Eppure dico le stesse cose che il presidente Mattarella sostiene nei suoi discorsi”.

Pubblicato il 10/03/2025 12:09

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