Selvaggia Lucarelli per la prima volta a “Verissimo”. Tra le penne più taglienti del giornalismo italiano, è reduce dall’avventura sanremese. Ha supportato Alessandro Cattelan al DopoFestival con i suoi commenti arguti e stimolanti. “Non era tutto sulle mie spalle, direi che avevo un ruolo abbastanza laterale – spiega a Silvia Toffanin – Tutto sommato, ero nella mia comfort zone. Ma Sanremo mette sempre molta agitazione, c’è un po’ di ansia da prestazione, vuoi fare bella figura. Le aspettative quando fai Sanremo sono alte. Tutti si aspettano che tu dica quella cosa che sconvolge, che spariglia, che crea dibattito. Quindi un po’ di ansia da prestazione l’avevo. Però alla fine il grosso del lavoro è sulle spalle di Alessandro Cattelan. Quindi ho potuto giocare di sponda e divertirmi molto”. “Come affronto il mio lavoro? Beh, come avrai sospettato, sono molto spavalda – continua – Sono anche spregiudicata nel senso che non valuto senza troppa attenzione le conseguenze, anche perché altrimenti mi autocensurerei continuamente. Alla fine avere opinioni molto nette, molto cristalline, anche divisive, in qualche modo si paga in questo mestiere. Perché sei antipatico a molte persone, ti fai molti nemici. Sono spavalda ma pago il dazio molto spesso”.

L’infanzia isolata in un ex villaggio operaio e la morte del fratello Simone
Selvaggia Lucarelli ripercorre la sua infanzia, sicuramente particolare rispetto a quella vissuta comunemente dai bambini. È infatti cresciuta in un ex villaggio operaio destinato ai manovali che lavoravano in una fabbrica d’alluminio. “Poi ha perso quel tipo di funzione e mio papà è arrivato ad amministrarlo – racconta – Io ero isolata, questo villaggio era a un po’ di chilometri da Civitavecchia. C’erano poche centinaia di abitanti. Tornavo da scuola ed ero sola, avevo pochissimi amici lì. Quindi la mia infanzia è trascorsa tra fantasia, giardino, animali, immensa libreria, i miei genitori ci facevano vedere pochissima tv”. La conversazione si sposta sui suoi genitori. “Il mio primo amore è stato mio padre – confida – Lui desiderava tantissimo una figlia femmina ed è stato complicato avermi. Mia mamma ha avuto il primo figlio, mio fratello Fabio, e poi ha perso il secondo a due giorni dalla nascita. Si chiamava Simone, è morto pochi giorni dopo la nascita. C’è stata una distrazione all’ospedale, il neonato ha avuto un rigurgito ed è morto soffocato. Questa cosa l’ha traumatizzata profondamente. Provava a rimanere incinta, ma ha avuto 9 aborti spontanei. Era chiaramente un problema psicosomatico. Ha rinunciato all’idea di avere un figlio in maniera naturale, così con mio papà hanno fatto domanda di adozione. Mentre la domanda andava avanti, è rimasta incinta senza accorgersene. Quando se ne è accorta, la fase critica era superata. Sono nata io e il fatto che fossi la femmina tanto desiderata li ha resi felici”.
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La madre malata di Alzheimer e il matrimonio con Laerte Pappalardo
Selvaggia Lucarelli parla del suo rapporto con la madre morta nel 2022: “Mi somigliava molto caratterialmente, in alcuni aspetti. Il nostro era un rapporto molto conflittuale ma di grande amore e stima. Lei era una donna incredibile, un’intellettuale vera, una persona vivace, fantasiosa, originale. Scriveva poesie, imparava le biografie dei personaggi storici (…) L’Alzheimer è stata crudele e vedere una persona così vivace intellettualmente perdere la sua essenza è stato molto doloroso. L’abbiamo vista spegnersi. I miei genitori caratterialmente erano cane e gatto, litigavano sempre e, senza rendermene conto, credo di aver associato l’idea dell’amore al conflitto. Questo nella vita non mi ha insegnato a riconoscere l’amore sano. Purtroppo mi ha instillato molta confusione”. L’intervista si fa più intima quando salta fuori il nome di Laerte Pappalardo, ex marito di Selvaggia Lucarelli. I due si sono conosciuti nel 2003 negli studi televisivi de “L’Isola dei Famosi” dove lei era opinionista nell’edizione in cui Adriano Pappalardo era concorrente. Le nozze sono state celebrate il 15 luglio 2004 in un ex convento all’interno delle terme di Caracalla a Roma. La separazione è arrivata tre anni dopo ed è sfociata in una battaglia legale. Dalla loro unione, il 15 gennaio 2005, è nato Leon.

