Selvaggia Lucarelli: "Massimo Segre è un narciso pieno di sé"

Selvaggia Lucarelli: “Massimo Segre è un narciso pieno di sé”

Daniela Vitello

Selvaggia Lucarelli: “Massimo Segre è un narciso pieno di sé”

| 10/08/2023
Selvaggia Lucarelli: “Massimo Segre è un narciso pieno di sé”

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In questi giorni Selvaggia Lucarelli si trova in vacanza in Colombia ma nonostante ciò nulla le sfugge. La penna del “Fatto Quotidiano” non poteva esimersi dal commentare la rottura choc tra i due promessi sposi Massimo Segre e Cristina Seymandi. Una vicenda privata divenuta tristemente pubblica che in queste ore sta dividendo gli italiani. Selvaggia Lucarelli demolisce il banchiere e finanziere in un post condiviso sui social e nel farlo non usa mezzi termini.
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Massimo Segre e Cristina Seymandi (Foto da video ‘Lo Spiffero’)

“Ha organizzato la festa di annuncio nozze con la freddezza del serial killer”

“Sono in Colombia e ho visto solo ieri sera questo video. Non ci potevo credere – esordisce – Le t-shirt con il ritratto di Pablo Escobar nelle bancarelle a un tratto mi sono sembrate meno assurde. Non potevo credere neanche ai commenti che leggevo, anche di alcune persone amiche, che ‘bravo’ ‘campione’ ‘grande’. Io non so in che mondo viviate voi, ma temo che ormai l’idea che tutto vada esibito in pubblico, dalle proposte di matrimonio alle ecografie dei figli alle vendette sentimentali vi abbia preso un po’ la mano.  Questo boomer passivo aggressivo si è scritto il suo fogliettino giorni prima continuando a organizzare la festa di annuncio nozze con la freddezza del serial killer. Non poteva lasciarla come si fa in un mondo civile in cui i problemi personali, anche i più drammatici, si risolvono in privato. No, doveva prendersi la scena. Doveva umiliarla davanti a tutti perché lui è stato umiliato e merita un risarcimento pubblico. Un risarcimento che si nutre della distruzione della reputazione di lei con tanto di frasette che trasudavano finta benevolenza da ‘ti auguro felicità col tuo avvocato’ a ‘la tua meravigliosa figlia’, figlia così meravigliosa da meritare questa valanga di me*da di riflesso, immagino”.

Massimo Segre (Foto Facebook)

“A voi che applaudite ricordo una cosa: questa roba è violenza”

Quindi arriva l’affondo finale di Selvaggia Lucarelli: “E poi l’ultima concessione paternalistica, che arriva dopo il pestaggio virtuale in pubblico, e cioè: se vuoi poi vedrò come farti lavorare ancora con me. Della serie: io maschio potrei anche concederti questo, dall’alto della mia posizione e della mia benevolenza. A voi che applaudite al maschio in camicia bianca col microfono, ricordo una cosa: questa roba è violenza. Lo è nella maniera più subdola perchè mascherata da slancio d’orgoglio dell’uomo ferito. Questo però è tutto tranne un uomo ferito. Non agisce da uomo ferito. È un narciso pieno di sé che ha pianificato una vendetta con lucidità e umilia lei per riparare non un dolore ma una ferita narcisistica. E infatti la riparazione avviene in pubblico, perché di quello ha bisogno: non di raccontare la sua sofferenza, ma di vincere. Uccidendo lei. Se fosse stato dolore, sarebbe bastata una stanza di casa. Voi applaudite pure, ma a me quell’uomo con la calma feroce del rettile fa più paura delle corna”.

Pubblicato il 10/08/2023 17:26

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