Selvaggia Lucarelli su Sanremo: “I giornalisti sono cortigiani"

Selvaggia Lucarelli su Sanremo: “I giornalisti sono cortigiani e Fedez ha molto potere”

Germana Bevilacqua

Selvaggia Lucarelli su Sanremo: “I giornalisti sono cortigiani e Fedez ha molto potere”

| 17/02/2025
Selvaggia Lucarelli su Sanremo: “I giornalisti sono cortigiani e Fedez ha molto potere”

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Il Festival di Sanremo è finito e Selvaggia Lucarelli tira le somme. La scrittrice quest’anno ha fatto parte del cast fisso del DopoFestival di Alessandro Cattelan. In un’intervista a “Today” dice: “E’ stato un Sanremo in cui mi si è provato a boicottare. Ovviamente scherzo. É stato un Sanremo talmente lineare e sereno, normale e normalizzante, che il rischio era quello di normalizzarmi a mia volta. Ho cercato di mantenere la mia natura selvaggia”. Poi aggiunge: “Non posso dire che sia stato un Festival noioso, perché poi da qui cogli cose che a casa sono invisibili, come gli umori ad esempio. Certamente non è stato un Festival scoppiettante, non è stato il Festival dei ‘cara piccola Chiara’ o dei Morgan e Bugo”. “É mancato il guizzo – ammette – però credo anche che i Festival somiglino al momento storico che attraversano e al direttore artistico che li plasma a propria immagine, e quindi non potevo che aspettarmi in questo momento storico, in cui si tende a normalizzare tutto e a riportare tutto alla tradizione, un Festival tradizionale”.

Alessandro Cattelan e Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“La discussione su Cristicchi l’ho aperta io, l’hanno ripresa tutti e non sono mai stata citata”

Selvaggia Lucarelli accenna poi alla polemica sulla canzone di Simone Cristicchi:  “Che ci sia un’ostilità spalmata su quasi tutti i quotidiani e le testate, è evidente. Come dici tu, la discussione su Cristicchi l’ho aperta io, così come l’idea che questo Festival sia stato un Festival della restaurazione. L’ho visto ripreso in molti titoli, ognuno si è appropriato di questa dicitura, anche quotidiani famosi, e non sono stata nemmeno citata”. “A me va benissimo, non è che debba avere riconoscimenti continui – aggiunge – quelli me li prendo da sola, però poi arriva sotto il mio hotel una signora non completamente lucida e presente a se stessa, urla che mando in galera la gente, mi insulta, e quello diventa mangime per i colleghi. Allora mi chiedo se il tentativo continuo sia quello di fare una character assassination nei miei confronti, cioè di costruirmi intorno un personaggio, una reputazione, una cifra che è solo una piccolissima parte del mio lavoro, cioè quella della polemica”.

Selvaggia Lucarelli e Simone Cristicchi (Foto video)

Selvaggia Lucarelli su Fedez a Sanremo: “Doveva essere il Festival della vittima e così è stato”

La scrittrice e opinionista non le manda a dire ai giornalisti: “Non è uscita mezza recensione sulla mia partecipazione al Dopofestival. Non ho letto nulla se non un editoriale proprio su ‘Today’, molto bello, e un paio di cose. Ma neanche tweet di giornalisti amici, niente, nessuno ha detto mezza parola”. “Non ho nessun piacere a incontrare i colleghi – sottolinea -. Ora non voglio personalizzare la questione, ma non li trovo quasi mai onesti nei confronti di tutto quello che accade nel mondo, compreso il mondo sanremese. Ho letto quest’anno delle carezze inspiegabili a personaggi nei confronti dei quali bisognava mantenere la barra dritta, ricordarsi da dove arrivavano e cosa avevano fatto fin qui, e invece una severità ingiustificata nei confronti di personaggi che hanno dato tanto a questo festival”. Riguardo a Fedez sostiene che ci sia stata una sorta di protezione da parte dell’organizzazione del Festival. “Al Dopofestival sicuramente non è venuto per non incontrare me – ammette- così come non ha voluto incontrare altri giornalisti perché non aveva assolutamente intenzione di rispondere ad alcune domande, eventualmente scomode”.