Selvaggia Lucarelli a “Verissimo”: “Il mio ex marito è la più grande conquista della mia vita”
“Con il mio ex marito Laerte Pappalardo, papà di Leon, ho un rapporto bellissimo – confessa Selvaggia Lucarelli – Abbiamo superato una fase conflittuale durata 2-3 anni dopo la separazione. Io avevo abbandonato in maniera molto frettolosa e forse anche dura il matrimonio. Non mi ero confrontata sufficientemente con lui e in qualche modo me la faceva pagare. C’erano delle piccole ritorsioni da parte della famiglia Pappalardo. Io lo rimproveravo di non capire la mia esigenza di felicità altrove. Quando è finita questa fase conflittuale, ci siamo ricordati cosa ci piaceva l’uno dell’altra. Un po’ mi commuove parlare di Laerte perché gli voglio molto bene. Lui è la grande conquista della mia vita. Molti dicono: ‘Io ho un buon rapporto col mio ex per il bene dei figli’. Io ho un buon rapporto col mio ex per il mio bene e per il suo bene. Ci vogliamo veramente molto bene. Riconosco le sue qualità, la sua ironia, la sua capacità di ridere delle cose della vita, il suo grande senso di accudimento. Sono felice che Leon abbia preso dei pezzetti della sua personalità. Ha preso anche dei difetti del padre ma questo è un altro discorso. Oggi siamo amici, frequento la sua compagna, lui è pazzo del mio compagno. Ci piacciamo quasi di più io e la sua fidanzata e lui e il mio fidanzato che noi due. C’è un grande affetto”.
“Un amore tossico mi stava uccidendo, ne sono uscita senza chiedere aiuto”
Dopo la fine del suo matrimonio, Selvaggia Lucarelli ha vissuto un amore tossico. “Era una storia che mi stava uccidendo dal punto di vista psicologico e fisico – ricorda – Era una storia d’amore profondamente malata, io avevo una fame e un desiderio di essere amata da questa persona che era ingestibile. Era anche un fardello che avevo dato a questa persona, quello di sfamarmi e togliermi questa sete d’amore che avevo e che non poteva soddisfare. Allo stesso tempo lui era il narciso per eccellenza, l’uomo che voleva essere adulato, venerato, amato sopra ogni cosa e questi desideri non erano conciliabili. Ognuno di noi chiedeva all’altro quello che l’altro non gli poteva dare. Senza di lui non potevo vivere, ero l’ombra di me stessa. Con lui stavo ancore peggio. Ne sono uscita purtroppo senza chiedere aiuto. Dico purtroppo perchè avrei dovuto farlo. C’erano violenze psicologiche molti forti, lui viveva sminuendomi. Diceva che non valevo nulla, che ero sopravvalutata nel mio lavoro, che come madre ero pessima”.

“Ho cominciato a perdere i capelli, non ero presente come madre, rischiavo incidenti in macchina”
“Nel periodo conflittuale col mio x marito, lui prendeva le sue parti, non avevo mai sostegno psicologico in un momento della mia vita che era molto faticoso – continua la scrittrice – Non ero centrata, ero andata via da Roma per stare a Milano accanto a lui. Avevo solo lui e avere una persona che costantemente mi delegittimava, mi sminuiva, era duro da un punto di vista psicologico. Mi sono ritrovata a un certo punto che davvero ero pericolosa per me e per mio figlio perché non ero mai lucida, ero sempre confusa. Ero in un delirio psicologico che mi faceva veramente molto male. Ho cominciato a perdere i capelli, non ero presente come madre, rischiavo incidenti in macchina perché piangevo da sola. Qualche anno dopo l’ho rivisto e non ho provato nulla. Odio? Assolutamente no, l’ho assolto. Non gli ho attribuito tutte le colpe. Siamo stati insieme per quattro anni. Ho fatto un grande lavoro di introspezione su me stessa, ho cercato di capire quali fossero i miei limiti e il tempo mi ha aiutato molto. Bisogna lasciarsi investire dal dolore”.

