Stangata per la Rai a quattro mesi dalla conclusione del 73esimo “Festival di Sanremo”, il quarto di fila condotto da Amadeus. Com’è noto, la kermesse è terminata tra le polemiche. Non solo per lo scandalo scaturito dal bacio e dal finto amplesso in mondovisione tra Fedez e Rosa Chemical durante la serata finale.
La Rai sotto accusa per presunta pubblicità occulta
A finire nel mirino dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) è stata anche la presunta pubblicità occulta che il “Festival di Sanremo” avrebbe fatto ad Instagram grazie al coinvolgimento dell’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, scelta da Amadeus come co-conduttrice nella prima e nell’ultima serata. La regina delle influencer ha aperto in diretta un profilo Instagram al conduttore e direttore artistico e i due insieme a Gianni Morandi hanno più volte citato sul palco il popolare social network (Gruppo Meta). “L’Agcom ha il compito di tutelare l’utente che deve essere informato se in quel momento è in corso la pubblicità. Noi non abbiamo visto scritte in sovraimpressione, non è stato comunicato”, dichiarò all’epoca il commissario Agcom Massimiliano Capitanio ai microfoni di “Striscia La Notizia”.
“Le violazioni accertate riguardano cinque episodi”
A distanza di mesi, la Rai è stata sanzionata. La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le Comunicazioni ha approvato a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Giomi, una multa pari a oltre 170mila euro per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari. “Le violazioni accertate in termini di pubblicità occulta – spiega l’Agcom in un comunicato – riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus”.
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Maurizio Gasparri: “Amadeus apra il portafoglio”
“La Rai dovrebbe far pagare ad Amadeus la multa di 170mila euro decisa dalla Agcom a causa della pubblicità occulta di Instagram che ha visto coinvolto il conduttore di Sanremo. Perché deve pagare l’azienda e quindi i cittadini attingendo ai soldi del canone una sanzione la cui responsabilità viene addossata al noto conduttore? – si chiede il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, componente della Commissione di Vigilanza Rai – Amadeus apra il portafoglio, strapagato come è, e si assuma le sue responsabilità”. Maurizio Gasparri ha fatto sapere che chiederà “con un’interrogazione in Commissione Parlamentare di Vigilanza, garanzie su questo fatto. Se Amadeus ha sbagliato non deve essere la Rai a pagare, a maggior ragione essendo una società pubblica sostenuta in buona parte con il canone”.
La Rai richiamata per l’esibizione di Blanco
Ma non è finita qui. Perché il Consiglio dell’Autorità, sempre a maggioranza, con l’astensione del presidente e il voto contrario della Commissaria Giomi, ha richiamato la tv pubblica pe l’esibizione di Blanco durante il 73esimo “Festival di Sanremo”. Il cantante bresciano distrusse a calci, in diretta, il “giardino di rose” allestito sul palco dell’Ariston in occasione della sua performance. L’Agcom ha richiamato la Rai “per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza e per non aver ottemperato agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio”.
Fedez e Rosa Chemical, nessun atto osceno sul palco dell’Ariston
Nei giorni scorsi, la Procura di Imperia aveva chiesto l’archiviazione degli accertamenti dopo l’esposto presentato dall’associazione Pro Vita & Famiglia per atti osceni in luogo pubblico in relazione al bacio e al finto amplesso tra Fedez e Rosa Chemical. La motivazione è che il fatto non costituisce reato.
L’ad Rai: “Mai più atti sessuali simulati in prima fila”
Roberto Sergio, neo amministratore delegato della Rai, ha assicurato che non ci saranno mai più “atti sessuali simulati in prima fila” al Teatro Ariston durante il Festival. L’azienda di viale Mazzini non chiuderà la porta al trasgressivo Rosa Chemical. “Io criticai l’atto sessuale simulato in prima fila, perché in fascia protetta non lo consideravo accettabile – ha tenuto a precisare al’ad – Non ho criticato i baci perché ormai ci sono, di qualunque tipo, ma quello non era un atto accettabile”. Se “ricapiterà una cosa del genere non sarà consentita, e magari in regia ci sarà più attenzione”.