Poi aggiunge: “Questo per lui doveva essere il Festival della vittima e così è stato. Fedez indossa un vestito diverso a seconda di ciò che gli conviene fare in quel frangente. Conosce molto bene il mondo della comunicazione, conosce molto bene i giornalisti, che maltratta e fustiga quando gli è utile e li alliscia quando invece sono funzionali al suo scopo”.
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Selvaggia Lucarelli (Foto da video)

“Fedez? Ha usato i giornalisti, silenzio assoluto sulle sue vicende giudiziarie”

Sull’argomento Fedez che le sta molto a cuore, Selvaggia Lucarelli aggiunge: “A Sanremo la stampa ti serve, soprattutto venendo da un momento di grandi difficoltà a livello reputazionale. Gli ultrà, Chiara Ferragni, Corona, insomma si è sporcato molto le mani e la reputazione, per cui gli conveniva mantenere un profilo basso e avere la carezza dei giornalisti, che come tante persone del pubblico sono tornati alla versione ‘povero Fedez’. Incredibile”. Tornando a “infilzare” i giornalisti dichiara: “In buona parte sono cortigiani, e Fedez è una persona di grandissimo potere. Il fatto che sia indagato nella vicenda del pestaggio a Iovino e al festival su questa cosa ci sia stato silenzio assoluto, giustificato con la motivazione ‘cosa c’entra la canzone con l’indagine’, la dice lunga. Allora cosa c’entra il gossip becero con Achille Lauro? Ad Achille Lauro è stato chiesto duecento volte di chiarire la vicenda di gossip in cui è stato tirato dentro suo malgrado. Con Fedez invece bisogna mantenere distante il personaggio dalla canzone. Questa è un’altra cosa incredibile”.

Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“Fedez è una persona che sa tessere molto bene e con grande abilità i rapporti con le persone”

Selvaggia Lucarelli nella sua analisi non fa sconti: “Secondo me ha a che fare con una questione molto semplice che si chiama potere. Non c’è niente da fare, la maggior parte dei miei colleghi sono cortigiani e Fedez è un gran lobbista, una persona che sa tessere molto bene e con grande abilità i rapporti con persone che pesano, in vari ambiti, dalla politica al giornalismo, la musica, l’intrattenimento, e questa rete di potere lo mantiene sempre molto protetto. Il fatto che proprio alla vigilia della finale, venga fuori che il pm ha chiesto l’archiviazione per la rissa a Iovino, e che venga data la notizia al Tg1, come se si trattasse di una richiesta di archiviazione del caso Santanché, mi fa pensare che qualcosa legato al potere ci sia. O che comunque ci sia un tempismo molto fortunato. Appena Conti viene sollecitato a rispondere sulla vicenda e dice che Fedez non è indagato, evidentemente poco informato, il giorno dopo dalla Procura esce fuori questa notizia”.

Selvaggia Lucarelli Annamaria Berrinzaghi e Fedez (Foto Instagram)

“Bravissimo a manipolare il pubblico e la stampa indossando la sua maschera migliore”

La conversazione resta incentrata sul rapper e Selvaggia Lucarelli aggiunge: “Fedez è bravissimo a manipolare il pubblico e la stampa indossando la sua maschera migliore, quella della vittima. Ha anche la fisionomia della vittima. Non è il rapper con la faccia brutta e cattiva, non è Guè, per dire. Ha la faccia da eterno bambino, con questi occhioni, e poi fa leva su molti argomenti delicati. Non sto parlando della malattia, del tumore da cui per fortuna è guarito, ma della depressione, degli psicofarmaci. Se scomodi sempre temi come la malattia mentale, la vita difficile, crei empatia e fai in modo che le persone smettano di giudicarti e ti compatiscano. Lui in questo è abilissimo, riesce sempre a cadere in piedi. Questo è il suo più grande talento”.