“Lorenzo è il mio risarcimento, il 2022 ci ha messo a dura prova anche come coppia”
Selvaggia Lucarelli è legata da quasi dieci anni allo chef e foodblogger Lorenzo Biagiarelli che lei considera il suo “risarcimento”. “È una persona leggera, da questo punto di vista è il mio esatto contrario – rivela – È un buon parafulmine. Accumulo molta frustrazione per via del mio lavoro e lui sa capire quando la mia parola sgarbata non è diretta a lui ma è qualcosa che io sto scaricando e che incidentalmente finisce nella sua direzione. Abbiamo passato diverse bufere insieme. Il 2022 è stato un anno orribile che ci ha messo a dura prova anche come coppia. È morta mia mamma, è morto anche il mio cane. Le abbiamo superate bene perché siamo complici. Riconosciamo come normali le nostre fragilità. Siamo fragili in maniera molto diversa”.

“Lorenzo ha reagito al suicidio della ristoratrice astraendosi dalla realtà”
La coppia è finita nell’occhio del ciclone a seguito del suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti. “Quando sono successe cose difficili lo scorso anno legate all’accusa di aver istigato un suicidio, lui ha reagito astraendosi dalla realtà – racconta Selvaggia Lucarelli – Guardava cose sul computer che non c’entravano nulla con quello che stava succedendo, lui non voleva saperne niente. Era nella sua bolla e per sopravvivere a tutto questo doveva isolarsi. Mentre io mi svegliavo la mattina col coltello tra i denti, rispondevo a tutti. Eravamo su due piani completamente diversi. Abbiamo atteso con amore che finisse tutto (…) Quando è successa la storia della povera ristoratrice, mi sono chiesta: ‘Ma non è che arrivato il mio momento, quello in cui una caduta reputazione mi costerà il lavoro, la credibilità, l’autorevolezza”.
Selvaggia Lucarelli a “Verissimo”: “E’ il momento di lasciare che Chiara Ferragni abbia una seconda possibilità”
La chiacchierata finisce con lo sfiorare il pandoro-gate e Selvaggia Lucarelli si lascia andare ad una confidenza inaspettata: “È un periodo della vita in cui provo un po’ di empatia nei confronti di Chiara Ferragni. Mi sembra che abbia pagato a sufficienza per quello che ha commesso, perché non credo che quello che ha commesso sia stato un errore. È un po’ facile liquidare la faccenda così. Credo che abbia fatto qualcosa di profondamente sbagliato ed eticamente discutibile. L’aspetto penale della vicenda non mi interessa minimamente. Penso che lei abbia pagato da un punto di vista reputazionale, è ancora relegata ad una sorta di morte sociale per cui qualsiasi cosa dica o faccia viene tempestata di insulti. Però direi che è il momento di lasciare che abbia una seconda possibilità. Ha pagato molto anche da un punto di vista professionale perché oggi la sua professione e le sue società versano in una crisi profondissima. Cosa dobbiamo chiederle di più? Il carcere? Mi sembra tutto un po’ eccessivo”. “Mentre dall’altra parte, l’ex coniuge riceve assoluzioni in maniera molto più facile – aggiunge – A lui vengono perdonate cose che per me sono più gravi. Non devo chiedere scusa perchè quello che ho fatto è legittimo e si è rivelato assolutamente vero perché la multa non glielo fatta io a Chiara Ferragni. Però credo sia arrivato il momento anche di consentirle di avere una seconda opportunità”.