La scrittrice racconta poi del suo incontro con la madre del rapper. “La mamma di Fedez legittimamente non aveva voglia di mangiare accanto a me – rivela – ma più che altro credo non volesse rischiare che sentissi qualche discorso. Scherzi a parte, mi ha fatto molto ridere non tanto il fatto che si sia spostata per mangiare, ma la modalità con cui l’ha fatto, proprio con lo sguardo da farwest. Da duello all’alba, con la paglia che rotola mossa dal vento, c’era un po’ quell’aria lì”.

Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

Selvaggia Lucarelli co-conduttrice al prossimo Festival: “Ma chi direbbe di no? Non vedo una buona ragione”

Parlando della sua esperienza al Dopofestival Selvaggia Lucarelli ammette: “Mi sono divertita perché non avevo la responsabilità della co-conduzione, era un’atmosfera molto leggera. E poi devo dire che Alessandro Cattelan non è un ansioso, non ho mai percepito un’ansia da prestazione, e soprattutto una cosa molto bella, che ho apprezzato, è che non mi ha mai chiesto cosa avrei detto, né lui né il suo gruppo di lavoro. Non mi hanno mai chiesto di anticipargli nulla. C’era totale fiducia e questo non accade sempre, mi è accaduto nella vita solo con due programmi, Ballando con le stelle e il Dopofestival”. E sulla possibilità di co-condurre il Festival dice: “Non me lo hanno mai proposto. Io credo che si abbia sempre molta paura di me. Non hanno paura di Geppi Cucciari e hanno paura di me, ma magari più semplicemente non mi ritengono adeguata al palcoscenico del festival, non lo so. Detto questo, l’anno scorso Alessia Marcuzzi era accanto a Fiorello e ha avuto una promozione quest’anno, addirittura la finale. Chissà se il Conti bis rispetterà lo schema”.

Selvaggia Lucarelli ammette che accetterebbe con piacere la proposta: “Ma chi direbbe di no? Non vedo una buona ragione per dire di no al festival se fai questo lavoro. Capisco chi rifiuta perché dovrebbe entrare in dinamiche televisive che non gli appartengono. Ad esempio il no di Sinner lo capisco, all’apice della sua carriera sportiva, si sente probabilmente a disagio in un contesto che non è il suo e non gli interessa”.

Carlo Conti (Foto da video)

“Mi dispiace essere dipinta sempre come quella che cerca la polemica per avere luce”

Selvaggia Lucarelli fa infine un’analisi sul suo personaggio, definito spesso divisivo e disturbante.  “Il fatto di essere divisiva non mi disturba – svela – perché polarizzare vuol dire avere opinioni molto nette, chiare, e non essere grigi, non cercare una posizione comoda nelle cose. Nel momento in cui ti assumi la responsabilità di ciò che dici e ciò che dici non è comodo e rassicurante, sai benissimo che tutto il mondo che rema nella direzione più consueta o più conveniente, e spesso più noiosa, non sarà con te. Quello che mi dispiace non è avere dei nemici, o essere contestata, mi dispiace essere dipinta sempre, in particolare proprio dai colleghi, come quella che cerca la polemica per avere luce, perché non è vero. Se io cercassi una luce facile, mi converrebbe molto di più darmi alle agiografie dei personaggi noti, perché portano un sacco di lavoro”. “E sarei bravissima – aggiunge – perché quando voglio parlare bene di qualcuno lo faccio con altrettanta convinzione e capacità di quando voglio criticare qualcosa. Se oggi volessi scrivere l’agiografia di Carlo Conti, potrei fare un capolavoro. Roba da Istituto Luce, ma con più verve”.

“Mi dispiace che non si capisca che non c’è convenienza in questo tipo di giornalismo – conclude – ma che anzi spesso si paga il dazio. É vero che spesso sono al centro della discussione, ma è vero anche che altrettanto spesso il mio nome è sacrificato a vantaggio di altri perché sono quella che rompe, sono quella che poi sale sul palco e non si sa cosa dirà, e soprattutto sono quella che sta spesso sulle pa*** all’80% delle persone che decidono chi mettere in un determinato spazio televisivo, perché magari ho criticato il programma precedente”.

Pubblicato il 17/02/2025 16:33

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